fiorio

Membro Junior
Proprietario Casa
Se un amministratore/condomino si dimette spontaneamente, resta comunque in prorogatio finchè non ne viene nominato un altro e responsabile ad es. di un mancato intervento urgente?
 

fiorio

Membro Junior
Proprietario Casa
questa è la situazione: il condomino/ aqmministratore, che fra l'altro ricopriva questa carica a titolo gratuito, non voleva più sobbarcarsi delle rogne relative, perciò ha deciso, durante l'ultima assemblea, di dimettersi dall'incarico, ritenendo giusto che ci fosse un avvicendamento fra condomini. Ma la maggior parte degli altri condomini non erano d'accordo, vuoi perchè nessuno si voleva accollare le responsabilità , vuoi perchè un amministratore esterno costa, così non c'è stata nessuna unanime decisione per sollevarlo dall'incarico. Allora come può uscirne? Amministratore a vita, con oneri ma senza onori?
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Amministratore a vita, con oneri ma senza onori?

http://www.assocond.it/getPDF.ashx?id_upload=200:
"E’ da escludersi che il dimissionario possa, come spesso accade impropriamente di sentire, depositare i libri in Tribunale. Fatta eccezione per una isolata ed ormai remota pronuncia di merito (Trib. Roma 07.07.1990), è pacifico che l’amministratore uscente non può ricorrere al Tribunale per richiedere la nomina del suo successore, salvo il caso in cui anch’egli sia condomino: l’art. 1129 c.c. è sufficientemente chiaro nel disporre che, nell’impossibilità da parte dell’assemblea di provvedere alla nomina, provvede l’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini e non di altri estranei alla comunione. Si profila quindi una sorta di perennità dell’ufficio, nel senso che l’amministratore deve continuare a svolgere il proprio incarico sino a che l’assemblea o il giudice non ne nomina un altro. La negligenza dei condomini nella nomina del nuovo amministratore non deve però penalizzare colui che, per i motivi più svariati, non intende più ricoprire l’incarico in quello specifico condominio."

La sola minaccia di richiedere la nomina giudiziaria di un nuovo amministratore potrebbe far rinsavire i Condomini e convincerli a provvedere.
 
O

Ollj

Ospite
Amministratore a vita, con oneri ma senza onori?
No di certo.
Art. 1129 c.c. possibilità per l'amministratore dimissionario di ricorrere all'Autorità Giudiziaria per la nomina di un amministratore giudiziario, qualora convocata l'assemblea, quest'ultima non delibera sul successore.
 

fiorio

Membro Junior
Proprietario Casa
Grazie a entrambi, ma comunque, per l'amministratore dimissionario, che non sono io ma mi metto nei suoi panni (e non capisco l'ottusità e l'egoismo degli altri condomini), dopo essersi impegnato per molto tempo per il condominio e gratuitamente ed è giustamente stanco, sono nuove rogne e spese. A suo carico poi?
 
O

Ollj

Ospite
Essendovi una mancanza assembleare, tutte le spese affrontate per la nomina di un amminisrratore giudiziario e a vantaggio del Condominio, andranno ripartite su base millesimale; l'interessato anticiperà e poi si rivarrà sul Condominio presentando la spesa al nuovo amministratore
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Il fatto che l'amministratore sia anche condomino può portare a comportamenti e soluzioni forse diverse.

In condizioni normali, dubito fortemente che un amministratore esterno sia legato a vita alla responsabilità dell'incarico: credo possa dettare un termine massimo oltre il quale declina perentoriamente ogni responsabilità, incarico e retribuzione.
Del resto un amministratore dimissionario o dimissionato può svolgere solo compiti di ordinaria amministrazione. Non so come si ponga con i casi urgenti , ma tutto deve avere un limite ed un termine.


Come condomino invece oltre ad avere la facoltà di chiedere giudizialmente l'assegnazione di un amministratore (se il nr di condomini è sufficiente), ha anche una facoltà immediata: c'è una situazione urgente? Convoca una assemblea straordinaria urgente e scarica ogni responsabilità sui condòmini.

Dopodichè informa che il suo interessamento non è più gratuito , ma il doppio di un amministratore esterno, e sottopone la proposta economica alla delibera assembleare.
 
O

Ollj

Ospite
In condizioni normali, dubito fortemente che un amministratore esterno sia legato a vita alla responsabilità dell'incarico: credo possa dettare un termine massimo oltre il quale declina perentoriamente ogni responsabilità, incarico e retribuzione.
No. Sarà amministratore in prorogatio sino alla nomina di un sostituto assembleare o giudiziale. Solo l'assemblea all'unanimità dei 1000/1000 potrebbe sollevarlo da ogni sua responsabilità.
un amministratore dimissionario o dimissionato può svolgere solo compiti di ordinaria amministrazione
Può svolgere tutti i compiti dell'amministratore senza alcun limite.
Come condomino.... ha anche una facoltà immediata: c'è una situazione urgente? Convoca una assemblea straordinaria urgente e scarica ogni responsabilità sui condòmini.
Nemmeno ciò lo solleverà dalle proprie responsabilità; anche lui rimarrà amministratore sinchè non sarà sollevato legalmente:
- nuovo amministratore assembleare
- nuovo amministratore giudiziale
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie. Ne prendo atto, come prova di una certa assurdità legale.

Immagino allora che unica risorsa del povero "imprigionato" sia quella di decuplicare le sue richieste monetarie.... (o neanche quella via è ammessa?)

Quasi sicuramente hai ragione sul piano giuridico: ma credo si aprirebbe anche il discorso sul concetto di "responsabilità": un conto l'inazione per dolo o imperizia, un conto ritenerlo responsabile di ritardi se questo rinvia sistematicamente ad una decisione assembleare tutte le insorgenze. Non so se rendo l'idea.
 

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