albert78

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Proprietario Casa
Salve

sono comproprietario al 50% di un fabbricato e terreno annesso. L'altra quota appartiene a mia sorella.
I beni sono indivisi e sono stati ereditati dopo il decesso dei propri genitori.
Mia sorella vuole vendere la sua quota di proprietà ad una terza persona estranea alla famiglia.
Mi ha comunicato secondo la legge l'intenzione a vendere la quota ad una certa cifra, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno,in modo che io possa esercitare entro due mesi il diritto di prelazione all'acquisto e pagare la somma da lei stabilita.

Volevo chiedere:
1) il valore della quota di proprietà che ha stabilito è libero? Ovvero può venderla a qualsiasi cifra oppure deve essere certificato da una perizia di stima degli immobili?
2) in caso la quota venga acquistata da una persona estranea alla famiglia cosa succede? avrà diritto ad avere le chiavi ed usufruire degli immobili?

Grazie
 

rita dedè

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Proprietario Casa
2)si,la persona che acquisterà, avrà diritto ad utilizzare, ciò che ha comperato,logico no? Al che tu sarai, comproprietario, non più con tua sorella ma con una nuova persona.
1) si, certo che il prezzo di comprita è libero,se l aquirente è disposto a pagare, il prezzo che tua sorella chiede,potrebbero sorgere dei problemi con Agenzia delle Entrate, se il prezzo di comprita fosse troppo basso rispetto al valore di mercato.
Se tu non comperi, tua sorella può vendere a terzi, nessuno glie lo vieta.
 

basty

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Proprietario Casa
Non è chiaro un aspetto: i beni sono divisibili o no? Se sì, in pratica deve essere effettuata una divisione preliminare, poi la sorella vende la propria parte.

se il bene è indivisibile, mi chiedo chi sia disposto ad acquisire una parte in comproprietà, dove magari il comproprietario ha un diritto di abitazione, che equivarrebbe ad un usufrutto sull'immobile.

In queste situazioni mi sono poi anche chiesto come si debba svolgere la procedura per la prelazione: so che deve essere comunicato l'importo richiesto, potrebbe pure essere prevista una ulteriore burocrazia facendo intervenire un ufficiale giudiziario per la formale notifica. Ma il punto è un altro: il valore chiesto deve essere suffragato da una offerta scritta da parte del potenziale compratore o è un valore proposto dalla parte che intende vendere?

Sicuramente questo non potrà vendere a prezzo inferiore a quello comunicato.

Curiosità: tra sorelle vi siete confrontate sul valore dell'immobile? E' certo che abbia ricevuto una offerta di quel l'importo?
 

albert78

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
il bene è indivisibile e il valore degli immobili non è stato stabilito, volevo far eseguire una perizia di stima per capire l'esatto valore in modo da evitare che le cifra di vendita sia troppo discordante dalla realtà.
in merito all'offerta di acquisto ricevuta da mia sorella ho chiesto una copia scritta per capire se è un bluff...è obbligata a dimostrare ciò?
in caso il nuovo acquirente in caso riesca ad acquistare la quota con quale procedura posso richiedere di avere accesso esclusivo all'abitazione? mi "pesa" che un estraneo utilizzi la casa familiare
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
in caso il nuovo acquirente in caso riesca ad acquistare la quota con quale procedura posso richiedere di avere accesso esclusivo all'abitazione? mi "pesa" che un estraneo utilizzi la casa familiare
Dubito che una persona normale compri una comproprietà indivisa: salvo miri a rompere le scatole fino a convincerti a vendere anche la tua parte.

Il che porterebbe a consigliarti di trattare con tua sorella la vendita dell'intero e poi vi dividete il ricavo.

In ogni caso la regola del pelo sullo stomaco è reciproca: anche tu potresti dar noia al "comunista".

Purtroppo non vedo come tu possa ottenere l'accesso esclusivo, salvo tu sia disposto ad acquistare l'usufrutto della parte di tua sorella.
 

rita dedè

Membro Attivo
Proprietario Casa
Infatti, è una lama doppio taglio,intanto, tua sorella vuole una risposta ben precisa,prendere o lasciare, prima di finire in tribunale,cercate di sciogliere questa comunione ereditaria,via bonaria, se non ci riuscite, ci penserà il giudice, costandovi non poco!
 

basty

Membro Storico
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Sono situazioni spinose: non ci sono molte strade praticabili: le soluzioni meno problematiche sono solo due:
1) Vendere congiuntamente al miglior offerente.
2) Se del caso, a fronte di una offerta accettabile da tua sorella e ritenuta insufficiente da te, comprare al medesimo prezzo la quota di tua sorella. Poi sarai libero di disporne come credi, anche di venderla successivamente ad un prezzo migliore (se ci riesci), senza condizionamenti.

Farsi mettere nella condizione di dover "prendere o lasciare" sulla base del meccanismo della prelazione, non è opportuno: se le intenzioni di tua sorella erano comunque quelle di liquidare e realizzare la sua quota, conveniva accettare di mettere in vendita, e poi valutare la prima o seconda opzione elencata.

Potrebbe oggi anche non essere reale la attuale offerta, ma è comunque un diritto sancito dal c.c. quello di poter chiedere lo scioglimento della comunione. Ed arrivare ad una vendita giudiziaria, rappresenta un danno per entrambi.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se il bene è indivisibile, mi chiedo chi sia disposto ad acquisire una parte in comproprietà, dove magari il comproprietario ha un diritto di abitazione, che equivarrebbe ad un usufrutto sull'immobil
è la prima domanda che mi sono posto anch'io, sembra una cosa montata ad arte per costringerti ad accettare un prezzo. Cerca di capire chi sia quest aterza persona e vedi un po'. E' possibile fare una stima dell'immobile per chiarire se la cifra di cui si tratta è congrua, però la cosa ha un costo
 

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