hobbidee

Membro Attivo
Conduttore
Mio zio è morto 7 anni fa lasciando un testamento, in cui lasciava la casa ad una sua convivente.
Era proprietario anche di un garage, accatastato come unità immobiliare separata, e non di pertinenza della casa. Nel testamento si parla della casa ma non del garage.
Ora la convivente l'ha occupata e trasformata abusivamente un un mini alloggio e dato ad una sua nipote.
Adesso la domanda è:
e' ancora possibile far valere il proprio diritto di erede legittimo a distanza di 7 anni e a fronte di una causa da intentare, come si dimostra che io, suo nipote sono erede legittimo. Devo fare un atto notorio?
Quale sarebbe la prassi?
Grazie.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Il testatore può disporre del proprio patrimonio nel testamento solo limitatamente alla quota disponibile di beni; la quota di legittima deve necessariamente essere riservata a determinati soggetti, coniuge e/o parenti.

Se lo zio non aveva nessuno tra moglie, figli, genitori e nonni, poteva disporre come voleva di tutto (ma un legale saprà sicuramente dire il giusto), avendo fatto testamento solo per l'appartamento, il resto può essere preteso.

La cosa è spiegata dal seguente link Testamento: quota di legittima e quota disponibile - Unione Consulenti, dal quale si evince che forse hai qualche possibilità (almeno così la vedo io) solo sul garage e non sull'appartamento.

Rivolgiti ad un notaio chiedendo spiegazioni sulla cosa e/o ad un legale e poi chiedi come procedere, essendo passati solo 7 anni hai tutto il tempo per entrarne in possesso.

Luigi
 

Gugli

Membro Attivo
se ricordo bene per adire le vie legali e agire in riduzione cioè impugnare il testamento e far valere i prorpri diritti di legittimari la prescrizione è di 5 anni
per la quota legittima è di 10
si tratta di studiare bene la massa ereditaria, la quota disponibile e prendere in mano la situazione prima con un tecnico anche magari con dichiarazione di successione alla mano poi eventualmente con un legale
 

hobbidee

Membro Attivo
Conduttore
Nel mio caso non si tratta di impugnare il testamento, ma di far valere il proprio diritto su un bene che in esso non non è stato citato, e che a mio parere spetta ai leggittimi eredi, quindi ai nipoti, essendo lo zio senza moglie e figli nè fratelli.
Inoltre si pone il problema di che fine abbiano fatto i soldi depositati in banca. In pratica il testamento riguarda solo un preciso bene immobile, ben identificato. Non ha nominato la convivente erede universale.
Tutto quando non citato in testamento, secondo la mia opinione spetta ai nipoti, unici parenti viventi.
saluti e grazie.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se permetti un'osservazione:

a 7 anni di distanza mi sembri un po' in ritardo, in particolare se vuoi anche rivalerti sui soldi
 

hobbidee

Membro Attivo
Conduttore
Mi rendo perfettamente conto. In realtà la cosa mi interessa poco, come mi sarebbe interessato poco del garage, che si trova in realtà sotto la mia casa. Il costo per entrarne in possesso potrebbe superare il valore dell'immobile. I nipoti sono inoltre 14, tutti legittimi eredi. A nessuno di loro interessa. Ma la questione è un'altra.
La signora non ha il minimo rispetto delle proprietà altrui, ed essendo confinante con la mia proprietà, continua ad invaderla in modi diversi, es ha forato il muro del terrazzo, entrando nel mio per far passare la sua grondaia, ch era troppo lunga e piuttosto che accorciarla è sconfinata; sale sul mio tetto per fissare la sua antenna dalla mia parte. Questa è una casa che io uso solo per le vacanze.
Ogni volta che ci vado trovo un suo pezzo sulla mia proprietà, ed è pure arrogante e prepotente. Ho deciso per questo che sarebbe ora di ripristinare un minimo di stato di diritto.
Mi rendo perfettamente conto che far valere il proprio diritto in questo paese è impresa titanica, ma lasciare sempre correre significa avvalorare certi comportamenti. Per questo motivo ho atteso tutto questo tempo, ma visto che continua mi sembra giusto far valere i miei diritti, indipendentemente dai costi e dai tempi.
 

erwan

Membro Assiduo
In pratica il testamento riguarda solo un preciso bene immobile, ben identificato. Non ha nominato la convivente erede universale.
ripeto: bisogna vedere il tenore letterale del testamento e conoscere la consistenza dell'asse.

il lascito alla convivente sembra configurare un'istituzione d'erede ex re certa...
 

hobbidee

Membro Attivo
Conduttore
Abbiamo il testamento ed il lascito è ben precisato ed individuato.
Si cita la casa e non tutto il resto.
La casa ed il garage sono identificate, in catasto, come due unità immobiliari separate, e ci siamo accertati che non è mai stato accorpato alla casa quale sua pertinenza.
E comunque provvederemo a far intervenire un lagale, ovviamente.
 

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