Franz

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salve a tutti....nella nostra famiglia è successo che anni fa una nonna ha aperto un libretto di risparmio per il nipote minorenne(cointestato ad entrambi).......finchè il nipote era minorenne, sono stati versati in totale circa 4000 euro, provenienti da mance e paghette dei parenti al minore, che poi sono stati prelevati per gravi esigenze materiali della famiglia.....ora che il nipote è diventato maggiorenne, pretende i 4000 euro che erano sul libretto cointestato con la nonna, minacciando di fare causa.......chiedo = legalmente il nipote ha torto o ragione?.......può pretendere dalla nonna il saldo di quando era minorenne??
 
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alberto bianchi

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Esistevano degli accordi scritti ? Il potere di firma poneva delle condizioni e dei limiti, conosciuti dalla banca ?
Secondo me il neo maggiorenne sta facendo un buco nell'acqua e comunque al massimo, secondo la mia opinione del tutto personale, potrebbe pretendere al massimo il 50% della somma.
Ultima considerazione. Ma veramente ha intenzione di denunciare la nonna ?
:basito:
 

Franz

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non c'erano accordi scritti, ed è un libretto postale studiato per i minorenni(Io Cresco è la denominazione), dove quindi ci deve essere un maggiorenne cointestatario col minorenne per fare versamenti e prelievi

purtroppo il minorenne, ora maggiorenne, è degenerato durante l'adolescenza, e ora, supportato dalla famiglia della madre(i suoi genitori sono divorziati), dice di aver già sentito avvocati, e minaccia veramente una azione legale se non ottiene i
'' suoi soldi '', probabilmente confidando anche nel gratuito patrocinio che potrebbe ottenere

a me però interessa di capire se la causa che dovrebbe fare la vince, la perde in parte, o la perde del tutto...almeno secondo cosa dice la legge(e di fatto non lo so)
 

alberto bianchi

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a me però interessa di capire se la causa che dovrebbe fare la vince, la perde in parte, o la perde del tutto...almeno secondo cosa dice la legge(e di fatto non lo so)
Io ho cercato di darti un consiglio di tipo "umano" e non giuridico anche perché non sono avvocato, ma sono sicuro che qualcuno molto competente in materia non mancherà di dare il suo contributo.
Auguri per la soluzione del caso.
 

Luigi Criscuolo

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a me però interessa di capire se la causa che dovrebbe fare la vince, la perde in parte, o la perde del tutto...almeno secondo cosa dice la legge(e di fatto non lo so)
Prima dell'avvento del Cristianesimo per rispondere a questa domanda si interpellavano gli oracoli.
Ci sono delle cause che sulla carta sembrano vinte a mani basse e poi il Giudice decide diversamente: nessun serio avvocato si sbilancia al punto di anticipare l'esito della sentenza.
Se era previsto un maggiorenne nella cointestazione del libretto di risparmio per la movimentazione (sia versamento che prelievo) di denaro, le operazioni sono state legalmente svolte dal maggiorenne ed il minorenne dovrebbe dimostrare che i soldi da versare li ha dati lui al maggiorenne.
Penso che dal punto di vista morale, se la situazione economica familiare è tornata normale, i soldi prelevati debbano essere restituiti magari a rate.
Per quanto riguarda il patrocinio gratuito, io ci andrei molto calmo: per poter chiedere il patrocinio a spese dello Stato bisogna avere una reddito non superiore a 10.766,33 euro (fa fede l’ultima dichiarazione IRPEF). Se si convive con il coniuge e/o con altri familiari, a parte casi specifici, il reddito considerato è quello dell’intero nucleo familiare. Per i processi civili, la domanda deve essere presentata alla segreteria del consiglio dell’Ordine degli avvocati, che si trova all’interno del Palazzo di Giustizia.Entro dieci giorni dal deposito della domanda, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati deve comunicare l’accoglimento o il rifiuto della stessa al richiedente. Nel caso l’istanza venga respinta, rimane comunque la possibilità di fare la domanda direttamente al giudice che si occuperà del processo. Quest'ultimo deciderà in funzione delle motivazioni presentate per il giudizio.
 

rita dedè

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Se, i 4 mila, sono davvero, mancette e paghette, regalate dai parenti.........
Moralmente........ Devono ritornare indietro al ragazzo, ora maggiorenne, a rate, con gli interessi, perché no?
Se no a che scopo, il minorenne anziché spenderli, li ha fatti mettere sul libretto ? Li ha risparmiati?
Capisco la irritazione del ragazzo,
Adesso è deluso? Chiaro poi, perdere la fiducia.........
Certo se i 4 mila sono stati utilizzati, per la comprita di un bene, che un giorno il ragazzo erediterà ....... Beh beh il ragazzo potrebbe darsi na calmata......... Per esempio.........
Al momento comq. Il ragazzo è deluso....... Si ha ragione ......
Causa? Per una cifra così piccola? Non conviene.......
Può accadere per acchiappare,4 mila, ne spende,4500? Dalla padella alla brace......
Però certo, i parenti, possono testimoniare a favore del ragazzo........ Attenzione.........
 

Franz

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grazie Luigi della risposta...chiedo solo =

ma legalmente se il nipote dimostra che i soldi da versare sul libretto li ha dati lui, allora ha diritto a metà o tutto il saldo che c'era, mentre invece se non può dimostrare la provenienza dei soldi messi sul libretto allora non ha diritto a riaverli, (tutti o la metà)??

mi sembra di aver capito da altre risposte ottenute che, mal che vada, il nipote può aver diritto solo alla metà dei soldi, come si usa nei libretti cointestati a maggiorenni
 

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