rospan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti: Questo è il dilemma: nel giugno 2012, stante la mia casa in vendita, accetto una proposta di acquisto con assegno di 5.000 euro che non incasso e che resta in ufficio dall'agente immobiliare.
Il termine ultimo per l'atto di stipula è il 30 gennaio 2013.
A metà novembre l'acquirente inizia a scrivere sia a me che all'agenzia, al fine di manifestare l'intenzione di non acquistare piu, per motivi familiari.Nello stesso tempo chiede la restituzione dell'assegno(non incassato da me!!) che era stato emesso a titolo di caparra.
Costui non vuol capire che venendo meno perde la caparra, appunto.
Nottetempo, prendo l'assegno ( d'accordo con l'agente imm) e lo vado a versare. Specifico che trattasi di ASSEGNO C/CORRENTE e NON circolare, con data 4 giugno2012.
La mia banca prima lo accredita, con data 5 novembre,ieri, poi lo storna,poi stesso ieri mi invia una mail in cui dice di RINEGOZIARE oggi 6 novembre l'assegno e trascorsi 7 gg da oggi quindi avverrà l'accredito.
L'assegno non è scoperto.
Che ne pensate?
Io non faccio bene ad esigere la caparra? AHHHH l'avessi incassato a giugno......
 
U

User_29045

Ospite
Gli assegni di conto corrente valgono carta straccia, in quanto se non lasci fondi sufficienti non possono essere incassati.



Leggi qui:

https://www.bancaditalia.it/servizi...ssegno_bancario/tutela_circolazione/provvista

L'emissione di assegno senza provvista

L'assegno si dice "senza provvista" quando, una volta presentato per il pagamento entro il termine utile, sul conto corrente di chi l'ha emesso manchino le somme necessarie perchè la banca possa eseguire l'ordine di pagamento, anche solo per una parte dell'importo.

L'emissione di un assegno privo di provvista costituisce un illecito amministrativo punito dalla legge con sanzioni amministrative e con la "revoca di sistema" (L. n. 386/90 come modificata dal D.Lgs. n. 507/99).

Le sanzioni pecuniarie variano da € 516 a € 3.099, e possono salire ulteriormente in caso di importo facciale superiore a € 10.329 o di irregolarità commessa più volte (reiterazione).L'inosservanza delle sanzioni amministrative è punita con la reclusione. Le sanzioni possono essere evitate attraverso il pagamento tardivo dell'assegno; il pagamento tardivo comprende oneri accessori, che fanno aumentare il costo per l'emittente.

Ulteriore conseguenza della mancanza di provvista è rappresentata dal "protesto", atto pubblico con il quale viene accertato il mancato pagamento dell'assegno e viene data pubblicità della mancata provvista, con conseguente perdita della reputazione da parte di chi aveva emesso l'assegno.

In aggiunta alle sanzioni pecuniarie, tenuto conto della gravità dell'illecito o dell'importo dell'assegno o degli assegni emessi, il Prefetto può infliggere altre sanzioni che comportano il divieto di emettere altri assegni bancari per un periodo non inferiore a due anni. Nei casi più gravi, l'illecito comporta anche l'applicazione, per almeno due mesi, di una o più delle seguenti sanzioni: interdizione dall'esercizio di attività professionale o imprenditoriale; interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.

Nel caso di emissione di assegno senza autorizzazione l'illecito si perfeziona all'atto della sua emissione e non è sanabile.
 
U

User_29045

Ospite
Chiedo scusa per l'imprecisione.

Se l'assegno è coperto, perché la banca ha avuto necessità di rinegoziarlo? Perché non ti sono giunti i soldi? Forse perché dopo 15 giorni dall'emissione dell'assegno, il titolare emittente ha il diritto di bloccarne il pagamento?
 

rospan

Membro Attivo
Proprietario Casa
nHo parlato,poc'anzi, con la mia banca e mi èstato confermato che l'assegno non era scopèerto ma che la banca emittente stava "verificando" il titolo..........
 
U

User_29045

Ospite
In ogni caso, ti dò un'altra informazione.

Da questo link: si può bloccare un assegno regolarmente staccato?

Leggo quanto segue:

ho appena staccato un assegno, compilandolo regolarmente:
- nome
- data
- importo
- la mia firma

adesso per intervenuti (dis)accordi con chi lo deve incassare, ci
siamo (quasi) messi d'accordo che il beneficiario lo deve strappare

io però ho paura che lo incasserà lo stesso - posso bloccarlo?

(sapevo che posso bloccare un assegno rubato - in bianco - posso
bloccarne uno regolarmente staccato e da me firmato?)

grazie

RISPOSTA FORNITA ALL'UTENTE:

Se è compilato regolarmente, una volta scaduti i termini di
presentazione, un assegno è bloccabile senza conseguenze.
I termini di presentazione sono otto o quindici giorni, a seconda che
l'assegno sia emesso su piazza o fuori piazza ( l'assegno è emesso su
piazza se hai indicato lo come luogo di emissione la stessa città in cui
c'è la tua filiale della banca; è fuori piazza negli altri casi).
Puoi già dare ora disposizioni in tal senso: puoi scrivere
alla banca, ordinando di non pagare l'assegno se fosse presentato oltre i termini.
Poi, sarebbe stupendissimo se quello che ha in mano l'assegno, invece di strapparlo, te lo rendesse...
 
U

User_29045

Ospite
Inoltre, specifico che gli assegni di c/c non hanno scadenza a differenza di quelli circolari. Questo lo si sa....

Non hanno scadenza, ma dopo OTTO (assegno su piazza) o QUINDICI (assegno fuori piazza) giorni, l'emittente può ordinare alla sua banca di bloccarne il pagamento.
 

rospan

Membro Attivo
Proprietario Casa
OK, allora iniziamo giudizio perchè la caparra è palesemente dovutami, come pure le spettanze all'agente immobiliare che ha già iniziato il suo iter..... Grazie!
 

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