franco causio

Membro Attivo
Buongiorno,

ho appena fatto montare in casa 2 pompe di calore nel mio appartamento dove non esisteva alcun impianto di climatizzazione.

Dovrei avere diritto alla detrazione del 50%.

Siccome il lavoro è fatto ma devo ancora pagare , vorrei essere sicuro di avere tutto quanto necessario alla detrazione.

Per il momento ho solo una fattura con :

imponibile = "consulenza e vendita impianto di condizionamento in pompa di calore"
IVA 10% (ai sensi l.488/99)
poi c'è una nota in cui si dice "imp.individuale non tenuta a indicare il costo della manodopera......"
Chi ha montato le pompe dice che è sufficiente poi effettuare il
bonifico bancario da cui risultino:
la ragione sociale e la partita IVA dell'azienda beneficiaria del bonifico;
il proprio nome e cognome e codice fiscale;
la causale del versamento: "BONIFICO AI SENSI DELLA LEGGE N°449/97 - ACQUISTO CLIMATIZZATORE CON POMPA DI CALORE";

E' sufficiente oppure, come ho letto altrove:

1) bisogna accertarsi che il climatizzatore sia in classe A/A ed in pompa di calore

2) L'installatore deve essere un'azienda abilitata (pena la decadenza dell'agevolazione). Come dovrei accertarlo?

grazie e cordiali saluti
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Il punto 1 è obbligatorio, se non c'è pompa di calore dov'è il risparmio energetico??
Il punto 2 non è obbligatorio: se chi vende è in grado di fare anche l'installazione perchè cercare un'altra ditta???
La causale del bonifico è questa:
codice fiscale del fornitore, codice fiscale del pagante, saldo fattura n. .... del ...... , rif. dpr 917/86 nuovo articolo 16bis (questo riferimento di legge ha sostituito la superata legge 449/97).
Serve, da conservare insieme a fattura e bonifico, un'autocertificazione in cui si dichiara che il suddetto impianto consente un risparmio energetico. Saluti.
 

franco causio

Membro Attivo
Il punto 1 è obbligatorio, se non c'è pompa di calore dov'è il risparmio energetico??
Il punto 2 non è obbligatorio: se chi vende è in grado di fare anche l'installazione perchè cercare un'altra ditta???
La causale del bonifico è questa:
codice fiscale del fornitore, codice fiscale del pagante, saldo fattura n. .... del ...... , rif. dpr 917/86 nuovo articolo 16bis (questo riferimento di legge ha sostituito la superata legge 449/97).
Serve, da conservare insieme a fattura e bonifico, un'autocertificazione in cui si dichiara che il suddetto impianto consente un risparmio energetico. Saluti.

Grazie per la cortese risposta.
Ne approfitto per altri 2 (piccoli?) dubbi sull'argomento.

Come dovrei fare l'autocertificazione? Perchè citare il risparmio energetico se sono nell'ambito del 50% cioè la ristrutturazione?

Siccome la stessa azienda che mi monta e mi fattura le pompe di calore, nell'ambito di un contratto di appalto, mi ha montato e fatturato ora un impianto fotovoltaico, come potrei evitare rischi futuri (se ve ne sono) di contestazione per la congruità del prezzo fatturatomi per il fotovoltaico e per l'impianto di condizionamento?
grazie ancora
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
nuovo articolo 16bis
Basta art. 16-bis. Si presume che ci si riferisca al testo vigente alla data del bonifico. Quel "nuovo" è inutile e non specificherebbe tutto quello che ci sarebbe da specificare. Quell'articolo infatti non è stato modificato solo una volta. E' stato "nuovo" (rispetto alla precedente versione) parecchie altre volte. Se non valesse il principio di cui sopra (testo vigente alla data del bonifico), occorrerebbe indicare anche quale sia la norma che l'ha modificato per ultimo.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Come dovrei fare l'autocertificazione? Perchè citare il risparmio energetico se sono nell'ambito del 50% cioè la ristrutturazione?

Siccome la stessa azienda che mi monta e mi fattura le pompe di calore, nell'ambito di un contratto di appalto, mi ha montato e fatturato ora un impianto fotovoltaico, come potrei evitare rischi futuri (se ve ne sono) di contestazione per la congruità del prezzo fatturatomi per il fotovoltaico e per l'impianto di condizionamento?
grazie ancora

Le agevolazioni per ristrutturazione riguardano sia interventi edili di vera e propria ristrutturazione (anche manutenzione straordinaria e restauro) con abilitazioni comunali, sia interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche, alla sicurezza, al risparmio energetico ecc.
Presumo che tu non abbia in mano una dia o scia per ristrutturazione ma piuttosto un'abilitazione per i pannelli solari che rientrano, insieme alla pompa di calore nel risparmio energetico.
Non vedo problemi per la fatturazione sia dell'impianto fotovoltaico che sia per la pompa di calore.
Per l'autocertificazione sembra abbastanza palese che con i due interventi ci sia risparmio energetico. Saluti.
 

franco causio

Membro Attivo
Le agevolazioni per ristrutturazione riguardano sia interventi edili di vera e propria ristrutturazione (anche manutenzione straordinaria e restauro) con abilitazioni comunali, sia interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche, alla sicurezza, al risparmio energetico ecc.
Presumo che tu non abbia in mano una dia o scia per ristrutturazione ma piuttosto un'abilitazione per i pannelli solari che rientrano, insieme alla pompa di calore nel risparmio energetico.
Non vedo problemi per la fatturazione sia dell'impianto fotovoltaico che sia per la pompa di calore.
Per l'autocertificazione sembra abbastanza palese che con i due interventi ci sia risparmio energetico. Saluti.

No, non ho alcuna dia o scia.
Però, la situazione è, su una casa già esistente da 30 anni:

- contratto di appalto con azienda xy abilitata
- prestazioni previste:
1)montaggio impianto fotovoltaico -agevolazione nell'ambito del 5° conto energia e non nel 55% di risparmio energetico (tariffa omnicomprensiva ecc...)
2) montaggio e acquisto impianto di condizionamento con pompe di calore - detrazione del 50% in 10 anni
Il lavoro non si limita al puro impianto ma anche al posizionamento di tubi e condutture..

Non vorrei avere contestazioni future dall'agenzia sulla congruità della fattura 1 e della fattura 2, quindi mi chiedo se sia opportuno conservare qualche documentazione in più o comunque richiedere alla azienda che fattura di specificare qualcosa in più sulle fatture stesse.
ciao e grazie
 

franco causio

Membro Attivo
Allora, cerco di spiegarmi con i numeri così è più chiaro.

Io ho un contratto di appalto con l'azienda xy che prevede un corrispettivo totale di 20 mila euro.

Le prestazioni del contratto sono:

1) montaggio e installazione impianto fotovoltaico (contributo nell'ambito del 5° conto energia e non 55% risp.energetico)

2) montaggio impianto di condizionamento con pompe di calore (detrazione del 50% in 10 anni , ristrutturazione)

Quindi verranno fatte dall'azienda 2 fatture distinte, una per la prestaz.1 e una per la 2.
prestaz. 1 = 13.000 euro
prestaz. 2= 7.000 euro

La fattura di 7 mila euro dovrebbe rientrare nella detrazione del 50% come ristrutturazione, quindi detraibile in 10 anni all'interno del mio 730.

Per congruità intendo il rapporto tra i 13 mila della prestaz. 1 e i 7 mila della prestaz.2.
Cioè cosa dovrei fare o conservare per evitare/limitare eventuali future contestazioni di sovrafatturazione da parte dell'Agenzia sull'importo fatturato sub 2 (= descrizione analitica in fattura dell'intervento, autocertificazione ......).
L'impianto di condizionamento con pompe di calore infatti prevede costi che non si limitano al semplice acquisto/montaggio di split ma anche a posa di tubazioni e lavori aggiuntivi.

grazie e cordiali saluti
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Avevo capito pannelli solari per la produzione di acqua calda o integrazione del riscaldamento.....i fotovoltaici non rientrano in effetti nell'agevolazione del 50%.

Per le pompe di calore devi comunque farti fare la fattura con specificato il valore degli apparecchi e il valore della manodopera impiegata per l'installazione (o almeno una notula allegata) in quanto essendo beni significativi, l'IVA su questi apparecchi è del 10% per la realizzazione dell'impianto e del 21% per il valore degli apparecchi stessi in quanto su tali beni l'aliquota IVA agevolata 10% si applica solo fino alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi:
esempio costo totale dell'intervento € 7000 di cui € 5000 costo dei condizionatori e € 2000 costo della prestazione lavorativa.
Su questi 5000 euro di beni l'IVA al 10% si applica solo su 2000 euro ,
cioè sulla differenza tra l'importo complessivo dell'intervento e quello dei beni significativi (7000-5000). Sul valore residuo (3000) si paga l'IVA al 21%. In conclusione IVA al 21% su 3000 e IVA 10% su 4000.
Da questo conteggio (divisione tra importo dei beni e importo del lavoro di installazione), che ti conviene tenere allegato alla fattura, viene evidenziato tutto il lavoro che è stato necessario per l'installazione delle pompe di calore, per cui in caso di contestazioni puoi esibirlo. Saluti.
 

franco causio

Membro Attivo
Vediamo se ho capito.

Ho fatto 2 conti con un foglio di excel per simulare il conteggio.

Ho un imponibile di 4400 per le pompe e 1300 euro per montaggio e consulenza.

Sui 4400 delle pompe avrei 1300 euro con IVA 10% e il resto di 3100 euro con IVA 21%.
Il montaggio di 1300 euro è con IVA al 10%.

Ecco la tabella, sperando sia leggibile:


imponibile IVA % totale con IVA
costo pompe b.signif. 1300 10 1430
costo pompe residuo 3100 21 3751
tot. Costo pompe 4400 5181

costo montaggio 1300 10 1430
TOTALE 5700 6611

Quindi pagherei in totale 6611 euro.

Se il conteggio è corretto, la fattura dovrebbe riportare quindi il costo delle pompe suddiviso su 2 righe (uno per aliquota) come ho supposto io?
 

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