rabadan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Cari amici vi chiedo aiuto per trovare una soluzione al mio problema.
Abito in un mini-condominio (tre appartamenti) costruito nei primi anni 80. Le bollette dell'energia elettrica dei servizi comuni sono finora pervenute ad un condomino con l'intestazione "condominio".
Ora l'Enel chiede di avere il codice fiscale del condominio (che in effetti non esiste) oppure il codice fiscale di una persona fisica e in tal caso necessita fare una voltura.
Quindi vorrei sapere cosa ci conviene fare (anche economicamente). Nel caso si decidesse per la costituzione del condominio quali sono i passi da intraprendere ed eventuali costi.
Grazie per l'attenzione
 

maidealista

Fondatore
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Proprietario Casa
Le bollette dell'energia elettrica dei servizi comuni sono finora pervenute ad un condomino con l'intestazione "condominio".
Ora l'Enel chiede di avere il codice fiscale del condominio (che in effetti non esiste) oppure il codice fiscale di una persona fisica
Comunicate all'Enel semplicemente il codice fiscale del comproprietario che già si era assunto l' onere dei pagamenti...:daccordo:
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
O trovate uno dei tre proprietari che accetti di farsi intestare le bollette chiedendo poi agli altri due di pagare la loro parte, o costituite formalmente un condominio con nomina di un amministratore che dovrete retribuire per il suo operato. Visto che siete solo 3 proprietari non siete obbligati a farlo e credo che l'esborso che sosterreste sarebbe notevole.
Suggerisco di creare un "fondo bollette" da consegnare a chi si assume l'onere di intestarsi la luce comune in modo che sia tranquillo sui pagamenti e di rimpinguarlo ogni anno sulla base della spesa dell'anno precedente.
 

Antennaria

Membro Attivo
Proprietario Casa
Un'altra possibile soluzione, applicata dove abito, un edificio ristrutturato di cui si è ricavato 4 appartamenti, è di applicare una presa di corrente accanto al contatore di ciascuno dei condomini, dove sarà collegata l'alimentazione delle luci e forza motrice comuni, con rotazione della presa fra i vari contatori di 3-4-6 mesi ciascuno in accordo con i condomini, in questo modo i costi sono fortemente abbattuti per l'eliminazione di un'utenza che spende più di canone fisso che di consumo effettivo :domanda:
 

luciano1949

Membro Attivo
Proprietario Casa
In effetti il costo dei canoni e delle cifre fisse sono talmente alti che a volte conviene attaccarsi sotto la propria spina e lasciar perdere tutto il resto, e la cosa più semplice è procurarsi un contatore da qualche elettricista e alla fine dell'anno fare dei conti approssimativi basandosi sul costo medio per Kw delle bollette del periodo.
Esempio: noi abbiamo solo le luci delle scale, quattro appartamenti, ogni due mesi arrivava la bolletta di circa 25€ di cui una ventina di canone e tasse varie, il consumo di circa 4/5€ totale annuo 150€, l'anno scorso chiusa l'utenza enel risparmio 120€, già così si vede che pagando anche solo un condomino, lo stesso risparmia già, a maggior ragione dividendo in quattro.
 

ergobbo

Membro Attivo
Parlando per esperienza diretta:

Non avete l'obbligo dell'amministratore e nessuno può obbligarvi a nominarne uno, ma il codice fiscale del condominio è fondamentale averlo. Qualora doveste fare lavori sulle parti comuni, come potreste altrimenti richiedere gli sgravi?

Nel mio palazzo abbiamo risolto il problema così:
- una bella assemblea con relativo verbale in cui si ribadisce la mancanza di volonta di eleggere un amministratore e contestualmente si da mandato a uno dei condomini di richiedere presso l'Agenzia delle Entrate il CF condominiale.

Costo totale dell'operazione: 0 euro + una mezza giornata persa all'Agenzia delle Entrate.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Un'altra possibile soluzione, applicata dove abito, un edificio ristrutturato di cui si è ricavato 4 appartamenti, è di applicare una presa di corrente accanto al contatore di ciascuno dei condomini, dove sarà collegata l'alimentazione delle luci e forza motrice comuni, con rotazione della presa fra i vari contatori di 3-4-6 mesi ciascuno in accordo con i condomini, in questo modo i costi sono fortemente abbattuti per l'eliminazione di un'utenza che spende più di canone fisso che di consumo effettivo :domanda:

Questa, in effetti, è una soluzione molto interessante perché elimina i costi fissi dove i consumi sono irrisori. Nel caso i consumi di energia elettrica comuni siano più cospicui, bisogna pensarci.

Parlando per esperienza diretta:

Non avete l'obbligo dell'amministratore e nessuno può obbligarvi a nominarne uno, ma il codice fiscale del condominio è fondamentale averlo. Qualora doveste fare lavori sulle parti comuni, come potreste altrimenti richiedere gli sgravi?

Nel mio palazzo abbiamo risolto il problema così:
- una bella assemblea con relativo verbale in cui si ribadisce la mancanza di volonta di eleggere un amministratore e contestualmente si da mandato a uno dei condomini di richiedere presso l'Agenzia delle Entrate il CF condominiale.

Costo totale dell'operazione: 0 euro + una mezza giornata persa all'Agenzia delle Entrate.

Istituire formalmente il condominio come dici tu comporta, per chi si assume l'onere di fare l'amministratore pro-tempore (nel caso in questione colui che ha ricevuto il mandato) una serie di incombenze che non sono di poco conto, tra le quali quella di agire come sostituto di imposta, redigere gli elenchi dei fornitori ecc.. Non so se sia il caso di svolgere tale incarico senza possedere la necessaria competenza, perché i rischi sono anche penali.
 

ergobbo

Membro Attivo
Istituire formalmente il condominio come dici tu comporta, per chi si assume l'onere di fare l'amministratore pro-tempore (nel caso in questione colui che ha ricevuto il mandato) una serie di incombenze che non sono di poco conto

E' quello che temevo anch'io. Ma se la stessa delibera che da incarico al condomino di richiedere il CF ribadisce la volontà di non avere amministratore, l'unica cosa che l'incaricato si troverà sul groppone è quella di ricevere le comunicazioni dall'Agenzia delle Entrate (non nel senso di messaggio dall'Inferno, anche se....:risata:). Le responsabilità di amministratore non gli competono al pari di come non gli competevano prima di richiedere il CF.

Gli impiegati dell'Agenzia delle Entrate, comunque, ci provano... "il CF può essere richiesto solo dall'amministratore!" Io ho tirato fuori il codice civile e gli ho chiesto di indicarmi dove fosse l'obbligo per il condominio di averne uno, poi gli ho chiesto di farmi vedere qualche documento ufficiale in cui era attestato quello che diceva lui e, infine, gli ho semplicemente detto che se non voleva rilasciarmi il CF per me andava benissimo, ma che pretendevo una sua dichiarazione scritta con l'assunzione di responsabilità, poiché a mio avviso si trattava di una caso di omissione di atti di ufficio.
Ha fatto finta di parlottare con un suo superiore e in 5 minuti mi ha dato miracolosamente un CF nuovo nuovo...:D
 

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