prospero

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Egregi Signori,
Sono proprietario da circa quattro mesi di una quota di un immobile ad uso commerciale (già locato) insieme a tre miei fratelli ereditato in seguito al decesso di mio padre.
La mia quota, di comune accordo e col consenso di tutti gli altri coeredi, la sto per vendere ad uno solo di essi.
Nessuna difficoltà da parte di nessuno di noi coeredi.
Il fratello coerede acquirente è andato dal notaio di sua fiducia, e quest'ultimo lo ha informato che io in qualità di venditore della quota dell'immobile, devo recarmi presso il suo studio notarile, prima di firmare il rogito definitivo, per firmare " l'atto di accettazione della vendita", che mi costerà Euro 400.
  • Cos'è l'atto di accettazione della vendita ?
  • E' proprio necessario, visto che non vogliamo fare nessun contratto preliminare, ma andare direttamente al rogito definitivo di comune accordo ?
  • Le spese per la vendita di una quota di un immobile non sono tutte a carico di chi compra e il venditore è indenne da qualsiasi spesa ?
  • Cosa e chi tutela "l'atto di accettazione della vendita, è proprio indispensabile ?
Grazie per tutte le informazioni che cortesemente riuscirete a darmi.
 
J

JERRY48

Ospite
Non vi è differenza tra la proposta accettata ed il preliminare, da un punto di vista
puramente giuridico. Infatti da entrambi deriva un importantissimo effetto: se una delle parti
cambia idea prima dell’atto definitivo di vendita, l’altra parte, che vuole invece mantenere
gli impegni assunti, può rivolgersi al giudice ed ottenere una sentenza che trasferisce la casa
alle condizioni previste nella proposta accettata o nel preliminare e, per quanto ivi non
convenuto, alle condizioni di legge. www.federnotizie.org
E' questa l’esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto prevista
dall’art. 2932 del codice civile.
La differenza è pertanto più di fatto o di uso, che giuridica: il preliminare contiene di solito
molti più dettagli e pattuizioni rispetto a quanto convenuto nella proposta accettata. Ed è
logico che sia così, perché la proposta d’acquisto, come si è detto, è normalmente
contenuta in un modulo prestampato, mentre il preliminare può essere “personalizzato” e
regolare aspetti specifici della vendita, quali, ad esempio, eventuali garanzie sulla conformità
degli impianti, oppure accordi per lasciare nella casa alcuni arredi.
Per tutti gli aspetti non regolati nella proposta o nel preliminare si applicano le norme di legge.
I contratti che hanno come oggetto immobili devono essere stipulati con atto scritto. Pertanto
la proposta, l’accettazione ed il preliminare possono essere validamente sottoscritti con una
scrittura privata. L’intervento del notaio è necessario per dare pubblicità a questi atti.

(fonte federnotizie)
 

prospero

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Quindi posso chiedere al notaio di redigere direttamente il rogito definitivo e rifiutarmi di sottoscrivere l'atto di accettazione della vendita e risparmiarmi la spesa di 400 €. ?
Sempre se l'acquirente, che è un familiare coerede che conosce lo stato della quota in vendita, sia d'accordo ! O quest'ultimo può pretenderlo ? Allora se dovesse pretenderlo si può fare una scrittura privata inter nos da non esibire al notaio (per risparmiare), inserendo nella scrittura quello che le parti intendono inserire e da distruggere dopo che l'atto di vendita definitivo viene sottoscritto da entrambi davanti al notaio. Conosco alcuni casi in cui non è stato fatto ne il preliminare ne sottoscritta accettazione della vendita da parte del venditore. Sono in errore ? In pratica desidereri risparmiarmi la spesa ... posso ?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Conosco alcuni casi in cui non è stato fatto ne il preliminare ne sottoscritta accettazione della vendita da parte del venditore. Sono in errore ?
Sì, sei in errore e continui a confondere una fantomatica "accettazione della vendita" con l'accettazione dell'eredità che deve per forza avvenire per assicurare la continuità delle trascrizioni.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
In parole povere, stai vendendo una quota di eredita che ancora non hai accettato, la potresti accettare e nello stesso tempo (contestualmente) cedere al fratello, se non esistono vincoli di prelazione
 

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