griz

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Quanto alla perizia asseverata, è già stata redatta e allegata nel carteggio che abbiamo consegnato allo studio notarile. Sembra che il Notaio abbia tutta documentazione necessaria per procedere alla stipula dell'atto .. (?)
non si tratta di perizia asseverata, la normativa attuale prevede che la richiesta di agibilità sia presentata con tutta la documentazione necessaria e con asseverazione della conformità da parte di un tecnico, sitratterebbe di presentareuna nuova richiesta che però avrebbe tempi rapidissimi e sicurezza di risultato
 

paradox

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non si tratta di perizia asseverata, la normativa attuale prevede che la richiesta di agibilità sia presentata con tutta la documentazione necessaria e con asseverazione della conformità da parte di un tecnico, sitratterebbe di presentareuna nuova richiesta che però avrebbe tempi rapidissimi e sicurezza di risultato

Capisco quanto suggerisci; noi vorremmo argomentare quanto segue:

Se l’agibilità è già stata acquisita ex lege (sono trascorsi i termini di legge, il comune non si è opposto, l’ufficio tecnico non ha sollevato obiezioni ecc), per quale motivo dobbiamo andare ad infognarci in una richiesta che causerebbe la revisione dell’intero incartamento da parte dell’ufficio tecnico? I documenti sono in regola e abbiamo anche acconsentito a firmare una delega per l'accesso agli atti affinché il Notaio potesse controllare la regolarità dell'intero fascicolo.
Negli uffici capitolini di solito basta una minuzia a far scattare arzigogoli e cavilli, per quale motivo dovremmo sottoporci nuovamente a questo stillicidio se in mano abbiamo un documento valido a siglare il rogito notarile?
 

paradox

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Dimaraz,


"No.
Il "tuo documento" non ha validità alcuna nel rapporto con terzi.
Stabilisce unicamente che tu hai presentato una domanda...senza costituire prova che sia avvenuto un "silenzio assenso" o che la "domanda" sia regolare."

Quindi secondo te se una persona presenta una richiesta di agibilità e il comune non gli risponde quella persona non può vendersi casa perché l’ufficio tecnico non gli ha comunicato che non gli ha inviato comunicazioni. In altre parole, affinché il silenzio - assenso sia valido occorre che il Comune ti risponda che non intende rispondere.

Nei rogiti stilati in passato abbiamo sempre inserito (senza che ciò sollevasse problemi di sorta) la seguente clausola:

la parte alienante dichiara la regolare presentazione della domanda di rilascio agibilità, e la formazione del silenzio assenso per decorrenza del relativo termine. La parte alienante dichiara altresì che non ha ricevuto da parte degli uffici preposti qualsivoglia obiezione o comunicazione in merito.”

Se poi viene fuori che la parte alienante ha mentito, l'acquirente gli fa causa ( aliud pro alio) e la vince recuperando prezzo di vendita, interessi legali, danni patrimoniali e non patrimoniali.
 

Dimaraz

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Quindi secondo te se una persona presenta una richiesta di agibilità e il comune non gli risponde quella persona non può vendersi casa

Non ho mai detto questo.
Salti a conclusioni errate e perdipiù in contrasto con le alre parti del mio discorso.

Ho smentito la tua affermazione sul "valore di documento" di una richiesta di agibilità nel confronto con terzi.
E' come dire che ho il "porto d'armi" solo perchè ho dato incarico ad una agenzia.

Rileggi meglio quanto ho scritto: Tu puoi certamente vendere un immobile anche se privo di certificato di agibilità...e persino seppur privo dei relativi requisiti...ma solo se il compratore è conscio di tali "limiti/mancanze" e accetta il fatto..

Quanto al notaio, non gli compete la verifica della regolarità urbanistica, ma deve "vegliare e garantire" che entrambe le parti siano consapevoli dell'attto che andranno a sottoscrivere.

Ti ho già spiegato che se il notaio avanza pretese che il compratore non richiede...puoi/potete denunciarlo all'ordine.

Ps.
La pretesa di una “richiesta di silenzio assenso in forma esplicita”...è di per se una "invenzione" senza capo ne coda e dubito che un Ufficio possa mai produrre un simile documento.
Questione diversa pretendere un "certificato di agibilità" ( nudo e crudo).
Un compratore minimamente "smaliziato" dovrebbe accettare la "perizia" firmata che dici aver allegato.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Se poi viene fuori che la parte alienante ha mentito, l'acquirente gli fa causa ( aliud pro alio) e la vince recuperando prezzo di vendita, interessi legali, danni patrimoniali e non patrimoniali.

Permettimi una disgressione....ne ho viste troppe per confermare questa tua tesi.
Nulla garantisce al venditore che, qualora sorgano problemi tempo dopo aver firmato l'atto, la controparte sia ancora "aggredibile" per chiedere risotro dei danni.
Una Srl la smonti in un lampo....e buonanotte ai suonatori.
 

griz

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Capisco quanto suggerisci; noi vorremmo argomentare quanto segue:

Se l’agibilità è già stata acquisita ex lege (sono trascorsi i termini di legge, il comune non si è opposto, l’ufficio tecnico non ha sollevato obiezioni ecc), per quale motivo dobbiamo andare ad infognarci in una richiesta che causerebbe la revisione dell’intero incartamento da parte dell’ufficio tecnico? I documenti sono in regola e abbiamo anche acconsentito a firmare una delega per l'accesso agli atti affinché il Notaio potesse controllare la regolarità dell'intero fascicolo.
Negli uffici capitolini di solito basta una minuzia a far scattare arzigogoli e cavilli, per quale motivo dovremmo sottoporci nuovamente a questo stillicidio se in mano abbiamo un documento valido a siglare il rogito notarile?
hai ragione ma se hai bisogno di una soluzione in tempi brevi della tua ragione non ne fai nulla e non sono le nostre opinioni che influenzeranno il notaio
 

Franci63

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Cosa dice in merito il contratto preliminare che avrete (immagino ) sottoscritto?
Se ti sei impegnato a produrre un certificato di agibilità ,la sola domanda e il passare del tempo senza risposta negativa ,anche se corredata da relazioni,asseverazioni etc. non integra l'impegno preso,secondo me.
Anche io ,se acquistassi un ex C/2 trasformato in A/2 vorrei avere il certificato prima di rogitare.
Se dovessero sorgere problemi dopo il rogito mi darei dell'idiota tutta la vita,per non averlo preteso .
 

paradox

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Dimaraz,


“Rileggi meglio quanto ho scritto: Tu puoi certamente vendere un immobile anche se privo di certificato di agibilità...e persino seppur privo dei relativi requisiti...ma solo seil compratore è conscio di tali "limiti/mancanze" e accetta il fatto..”

Ripeto, non siamo d’accordo su un punto: il mio cespite non è privo del certificato di agibilità, la richiesta protocollata vale ex lege a meno di obiezioni da parte degli uffici competenti. Prendo atto che non sei d’accordo ma il legislatore sembra essere di tutt’altro avviso (ad adiuvandum: art. 20, comma 1, legge 241/90 , modificata dalla legge n. 15/2005 e succ. dalla legge n. 80/2005 e art. 25 comma 4 D.P.R.380/2000 ).


“Permettimi una disgressione....ne ho viste troppe per confermare questa tua tesi.
Nulla garantisce al venditore che, qualora sorgano problemi tempo dopo aver firmato l'atto, la controparte sia ancora "aggredibile" per chiedere risotro dei danni. Una Srl la smonti in un lampo....e buonanotte ai suonatori.”

Vero per le Srl, ma in questo caso acquista direttamente dal sottoscritto (e ho diverse proprietà aggredibili).
 

paradox

Membro Ordinario
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Ciao,

Mi sono impegnato a produrre la documentazione attestante la regolarità del cespite con le normative vigenti. Quanto ho scritto sopra (a Dimaraz) mi è stato confermato da due legali (l'agibilità protocollata è un documento valido a meno di obiezioni da parte degli uffici competenti).

Cosa dice in merito il contratto preliminare che avrete (immagino ) sottoscritto?
Se ti sei impegnato a produrre un certificato di agibilità ,la sola domanda e il passare del tempo senza risposta negativa ,anche se corredata da relazioni,asseverazioni etc. non integra l'impegno preso,secondo me.
Anche io ,se acquistassi un ex C/2 trasformato in A/2 vorrei avere il certificato prima di rogitare.
Se dovessero sorgere problemi dopo il rogito mi darei dell'idiota tutta la vita,per non averlo preteso .
 

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