Salve =) vi scrivo perchè interessato ai vostri consigli su di una faccenda per la quale non ho ancora soluzione.
Vivo in una villetta con più unità abitative facente parte di un viale privato. Lungo lo stesso viale sono presenti altre costruzioni ciscuna con diverse unità immobiliari destinate ad uso civile e commerciale...Ciascun corpo di fabbrica è dotato del propio pozzo nero e provvede in autonomia alla svuotamento e smaltimento dei reflui..
Nell'ultimo mese il comune ci ha autorizzato ad immetterci nella fognatura comunale con due distinte condotte: una per le acque nere ed un altra per quelle bianche..il punto è che non riusciamo a trovare un accordo su come ripartire la somma dei lavori; l'intero condominio ( il viale più le costruzioni che su di esso afferiscono) in assenza di tabelle millesimali, ha sempre adottato la formula "ciascuna costruzione una quota" prescindendo dalla natura e dalla destinazione degli immobili che costituiscono un'intera struttura...ma adesso che la crisi attanaglia questa formula non sembra più essere accettata...
Leggendo su questo forum mi è parso di capire che una soluzione "valida" potrebbe essere quella di prendere in considerazione l'idea che ciascuna struttura contribuisca per quante unità abitative e commerciali dispone (dando per scontato che ciascuna di esse è per forza di cose dotata di toilette)...in linea di massima sembrerebbero accettarla tutti ad eccezione dei proprietari degli immobili più prossimi al condotto comunale che avendo già sostenuto individualmente le spese per imboccare le loro acque reflue nella tubazione (in altri tempi) vorrebbero al massimo partecipare alle spese relative alle acque bianche...
Come ripartire questa spese prendendo in considerazione le giuste necessità di ciascuno...??
E' possibile sviluppare quote diverse per le acqu bianche e per quelle nere...?Come fare?
In attesa di una vostro suggerimento, vi ringrazio sin da ora per il vostro contributo.
MaX
Vivo in una villetta con più unità abitative facente parte di un viale privato. Lungo lo stesso viale sono presenti altre costruzioni ciscuna con diverse unità immobiliari destinate ad uso civile e commerciale...Ciascun corpo di fabbrica è dotato del propio pozzo nero e provvede in autonomia alla svuotamento e smaltimento dei reflui..
Nell'ultimo mese il comune ci ha autorizzato ad immetterci nella fognatura comunale con due distinte condotte: una per le acque nere ed un altra per quelle bianche..il punto è che non riusciamo a trovare un accordo su come ripartire la somma dei lavori; l'intero condominio ( il viale più le costruzioni che su di esso afferiscono) in assenza di tabelle millesimali, ha sempre adottato la formula "ciascuna costruzione una quota" prescindendo dalla natura e dalla destinazione degli immobili che costituiscono un'intera struttura...ma adesso che la crisi attanaglia questa formula non sembra più essere accettata...
Leggendo su questo forum mi è parso di capire che una soluzione "valida" potrebbe essere quella di prendere in considerazione l'idea che ciascuna struttura contribuisca per quante unità abitative e commerciali dispone (dando per scontato che ciascuna di esse è per forza di cose dotata di toilette)...in linea di massima sembrerebbero accettarla tutti ad eccezione dei proprietari degli immobili più prossimi al condotto comunale che avendo già sostenuto individualmente le spese per imboccare le loro acque reflue nella tubazione (in altri tempi) vorrebbero al massimo partecipare alle spese relative alle acque bianche...
Come ripartire questa spese prendendo in considerazione le giuste necessità di ciascuno...??
E' possibile sviluppare quote diverse per le acqu bianche e per quelle nere...?Come fare?
In attesa di una vostro suggerimento, vi ringrazio sin da ora per il vostro contributo.
MaX