ylime

Membro Attivo
Buongiorno
devo presentare una CIL (manutenzione bagno, sostituzione infisso bagno, ripresa impianti, demolizione tramezzo); successivamente poi pratica per agevolazione fiscale. Ho comunicato al committente che serve il PSC con la relativa spesa, si è informato e mi dice che non serve.
Voi che mi dite?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Buongiorno
devo presentare una CIL (manutenzione bagno, sostituzione infisso bagno, ripresa impianti, demolizione tramezzo); successivamente poi pratica per agevolazione fiscale. Ho comunicato al committente che serve il PSC con la relativa spesa, si è informato e mi dice che non serve.
Voi che mi dite?
Vedi art.105 del decreto legge 81/2008, e scoprirai che si è informato tanto tanto male.
quando fai delle opere edili (demolizioni o costruzioni) è obbligatorio, non solo quando utilizzi sostanze chimiche o ci sono rischi particolari connessi è obbligatorio (anche quando non c'è la contemporaneità di più imprese)
In edilizia il cemento è chimico, la colla per le piastrelle è chimica, tutto è chimico.
Basta vedersi il contenuto delle schede di sicurezza dei prodotti (li trovi sui siti dei fornitori) per capire cosa c'è dentro.
Non capisco come possa aver detto una cosa del genere.
Comunque sotto ti ho allegato un PDF del 81/08 dacci un'occhiata.
 

Allegati

  • 20130326_D_lgs_81.pdf
    3,6 MB · Visite: 108

CAFElab

Membro Attivo
Professionista
Ti rispondo con molto ritardo, ormai avrai risolto, comunque, in ogni cantiere in cui intervengono più imprese c'è obbligo di redigere il piano di sicurezza e coordinamento.
Certo la procedura è sproporzionata per buttare giù un paio di muri e far intervenire elettricisti ed idraulici, però questo prevede la legge e del resto le possibilità di farsi male anche in un piccolo cantiere sono tante.

E' importante ricordare che l'obbligo di dotarsi del PSC è del committente e del responsabile dei lavori (che ovviamente in questi piccoli lavori coincidono) non del progettista nè del direttore dei lavori, per cui, una volta che hai avvisato -magari in forma scritta- il cliente che serve il psc, deontologicamente sei a posto.
 

Boss05

Membro Junior
Professionista
Scusa Daniele78 ma per la prima volta sono in disaccordo con te. Il PSC è obbligatorio quando c'è la presenza (anche non contemporanea) in cantiere di 2 o più imprese (P.S. il lavoratore autonomo/artigiano è considerato impresa individuale, quindi conta come impresa a tutti gli effetti) o di una impresa con durata lavori maggiore di 200 uomini giorno. E' vero che il cemento è "chimico", la colla è "chimica" ma non è un requisito sufficiente per la redazione del PSC, né tantomeno è requisito sufficiente il fatto di compiere opere edili, di fatto questi servono solo per comprendere il campo di applicazione del titolo IV del dlgs 81/08 (all.X) e non per decidere l'obbligatorietà o meno del psc.
Nel caso del nostro amico il PSC serve perchè, presumo, in quel bagnetto ci lavoreranno sia gli operai edili che l'elettricista/idraulico, quindi comunque 2 imprese diverse...ma non è che serve a prescindere perchè si tratta di lavori edili o si maneggia il cemento e la colla per le piastrelle, altrimenti il PSC sarebbe SEMPRE obbligatorio...ma non è così invece.
Poi ci sono i casi particolari in cui ci sono rischi particolari legati alla natura dei lavori e allora anche se c'è 1 sola impresa comunque serve il PSC (all.XI), ma non è questo il caso
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Scusa Daniele78 ma per la prima volta sono in disaccordo con te. Il PSC è obbligatorio quando c'è la presenza (anche non contemporanea) in cantiere di 2 o più imprese (P.S. il lavoratore autonomo/artigiano è considerato impresa individuale, quindi conta come impresa a tutti gli effetti) o di una impresa con durata lavori maggiore di 200 uomini giorno. E' vero che il cemento è "chimico", la colla è "chimica" ma non è un requisito sufficiente per la redazione del PSC, né tantomeno è requisito sufficiente il fatto di compiere opere edili, di fatto questi servono solo per comprendere il campo di applicazione del titolo IV del dlgs 81/08 (all.X) e non per decidere l'obbligatorietà o meno del psc.
Nel caso del nostro amico il PSC serve perchè, presumo, in quel bagnetto ci lavoreranno sia gli operai edili che l'elettricista/idraulico, quindi comunque 2 imprese diverse...ma non è che serve a prescindere perchè si tratta di lavori edili o si maneggia il cemento e la colla per le piastrelle, altrimenti il PSC sarebbe SEMPRE obbligatorio...ma non è così invece.
Poi ci sono i casi particolari in cui ci sono rischi particolari legati alla natura dei lavori e allora anche se c'è 1 sola impresa comunque serve il PSC (all.XI), ma non è questo il caso
Boss mi ero informato con un collega che fa parecchia sicurezza e mi aveva parlato che in presenza di rischio chimico (praticamente sempre) ci vorrebbe un PSC poiché sono dei rischi particolari che di fatto trovi sempre nell'edilizia. Questo anche quando più imprese non sono in contemporanea e dura il tutto meno di 200 giorni. In un bagno non necessariamente hai l'idraulico in concomitanza con l'elettricista o i muratori anzi...
 

CAFElab

Membro Attivo
Professionista
Beh si, il rischio chimico certamente, per quello c'è il POS della ditta, il PSC serve sia come traccia alle ditte per redigere i POS sia per coordinare le lavorazioni delle varie imprese.

Un requisito fondamentale è la presenza di più imprese anche non contemporaneamente; cmque nei piccoli cantieri come un appartamento c'è praticamente sempre la compresenza di più lavorazioni, non c'è mai abbastanza tempo nè fisicamente spazio per compartimentare lavorazioni e passaggi di uomini e materiali.
 

Boss05

Membro Junior
Professionista
Boss mi ero informato con un collega che fa parecchia sicurezza e mi aveva parlato che in presenza di rischio chimico (praticamente sempre) ci vorrebbe un PSC poiché sono dei rischi particolari che di fatto trovi sempre nell'edilizia. Questo anche quando più imprese non sono in contemporanea e dura il tutto meno di 200 giorni. In un bagno non necessariamente hai l'idraulico in concomitanza con l'elettricista o i muratori anzi...
Rispondo un pò velocemente e senza dettagliare troppo perchè sono un pò di fretta...Daniele in presenza di rischio chimico ci vuole PSC ma la 81/08 (in uno dei suoi allegati) elenca chiaramente qualis ono le sostanze chimiche particolari per cui, in caso di utilizzo di tali sostanze, si rientra nel caso di rischio particolare chimico e quindi ci vuole il PSC. Ripeto che il fatto di usare malta, cemento, colla per piastrelle non è un requisito sufficiente per rientrare nella casistica del richio chimico, altrimenti, ribadisco, il PSC sarebbe SEMPRE OBBLIGATORIO, ma invece non è sempre obbligatorio. Conosco tanti colleghi (ing, arch, geom) che troppo spesso forse per precauzione, forse per non avere le idde proprio chiare, fanno sempre e comunque il PSC anche quando non serve...con aggravio di spese per il committente. Ricordiamoci che il POS contiene praticamente quasi le stesse informazioni del PSC quindi già il POS è uno strumento utilissimo che può benissimo organizzare il cantiere senza necessità di elaborare per forza il psc se non serve
 

Boss05

Membro Junior
Professionista
P:S: se non ricordo male le sostanze chimiche che rientrano nel caso di rischio chimico particolare sono tutte quelle sostanze (non le ricordo a memoria, sorry) per le quali sono stati stabiliti valori massimi di esposizione giornaliera/settimanale del lavoratore. Il cemento, la malta, la colla per pistrelle puoi capire benissimo che non rientrano tra le suddette sostanze chimiche, seppur qualcosa di chimico (gli additivi in particolare) ce l'hanno....ma questi prodotti edili comunque non hanno un limite di esposizione per il lavoratore, quindi non sono considerati prodotti chimici ai fini della redazione del PSC. Spero di essere stato un pò più chiaro...ciao ragazzi buona domenica
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
P:S: se non ricordo male le sostanze chimiche che rientrano nel caso di rischio chimico particolare sono tutte quelle sostanze (non le ricordo a memoria, sorry) per le quali sono stati stabiliti valori massimi di esposizione giornaliera/settimanale del lavoratore. Il cemento, la malta, la colla per pistrelle puoi capire benissimo che non rientrano tra le suddette sostanze chimiche, seppur qualcosa di chimico (gli additivi in particolare) ce l'hanno....ma questi prodotti edili comunque non hanno un limite di esposizione per il lavoratore, quindi non sono considerati prodotti chimici ai fini della redazione del PSC. Spero di essere stato un pò più chiaro...ciao ragazzi buona domenica
Io nella valutazione del rischio chimico aziendale che poi inserisco nei POS mi era stata richiesta anche la valutazione del cemento, delle colle per piastrelle ed altri prodotti di banale utilizzo. La valutazione del rischi chimico non l'ho fatta io ma un consulente che l'ha fatta e mi ha spiegato un po' di cose. È abbastanza complicata poi per misurare l'esposizione dei lavoratori sono venuti in cantiere a misurarla, non con il metodo tabellare che c'è. Il tutto logicamente sfruttando anche le schede di sicurezza dei singoli materiali. Nel cemento c'è il cromo esavalente (in discreta quantità) gli additivi servono per attenuarlo il più possibile. Una cosa che ho imparato è che anche il cemento avrebbe una data di scadenza, per via dell'additivo che si altera, e non "spegne" il cromo esavalente.
 

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