rssmhl

Membro Junior
Salve, il c.c. è intestato a mio zio (deceduto) e a un altra persona non parente e quindi non erede, l'altra persona ha già riscosso la metà dell'importo esistente alla data del decesso di mio zio, ora il direttore dell'uff. postale mi ha detto che per procedere (tramite presentazione di tutti i documenti necessari) alla riscossione della somma residua deve essere presente anche il cointestatario.
Vorrei sapere il vostro parere in merito alla procedura, anche perchè con il cointestatario non vorrei avere nulla a che fare
grazie saluti
Michele
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
Non è proprio così.
Alla morte dello zio, il conto, come tutti gli altri beni mobili ed immobili cadranno in successione.
Per cui gli eredi dello zio dovranno aprire la successione e procedere alle formalità necessarie.
Intanto è da capire se c'era un testamento oppure no. Se lo zio aveva famiglia o era celibe. Questo per vedere chi sono gli eredi e chi è chiamato alla successione.
Detto questo, se il conto era intestato, la metà di quei soldi aspettano al cointestatario anche se non ha mai depositato un centesimo.
L'altra metà andrà divisa fa gli eredi.
L'estinzione del conto verrà fatta dagli eredi legittimi o dai chiamati all'eredità in caso di testamento.
 

rssmhl

Membro Junior
grazie per l'interessamento, ma io volevo sapere se il cointestatario deve essere presente al momento della presentazione alla posta di tutti i documenti per poter riscuotere la somma presente sul c.c. (io ed i miei fratelli siamo gli unici eredi, abbiamo gia fatto la successione ed il cointestatario ha già prelevato la metà delle somme presenti sul c.c. )
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
No, il cointestatario non deve essere presente.
Dovranno presenziare direttamente o con delega tutti gli eredi descritti nel Mod. 240 rilasciato dall'Agenzia delle Entrate.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per cui gli eredi dello zio dovranno aprire la successione
Gli eredi non devono "aprire" la successione. La successione si è già "aperta", semplicemente con la morte dello zio.
Gli eredi dovranno invece presentare obbligatoriamente (*) la dichiarazione di successione.
(*) obbligatoriamente, dato che l'eredità non s'è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto.
 

rssmhl

Membro Junior
Possibile che il direttore dell'uff. postale pretenda la presenza del cointestatario (che non conosco e che abita a 600km di distanza) per poter aprire la pratica di riscossione?
Cosa posso fare.....?
 

Elisabetta48

Membro Senior
Credo che se la cointestazione fosse stata a firme congiunte il conto sarebbe stato bloccato del tutto fino al riconoscimento certificato degli eredi legittimi. Probabilmente il direttore chiede la presenza del cointestatario non erede (e che ha già avuto la sua metà) perchè al momento in cui gli eredi riceveranno la loro parte, il conto dovrà esere chiuso ed è comunque intestato anche (e ancora) a lui.
 
U

User_29045

Ospite
Credo anch'io che debba essere presente per un problema di chiusura del conto. Si tratta comunque di estinguere un rapporto di conto corrente che per metà appartiene a una persona ancora in vita, e ciò si realizza con il suo consenso scritto (traduzione: una firma davanti al direttore dell'ufficio postale).
 

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