Daniele1956

Membro Junior
Salve,
ho bisogno di un chiarimento. Devo eseguire dei lavori di ristrutturazione che rientrano nei parametri per usufruire delle agevolazioni di cui all'oggetto. Sono proprietario dell'immobile - prima casa- . E' possibile far si che di tali detrazioni ne benefici in toto mia moglie ? Preciso che siamo coniugati in regime di separazione dei beni quindi mia moglie non è comproprietaria dell'immobile in questione ne di altro immobile. Ipotizzo questo perchè la posizione lavorativa della consorte è più solida rispetto alla mia e non vorrei trovarmi tra qualche anno a dover perdere i benefici nel caso perdessi il lavoro e quindi zero reddito IRPEF da cui scaricare. Meglio prevenire che .....
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Daniele
 
J

JERRY48

Ospite
Il soggetto legittimato a proporre richiesta di agevolazione per il recupero del patrimonio edilizio è colui che ha effettuato il pagamento dei lavori. Si tenga in merito in considerazione che potrebbero esservi delle differenze tra la natura del “pagatore” e colui che può essere invece considerato come il beneficiario dei lavori stessi.

Il richiedente della detrazione potrà pertanto essere il proprietario immobiliare o un familiare convivente, nudi proprietari o titolari di diritti reali (usufrutto, abitazione), inquilini o comodatari che utilizzano gratuitamente l'abitazione, futuri acquirenti degli immobili o soci di cooperativa in proprietà divisa e indivisa, soci di società semplici, in accomandati semplice, in nome collettivo e imprese familiari.

Chi può usufruire del rimborso non è obbligatoriamente il proprietario ma colui che, avendo qualche diritto in merito all'immobile, effettuerà i pagamenti.

Si tenga in considerazione, ancora, che per “familiari” del proprietari si intendono coloro che rientrano all'interno del recinto costituito da coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado. In questi casi non è richiesto un contratto di comodato gratuito dell'immobile né è necessario presentare un certificato o una dichiarazione che possa dimostrare la relazione di parentela.
 

Daniele1956

Membro Junior
Il soggetto legittimato a proporre richiesta di agevolazione per il recupero del patrimonio edilizio è colui che ha effettuato il pagamento dei lavori. Si tenga in merito in considerazione che potrebbero esservi delle differenze tra la natura del “pagatore” e colui che può essere invece considerato come il beneficiario dei lavori stessi.

Il richiedente della detrazione potrà pertanto essere il proprietario immobiliare o un familiare convivente, nudi proprietari o titolari di diritti reali (usufrutto, abitazione), inquilini o comodatari che utilizzano gratuitamente l'abitazione, futuri acquirenti degli immobili o soci di cooperativa in proprietà divisa e indivisa, soci di società semplici, in accomandati semplice, in nome collettivo e imprese familiari.

Chi può usufruire del rimborso non è obbligatoriamente il proprietario ma colui che, avendo qualche diritto in merito all'immobile, effettuerà i pagamenti.

Si tenga in considerazione, ancora, che per “familiari” del proprietari si intendono coloro che rientrano all'interno del recinto costituito da coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado. In questi casi non è richiesto un contratto di comodato gratuito dell'immobile né è necessario presentare un certificato o una dichiarazione che possa dimostrare la relazione di parentela.

Grazie 1000. Quindi mia moglie, pur non avendo titolo di proprietà sull'immobile, è legittimata ad usufruire dei benefici purchè esegua a suo nome i bonifici bancari.
 

Daniele1956

Membro Junior
Ho sentito le varie imprese che dovranno eseguire i lavori (tetto, serramenti, caldaia, ecc) e sono dubbiosi sul fatto che intestando le fatture a mia moglie, non proprietaria dell'immobile, sia loro concesso applicare l'IVA agevolata al 10%. Sono stupito che non sappiano con certezza come comportarsi. E' davvero così ? Grazie a chi mi può chiarire la questione.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
E hanno ragione, di solito si intestano le fatture a chi ha ottenuto l'autorizzazione comunale, ma purtroppo, ai fini delle agevolazioni fiscali, la legge è chiara: fatture e bonifici devono essere intestati a chi intende usufruire delle agevolazioni....in fin dei conti ai fornitori dovrebbe interessare la riscossione delle fatture più del "dilemma" da chi vengono pagate...
 

Daniele1956

Membro Junior
Allora...l'IVA agevolata al 10% è legata alla tipologia dell'intervento (ristrutturazione ordinaria/straordinaria ad uso abitativo) e non al soggetto che paga. Quindi anche mia moglie, pur non titolare dell'immobile ne ha pieno diritto. Però sorge un'altro problema: i bonifici devono essere effetuati da un conto a Lei intestato e non da un conto cointestato con me. Chi può aiutarmi a chiarire questo dubbio ?
 

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