giomar

Membro Attivo
Buonasera,
il padre riceve per successione un'appartamento. Sull'atto concede prelazione ai due figli, Tizio e Caio, qualora dovesse venderlo, a parità di condizioni. Se lo vende a Caio deve ricevere rinuncia da Tizio?
Grazie
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
mi sembra di aver capito che questo padre ha le idee confuse. L'atto di successione è una cosa ; il testamento è un'altra cosa.
Il padre dei suoi beni, finché in vita, può disporne liberamente. Quando morirà incominceranno i litigi tra i figli. Se il padre vende veramente, cioé c'é effettivo passaggio di denaro, i soldi della vendita, se non sono stati delapidati, andranno in successione ai due figli. La cifra pattuita per la vendita deve essere congrua con il probabile valore di mercato.
Se non c'é effettivo passaggio di denaro oppure se il prezzo di vendita è esageratamente basso rispetto al prezzo di mercato, quando il padre muore il figlio che non ha comprato casa può chiedere il rispetto della quota di legittima se questa è stata lesa.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
il padre riceve per successione un'appartamento. Sull'atto concede prelazione ai due figli, Tizio e Caio, qualora dovesse venderlo, a parità di condizioni. Se lo vende a Caio deve ricevere rinuncia da Tizio?
Nella dichiarazione di successione vanno indicati gli eredi del de cuius, il loro grado di parentela ed i beni caduti in successione, compresi gli immobili. Non va indicato alcun diritto di prelazione per i figli dell'erede.
Sul resto è stato chiaro chi mi ha preceduto.
 

giomar

Membro Attivo
Nell'atto di divisione e' riportata la clausola di prelazione. Si è trattato di una prelazione volontaria. In virtù anche di una scrittura privata dello stesso tenore.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
senza dubbio è un padre originale: in quanto nessuno lo abbligava a redigere, e sottoscrivere, una scrittura nella quala accordava ad entrambi i figli la prelazione su un appartamento, avuto in successione, in caso di vendita a parità di condizioni con un estraneo.
Secondo me c'é sotto qualcosa del tipo successione della moglie/madre che è deceduta senza fare testamento. In questo caso 'appartamento di proprietà della de cuius viene diviso 1/3 al coniuge superstite e 2/3 da dividere in parti uguali tra i figli: in questo caso sono 2 quindi 1/3 ciascheduno.
Già in questa situazione di comunione è operante il diritto di prelazione da parte di un "comunista" (art. 732 del c.c.): quindi era inutile questa scrittura privata.
Quindi il padre deve avvisare l'altro figlio che intende vendere al di lui fratello la sua proprietà ed a quali condizioni.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Già in questa situazione di comunione è operante il diritto di prelazione da parte di un "comunista" (art. 732 del c.c.): quindi era inutile questa scrittura privata.
Quindi il padre deve avvisare l'altro figlio che intende vendere al di lui fratello la sua proprietà ed a quali condizioni.
No. Se esistesse comunione ereditaria, la prelazione ex art. 732 c.c. non operererebbe se un coerede intende cedere a titolo oneroso la propria quota a un altro coerede.
 

giomar

Membro Attivo
Forse non sono stato chiaro o forse ho omesso particolari che ritenevo secondari e me ne scuso. Dunque alla morte della moglie tutte e tre proprieta' a lei intestate sono state assegnate, 1/3 1/3 1/3 al padre, ed ai due figli. Orbene, i due figli hanno chiesto al padre , ed ottenuto, che venisse riconosciuto loro un diritto di opzione qualora egli decidesse di alienare il suo appartamento.
 

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