madmax

Membro Junior
Proprietario Casa

Salve,

sono proprietario di due piccole unità immobiliari contigue, ciascuna con entrata indipendente. La prima è una A/5 Classe 1 (abitazione ultrapopolare) composta da un solo vano, priva di impianti (presente unicamente solo corrente elettrica) e dotata di una piccola finestra. La seconda è una C/2 classe 4 (sottotetto/magazzino) priva di impianti (presente unicamente corrente elettrica) e senza finestre. Fondendole (mediante chiusura della porta esterna di C/2 e abbattimento del muro che le separa) si ricaverebbe un unico vano sottotetto, fornito di finestra. In tal caso la variazione catastale quale categoria finale produrrebbe? La questione non è di poco conto perchè, qualora l'unità A5 perdesse la sua categoria e divenisse anche'essa C2, perderei i benefici fiscali della ristrutturazione (previsti solo per le unità residenziali in categoria A).

Infine, chiedo se, chiudendo la porta esterna di C2 e aprendo una porta interna di comunicazione tra C/2 e A/5 senza abbattere il muro, potrei ovviare alla variazione catastale che mi farebbe perdere i benefici fiscali.
Rileggendo il testo mi chiedo se piuttosto l'avrei dovuto intestare SUDOKU CATASTALE E FUSIONE DEL PROPRIETARIO.......


 

griz

Membro Storico
Professionista
partiamo da un presupposto: rispettando la norma sei tu che decidi quale destinazione avrà il tuo immobile, quindi puoi unificare le due unità e creare un'unica A/5
Attenzione però alla destinazione del locale che oggi è C/2, se lo accorpi come vano accessorio alla A/5 (ripostiglio) apri la porta e basta, se invece vuoi ampliare la zona abitabile vanno verificati i rapporti aeroilluminanti e il comune dovrebbe importi anche l'adeguamento degli impianti
Serve comunque una pratica edilizia in comune anche se apri la porta di comunicazione, non è necessario che chiudi la porta di accesso dall'esterno, potrai benissimo averne 2
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Qualsiasi tipo di lavoro edile intraprendi occorre fare una dia per fusione delle unità immobiliari e cambio destinazione d'uso, per poi intraprendere la docfa catastale, la categoria d'uso la decidi tu in conformità alle norme urbanistiche vigenti nel comune dove sono ubicati gli immobili.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
In tal caso la variazione catastale quale categoria finale produrrebbe?
Dubito fortemente che rimanga un A/5, bisogna sempre vedere la situazione del posto, qualche tempo fa il Comune mi aveva richiesto un aggiornamento catastale per un'immobile di fatto inagibile (mancavano e manca tuttora di tutto ..allacci, serramenti ed impianti oltre ad uno stato di degrado notevole) ma è una vecchia casa ante 800 ereditata dai nonni ed utilizzato come deposito magazzino. Ebbene di tutto l'edificio (ex rustico per la legge, ma rustico di fatto) è finit con il docfa come A/4, non sono riuscito a metterlo come magazzino, e la categoria più bassa disponibile nel Comune per il docfa era proprio A/4 (ma si parla di rustico). Qui temo che potresti salire anche in A/3 (casa di tipo economico).
 

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