andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mio padre, mia sorella ed io abbiamo una casa in montagna così suddivisa: mio padre 4/6, io e mia sorella 1/6 ciascuno.

Mio padre ha aiutato mia sorella economicamente negli anni prima con l'acquisto della casa e poi per avviare un'attività attraverso dei bonifici dal conto cointestato con mia madre.

Mi è sempre stato assicurato che sarei stato ricompensato in egual misura e l'unico sistema possibile, proprio in base al valore delle quote dell'immobile in oggetto e al totale degli aiuti economici, è la cessione a me di questa casa (non come prima casa!) nella misura dei 5/6.

Naturalmente vorremmo pagare il meno possibile di tassazione e staremmo pensando alla donazione.

Un amico avvocato, però, mi ha fatto presente che la donazione è impugnabile per 10 anni dopo la morte del donante o per 20 anni dopo la data della donazione stessa da parte degli eredi.

In questo caso, tralasciando mia madre, l'unico erede che potrebbe impugnare la donazione sarebbe mia sorella, anch'ella donante a me della sua quota.

La domanda è quindi semplice, pur comparendo nell'atto di donazione a mio favore per la sua quota, avrebbe in ogni caso il legittimo diritto di far rientrare la quota donata da mio padre nell'asse ereditario?

Potrei evitare qualsiasi impugnazione facendo donare da mio padre la sua quota di 4/6 a me e mia sorella e, contemporaneamente e nello stesso atto, farmi donare da mia sorella i suoi 3/6 facendomi diventare l'unico proprietario?

Ci potrebbero essere altre soluzioni sicure ed altrettanto economiche?

Grazie!
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Mio padre, mia sorella ed io abbiamo una casa in montagna così suddivisa: mio padre 4/6, io e mia sorella 1/6 ciascuno.

Mio padre ha aiutato mia sorella economicamente negli anni prima con l'acquisto della casa e poi per avviare un'attività attraverso dei bonifici dal conto cointestato con mia madre.

Mi è sempre stato assicurato che sarei stato ricompensato in egual misura e l'unico sistema possibile, proprio in base al valore delle quote dell'immobile in oggetto e al totale degli aiuti economici, è la cessione a me di questa casa (non come prima casa!) nella misura dei 5/6.

Naturalmente vorremmo pagare il meno possibile di tassazione e staremmo pensando alla donazione.

Un amico avvocato, però, mi ha fatto presente che la donazione è impugnabile per 10 anni dopo la morte del donante o per 20 anni dopo la data della donazione stessa da parte degli eredi.

In questo caso, tralasciando mia madre, l'unico erede che potrebbe impugnare la donazione sarebbe mia sorella, anch'ella donante a me della sua quota.

La domanda è quindi semplice, pur comparendo nell'atto di donazione a mio favore per la sua quota, avrebbe in ogni caso il legittimo diritto di far rientrare la quota donata da mio padre nell'asse ereditario?

Potrei evitare qualsiasi impugnazione facendo donare da mio padre la sua quota di 4/6 a me e mia sorella e, contemporaneamente e nello stesso atto, farmi donare da mia sorella i suoi 3/6 facendomi diventare l'unico proprietario?

Ci potrebbero essere altre soluzioni sicure ed altrettanto economiche?

Grazie!
Credo di no...Salvo una petizione al parlamento per la modifica corposa del diritto di famiglia...Quasi una barzelletta...Hanno appena allungato il "contenzioso"
appetibilissimo dall'apparato giudiziario e fiscale allungando, come ti ha edotto
l'amico avvocato (bravo avvocato...), a 20 anni il diritto al coerede eventualmente
leso o sedicente leso nella sua quota di legittima...coerede che potrebbe non essere nato al momento della Donazione. Parola nobilissima ridotta dal munifico legislatore ad un mero contratto come qualunque altro dove le due parti sono in contraopposizione e come vediamo nel locativo pronti a suonarsele di santa ragione...Parimente ve lo vedete un padre che dona un alloggio alla figlia, pronto
a "bastonarla" ? e viceversa??? Sorvoliamo...e torniamo a bomba ( appunto...)
Ho la tua situazione in montagna che vede io padre vedovo con i quattrosesti
proprietario e con il 100% usufruttuario e le mie due figlie con la nuda proprietà
unsesto cadauna. Vorrei vendere l'alloggio per suddividere...onde evitare la gravosa spesa successoria...ma per ora è sospesa. Nel tuo caso la donazione è da scartare per i risvolti crudeli che può determinare. Allora o lo vendete e procedete
ad una più facile suddivisione oppure tuo padre stila un testamento olografo
dove ti assegna l'alloggio con dispensa dalla collazione. E nel contempo precisa
( qui consultare il notaio...) quanto è stato "elargito" alla sorella e indicando se possibile come suddividere il saldo lordo o netto dell'asse ereditario. Contemporaneamente tua sorella firmerà una dichiarazione di quel che ha ricevuto riconoscendo il tuo diritto ad un concreto pareggio equitativo magari rappresentato dall'immobile alpino o appenninico...(consultare il notaio...I giuristi presenti su propit invocheranno l'analogia di un articolo del c.c. dove il testatore non può disporre di beni futuri...o altro...) Chiudo inneggiando
...omissis...Auguri. Quiproquo. P.S. La soluzione testamentaria sopra indicata apporterà
serenità fra i figli e lo stesso padre e vi consentirà di godere a turno o insieme il piacere
della COSA vita natural durante del padre e dei fratelli...E' un valore da non sottovalutare.
E senza spendere un centesimo..Se ti sembra poco...
 
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