max27

Nuovo Iscritto
Conduttore
Salve.
Vorrei capire se ha un figlio su tre, prima dell'ereditá quindi con il genitore in vita, il genitore gli da un tot di soldi, quando successivamente tutti e tre riceveranno in parti uguali l'eredità, il figlio che ha ricevuto prima i soldi dovrà ridare o verrà detratta dall'eredità quella parte di soldi ricevuta prima?
Grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
In linea di principio SI.

La "donazione" di cifre rilevanti andrebbe registrata (atto dal notaio) e al momento della successione gli altri eredi hanno diritto di chiedere la "collazione".

Ovviamente il tutto è subordinato al fatto che tale atto sia pubblico e quindi a conoscenza degli altri potenziali eredi pari in grado...o dagli stessi riscontrabile tal "movimento" di denaro a posteriori.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
il figlio che ha ricevuto prima i soldi dovrà ridare o verrà detratta dall'eredità quella parte di soldi ricevuta prima?
Art. 737 c.c.:
I figli e i loro discendenti ed il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente, salvo che il defunto non li abbia da ciò dispensati (*).
La dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile.


(*) dispensa che può essere sia in forma espressa (contenuta nell'atto di donazione o nel testamento) sia tacita.
 
O

Ollj

Ospite
Per fare un esempio:
Patrimonio post mortem 600
Donazione in vita 300 con dispensa
A ciscun figlio spetta 200 (2/3 donatum + relictum diviso 3)
Il figlio destinatario della donazione avrà 500 (300 donazione + 200 quota quale erede)
 
O

Ollj

Ospite
Certo il mio esempio si riferisce alla descrizione su fatta (ove si indicano solo i figli come unici eredi)

[2/3 (donatum + relictum)] diviso 3.

Qual il mio Prof. di marematica :occhi_al_cielo:

Tuttavia altra lettura non poteva ammettersi, postulatosi 200 quale risultato e quota di ciascun erede
Diversamente infatti:
2/3 donatum + (relictum/3) non darebbe 200
 

ilpa1949

Membro Attivo
Proprietario Casa
@Nemesis :
premesso che sono in grado di comprendere il formalismo dell'espressione matematica (con le opportune parentesi tonde e quadre), non mi è chiaro il senso della formula. Da dove derivano i 2/3? Che cosa significa "La dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile"?
Grazie.
 
O

Ollj

Ospite
I 2/3 sono quanto spetta per legge ai figli legittimari in assenza di coniuge superstite 1/3 è invece la parte su cui il de cujus può decidere come preferisce; con la dispensa, quel 1/3 andrà a favore integrale del donatario, ma solo quello; se la donazione supera 1/3 deve essere ridotta sino a concorrenza
 
O

Ollj

Ospite
Quindi a chi ricevette la donazione spetta
- 2/9 quale erede (2/3÷3)
- 1/3 a ragione della dispensa.
In totale 5/9, ossia il 55,55% dell'asse ereditario.
 

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