mariafuga

Membro Attivo
Proprietario Casa
Cari tutti vi ringrazio tantissimo per il sostanzioso supporto!
Confermo che l'amministratore si è auto prorogato e che le decisioni assemblea non son prese in modo regolare
Per cui, sulla base dei vostri (super) pareri, andrei diretta :
- preparo lettera x condomini evidenziando obblighi legali connessi alla proposta attuale, che appare cosi firmulata inacccettabile
- chiedo all' amministratore di verificare la disponibilità della famiglia a fare offerta a termini di legge con regolare contratto - da poter confrontare con altre proposte da altri condomini o fornitore attuale
- se quello non si muove, annunciamo che noi 3 condomini contrari alla proposta agiamo per far nominare dal giudice un amministratore giudiziale
E se la cosa non si sblocca facciamo davvero azione legale!!!
Pensate che possa andar bene ?
Un caro saluto a tutti e ancora ungrande GRAZIE!
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buon giorno. Non entro in merito se sia il caso o meno di affidare l'incarico a persone che "...non hanno guadagnato la stima dei condomini..". Mi voglio invece soffermare sui pagamenti. Stabilito che chi presta servizio sia un privato, INPS ha attivato il sistema voucher, proprio per venire incontro a queste situazioni. Io stesso faccio parte di un progetto di aiuto alle famiglie bisognose: un privato, o anche un piccolo commerciante o artigiano, che necessita di fare piccoli lavori, ad esempio pulizie, taglio erba, micro manutenzioni ecc. può avvalersi di questo servizio. Viene da noi e l'aiutiamo nella procedura di acquisto e assegnazione dei voucher. Nominalmente un voucher vale 10.00€ al commitente; 7,50€ al prestatore. Il limite massimo sono per il prestatore 5.050€ l'anno. In queste 2,50€ ci sono l'assicurazione INAIL e una seppur piccola contribuzione pensionistica. I voucher si acquistano in posta, all'INPS, in banca o presso i tabaccai. Dove il voucher viene acquistato, nella stessa 'catena' può essere incassato, con l'eccezione di quelli acquistati presso l'INPS che possono essere incassati solo in posta. Questo in grandi linee la procedura "cartacea"; per chi è avvezzo all'informatica, esiste anche questa possibilità che si concretizza con la ricarica di un postepay particolare degli importi stabiliti (v.sopra e sotto). Il prestatore si reca presso un bancomat delle poste e preleva da questa scheda il contante. Non sono certo, perchè non è la prassi che seguiamo noi, ma mi pare di ricordare che la procedura informatica può essere fatta solo con INPS. Gli importi citati sono il minimo che INPS ha stabilito per paga oraria. Nulla vieta che per incrementare la cifra oraria si usino i multipli dei voucher. Mi spiego meglio: il prestatore fa 3 ore ed io gli do 4 voucher, o 4 ore e 5 voucher e così via. Scusate la lungaggine.
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
NO. Solo una dichiarazione all'INS di "abbinamento" tra committente e prestatore(attraverso i codici fiscali) , le date di inizio e fine attività ed il luogo di svolgimento della prestazione (la procedura di dichiarazione, a mio parere, è lacunosa, ma questo è quanto INPS chiede)
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
asi potrebbe valutare la possibilità di pagare con i voucher ( vedi portale dell Inps )
Fonte : Dl 76/2013
sono considerate prestazioni di lavoro accessorio, remunerabili con i voucher, le attività lavorative che non danno ( sommando anche piu' "datori di lavoro " ) compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare . Con la norma fra l 'altro è stata eliminata la dicitura «di natura meramente occasionale» che invece è tale in funzione del limite economico del compenso. L’ Inps, nella circolare 29 marzo 2013, n. 49, ha precisato che il lavoro accessorio può essere svolto anche per un datore di lavoro da parte di qualsiasi soggetto (disoccupato, inoccupato, lavoratore autonomo o subordinato, full-time o part-time, pensionato, studente, percettore di prestazioni a sostegno del reddito), nei limiti del compenso economico previsto; per contro il voucher non è compatibile con lo status di lavoratore subordinato a tempo pieno o parziale, se impiegato presso lo stesso datore di lavoro titolare del contratto di lavoro dipendente. Nel caso di compresenza di altri redditi, quelli derivanti dal lavoro accessorio non devono quindi essere dichiarati, posto che essi già in se contengono quanto va versato allo stato forfettariamente ( ossia il 25% l’importo netto percepito) e quanto al lavoratore ossia 7,5 euro ; (ogni buono costa 10 euro ) ; quanto percepito non influisce ai fini fiscali ( NO 730, NO Unico ) .

In soldoni : si comprano voucher costo: 10,oo euro; al lavoratore 7,50, al fisco inail inps 2,50 e tutti in regola
Non mi si chiedano i dettagli pratici : conosco solo la teoria . Basta che l' AC vada all ' Inps e li' spiegano cosa fare materialmente

"repetita iuvant " : non avevo visto il post di Marino

http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=0;5481;6533;&lastMenu=6533&iMenu=1
 
Ultima modifica di un moderatore:

Elisabetta48

Membro Senior
"repetita iuvant "
Infatti. Sapevo che esistevano ma non ho mai approfondito pensando che non mi servissero. Invece mi sono resa conto che possono proprio essere utili, soprattutto in questo periodo quando la gente fa volentieri lavoretti per arrotondare un po'. Bella anche l'idea di usarli nei gruppi di sostegno. Ne sono nati in tutta Italia
 

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