Infatti è proprio ciò che è capitato per le vacanze in Portogallo: non vogliono il timbro
Chi non l'ha riconosciuto? Le autorità di frontiera di quello Stato?
In ogni caso, si può chiedere la sostituzione della carta d'identità recante il timbro di proroga e ottenere il rilascio di una nuova, la cui validità decennale decorrerà dalla data del suo rilascio.
 

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Chi non l'ha riconosciuto? Le autorità di frontiera di quello Stato?
In ogni caso, si può chiedere la sostituzione della carta d'identità recante il timbro di proroga e ottenere il rilascio di una nuova, la cui validità decennale decorrerà dalla data del suo rilascio.
é vero, come dicevo alcuni post fa, a noi che capita spesso di andare in Svizzera, l'impiagato del comune ha dato un estratto della normativa italiana che autorizza la proroga tramite il timbro però h aanche detto che chiedendo avrebbero sostituito il documento con uno nuovo a validità 10 anni
 
Ma se la norma è quella perché dobbiamo sempre trovare delle scorciatoie. L'Italia si dimostra sempre un paese pieno di inventive e soluzioni fantasiose: l'importante è che i dipendenti pubblici non si stressino.
 
Se Marconi è da elogiare, il ministro poteva anche avere trovato un sistema per potenziare la sperimentazione. Oggi il canone serve solo per alimentare un pozzo senza fondo, dedito allo sperpero, che è conscio che se va in rosso c'è sempre il popolo che si accolla gli oneri, volente o nolente.
Perché non entra in concorrenza con le emittenti private? Probabilmente perché non reggerebbe il confronto. E noi paghiamo!
 
sul fatto che il canone RAI sia speso spesso con criteri opinabili, siamo d'accordo, però la produzione RAI nn potrà mai essere assimilata a quella delle TV private, la TV della RAI non è solo l'intrattenimento dell'Isola dei Famosi o del festival di Sanremo ma vengono realizzati programmi molto interessanti d'informazione e cultura che le private non potranno mai fare: Purtroppo non sono seguiti, ciò non toglie che abbiano grande qualità. Poi sappiamo che vengono anche finanziate produzioni cinematografiche che sarebbe meglio lasciare nel nulla che meritano, e qui torniamo alla mia prima frase
 
Il dilemma è: è giusto pagare il canone per poi seguire prevalentemente gli altri canali commerciali? E soprattutto è giusto che forti della certezza della copertura si permettano di stipulare contratti milionari? Per non parlare degli stipendi dei dipendenti e dirigenti a tutti i livelli. Senza contare che oltre al canone la RAI può contare sugli introiti della pubblicità.
 

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