fabrizio

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
mia moglie è proprietaria di un piccolo alloggio regolarmente locato a 250€ mensili.
Nel 2013 l'inquilino in un momento di difficoltà è rimasto indietro di dodici mensilità con l'affitto ricominciando a pagare regolarmente nel 2014 .
Comprendendo questa situazione di difficoltà, in via del tutto eccezionale, gli si è andati incontro , accordandoci verbalmente , pretendendo per il 2013 la metà del dovuto (1500 € anzichè 3000€) in modo almeno da rientrare delle spese.
A oggi questi soldi non sono ancora arrivati ,seppur come anzidetto nel 2014 ha pagato regolarmente il dovuto rimandando di mese il debito accumulato l'anno precedente.
Nel caso volessimo adesso intraprendere vie legali siamo ancora in tempo oppure c'è un limite temporale entro il quale bisognava segnalare la morosità?
Tenuto conto che a Dicembre 2015 scade il contratto abbiamo anche dubbi su quanto convenga economicamente instaurare una causa, quello che si pensava invece è di inviargli un sollecito sottolineando quelli che erano gli accordi presi .
Cosa mi consigliate?
Grazie a tutti.
 

Certificatore

Membro Attivo
Professionista
Ciao, parlare di intraprendere azioni legali, come se andassimo a bere un caffè al bar, non serve a nulla ... purtroppo molti dimenticano cos'è il rispetto e l'educazione verso gli altri e fanno scattare la furbizia ... ora non vorrei che il tuo inquilino rientrasse in uno di questi casi ... ed allora perchè non provare a chiedere la quota maggiorata con parte della mensilità in debito, oppure fai chiaro che le quote versate si intendono quali versamenti degli arretrati e non relativi al nuovo anno.
A mio parere, farei un accordo scritto (contratto privato) dove il debitore si impegna a versare al creditore ......
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
se c'è la volontà di pagare vedi se concedere altro tempo puoi fare un cosa giusta, tutto dipende dai motivi, se è sempre stato regolare nei pagamenti, non inveire più di tanto, anche se lo spremi come suggerito, non cavi niente, se non ha altre possibilità, cerca di fare un rientro molto soft, e se c'è volontà sei ha posto, le vie legali si sa quando partono e non quando finiscono ciao
 

pippopeppe

Membro Attivo
Impresa
il personaggio è totalmante in buona fede, prova evidente che ha ripreso a pagare non appena le condizioni glielo hanno consentito.
lo sfratto? ad un anno dalla scadenza? che senso ha, solo spese e considerato i tempi della giustizia, almeno due anni durante i quali non pagherà più nulla.
e se dopo arriva un inquilino peggiore?
tieniti questo e se paga l'arretrato, rinnovagli il contratto ed accendi tanti ceri al tuo santo preferito.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
mia moglie è proprietaria di un piccolo alloggio regolarmente locato a 250€ mensili.
Nel 2013 l'inquilino in un momento di difficoltà è rimasto indietro di dodici mensilità con l'affitto ricominciando a pagare regolarmente nel 2014 .
Comprendendo questa situazione di difficoltà, in via del tutto eccezionale, gli si è andati incontro , accordandoci verbalmente , pretendendo per il 2013 la metà del dovuto (1500 € anzichè 3000€) in modo almeno da rientrare delle spese.
A oggi questi soldi non sono ancora arrivati ,seppur come anzidetto nel 2014 ha pagato regolarmente il dovuto rimandando di mese il debito accumulato l'anno precedente.
Nel caso volessimo adesso intraprendere vie legali siamo ancora in tempo oppure c'è un limite temporale entro il quale bisognava segnalare la morosità?
Tenuto conto che a Dicembre 2015 scade il contratto abbiamo anche dubbi su quanto convenga economicamente instaurare una causa, quello che si pensava invece è di inviargli un sollecito sottolineando quelli che erano gli accordi presi .
Cosa mi consigliate?
Grazie a tutti.

Essendo lo sfratto per morosità una procedura lunga e costosa, con scarse possibilità di rivalersi sull'inquilino se non ha beni o redditi aggredibili, consiglio di concordare e mettere per iscritto un "piano di rientro" mediante il quale l'inquilino si impegna a saldare il debito relativo ai canoni arretrati entro l'anno versando (ad esempio) dodici rate mensili oltre al canone relativo alle mensilità del 2015.
Se poi lo farà o non lo farà dipenderà dalla sua situazione economica e dalla sua volontà, ma almeno sarà riconosciuto ufficialmente il debito nei confronti del locatore.
Faccio presente, inoltre, che molti Comuni concedono agli inquilini che non riescono a pagare i canoni di locazione, per indigenza, un contributo. Varrebbe la pena informarsi presso l'assessorato alle politiche sociali per capire se l'inquilino potesse aver accesso a tali fondi.
 

fabrizio

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ringrazio tutti per i consigli... proveremo a proporre qualcosa di scritto . @pippopeppe hai ragione infatti la speranza è quella di una continuità di pagamenti almeno ad arrivare a scadenza del contratto. Oltretutto questo immobile ha spese condominiali che si aggirano sui 230€ al mese... troppi per noi qualora l'inquilino non pagasse e fossimo chiamati a rispondere com'è già successo in qualità di obbligati in solido.
Grazie ancora a tuuti


.
 

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