ansenise

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buon giorno, avrei bisogno di un consiglio.
Sono proprietaria di un appartamento il cui usufrutto è di mia madre che NON vi abita.
Mia figlia mi ha chiesto di andare ad abitare in quell'appartamento.
E' possibile concederle la casa in comodato d'uso gratuito con i benefici della prima casa?
Chi è il comodante? Io o mia madre? Qual'è la strada migliore per essere in regola e pagare meno tasse?
Naturalmente, il comodato si farà in forma scritta.
Grazie, aspetto fiduciosa.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
L'usufruttuario vita natural durante dispone pienamente del bene in usufrutto. Tua madre e' l'interlocutrice della nipote,[DOUBLEPOST=1399996933,1399996762][/DOUBLEPOST]Un comodato ad uso gratuito lo potete fare anche in forma non scritta. In questo caso usufruirete della possibilità di non essere tassati sul contratto che se scritto va registrato obbligatoriamente.
 

ansenise

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ti ringrazio. E nella denuncia dei redditi, dove dice reddito da fabbricato, la casa data dalla nonna in comodato a mia figlia come deve risultare? Sicuramente come seconda casa, ma come reddito?
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Un comodato ad uso gratuito lo potete fare anche in forma non scritta. In questo caso usufruirete della possibilità di non essere tassati sul contratto che se scritto va registrato obbligatoriamente.
Si può fare una via di mezzo tra il contratto registrato e quello verbale:
si redige il contratto in + copie, si appiccica un francobollo da 70 cent su ogni copia e lo si presenta all'ufficio postale per farsi mettere il timbro della data certa: il contratto non è registrato ufficialmente ma almeno ha qualcosa di "legale" per quanto riguarda la data della stesura......non è valido come un contratto registrato all'Agenzia delle Entrate ma è meglio di un contratto verbale, almeno qualcosa di scritto c'è!!!
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Si può fare una via di mezzo tra il contratto registrato e quello verbale:
si redige il contratto in + copie, si appiccica un francobollo da 70 cent su ogni copia e lo si presenta all'ufficio postale per farsi mettere il timbro della data certa: il contratto non è registrato ufficialmente ma almeno ha qualcosa di "legale" per quanto riguarda la data della stesura......non è valido come un contratto registrato all'Agenzia delle Entrate ma è meglio di un contratto verbale, almeno qualcosa di scritto c'è!!!
Fornendo così la prova evidente dell'inosservanza dell'obbligo della registrazione del contratto di comodato, che è dovuta se è stipulato in forma scritta.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
E nella denuncia dei redditi, dove dice reddito da fabbricato, la casa data dalla nonna in comodato a mia figlia come deve risultare? Sicuramente come seconda casa, ma come reddito?
L'immobile va sempre dichiarato da tua madre, titolare del diritto reale di usufrutto.
L’IMU sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali regionale e comunale dovute con riferimento ai redditi dei fabbricati non locati, compresi quelli concessi in comodato.
Pertanto, nel quadro RB devono essere indicati i dati di tutti gli immobili posseduti (con l'eccezione degli immobili che non vanno dichiarati), ma il reddito dei fabbricati è calcolato tenendo conto esclusivamente degli immobili concessi in locazione.
Ma dal 2013 il reddito degli immobili a uso abitativo non locati (Cat. catastali A1 – A11, escluso A10 e codici "2", "9", "10", "15" nella colonna 2 dei righi da RB1 a RB6) situati nello stesso comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale, assoggettati all’IMU, concorre alla formazione della base imponibile dell’IRPEF e delle relative addizionali nella misura del 50%. La tua fattispecie rientra in questo caso, dato che il codice nella colonna 2 è il "10" (abitazione o pertinenza data in uso gratuito a un proprio familiare a condizione che vi dimori abitualmente e ciò risulti dall’iscrizione anagrafica; oppure unità in comproprietà utilizzate come abitazione principale di uno o più comproprietari diversi dal dichiarante).
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Fornendo così la prova evidente dell'inosservanza dell'obbligo della registrazione del contratto di comodato, che è dovuta se è stipulato in forma scritta.
Meglio come ho indicato in precedenza che niente! A volte spendere 200 € per una cosa come questa fa la differenza se uno guadagna 1000 € al mese.....
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Meglio come ho indicato in precedenza che niente! A volte spendere 200 € per una cosa come questa fa la differenza se uno guadagna 1000 € al mese.....
non ce ne è proprio bisogno. All'interno di una famiglia è normale questo modo di procedere. Non essendoci passaggi di danaro chi esercita l'usufrutto può in qualsiasi momento disporre del bene, cosa che non potrebbe fare con un contratto a tempo registrato. Ci si può, inoltre, informare in comune se la casa concessa in comodato gratuito debba pagare l'IMU come seconda casa o meno. Molti comuni in presenza di parenti in linea retta (nonni,genitori e figli) concedono l'esonero, riconoscendola come prima casa.
 

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