luigimottini

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Buongiorno a tutti e buon anno

Posseggo un appartamento al 50%, l'altra metà è di altra persona.
Ho acquistato nel frattempo altro appartamento la cui proprietà è al 100% in capo a me. Su quest'ultimo ho usufruito dell'applicazione dell'IVA al 4% con l'impegno a vendere la quota del primo appartamento.
Vorrei quindi cedere la mia quota del 50% del primo appartamento all'latra persona, che così ne diverrebbe unica proprietaria.
Quali sono le modalità da seguire per effettuare il passaggio e non precludere alla parte acquirente l'eventualità, a sua volta, di vendere una volta acquistata la totalità della proprietà?

Grazie
 

Franci63

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Per “cedere” la tua quota di comproprietà puoi donare o vendere.

La donazione , pur non rendendo l’immobile invendibile, rende sicuramente più difficile trovare un acquirente, viste le note difficoltà ad ottenere mutui per immobili frutto di donazione.Oltre ai futuri problemi per l’attribuzione dell’eredità nei confronti dei tuoi eventuali eredi legittimari, se con la donazione avrai leso la legittima di questi.
La vendita è la soluzione, ma devi materialmente ricevere il denaro che dichiarerete in atto.
Puoi comunque dichiarare e ricevere una cifra anche più bassa del valore reale, purché più alta del valore catastale.
 

Nemesis

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Puoi comunque dichiarare e ricevere una cifra anche più bassa del valore reale, purché più alta del valore catastale.
Non deve nessariamente essere più alta del valore catastale. Può dichiarare qualsiasi cifra, purché sia quella effettivamente percepita. Se l'acquirente richiede al notaio l'applicazione del meccanismo del "prezzo valore", la base imponibile della cessione, ai fini delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, sarà individuata nel valore catastale, indipendentemente dal corrispettivo pattuito indicato nell'atto.
 
Ultima modifica:

luigimottini

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Se capisco quindi da quanto detto da @Franci63 e @Nemesis (grazie) la vendita è la soluzione oiù idonea, anche per evitare eventuali "cavilli" introdotti se perseguissi donazione.
Se capisco poi imposte di registro, ipotecaria e catastale sarebbero comunque calcolate rispetto al valore catastale, indipendentemente dal prezzo di vendita. Questo prezzo però deve assumere un valore sensato per non portarsi poi dietro dei riflessi in una successiva vendita dell'intera proprietà oppure potrebbe anche essere stabilito, estermizzo, in un euro? d'altra parte essendo una vendita potrei decidere di mettere in vendita alla contro parte in possesso del 50% il mio 50% ad un prezzo >=0. Sto sparando una castoneria o potrebbe essere così?
 

Nemesis

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potrebbe essere così?
Sì. L'importante è che il corrispettivo dichiarato nell'atto sia quello effettivamente percepito.
Se vi sono, come sembra, tutti gli altri requisiti previsti dalla legge (cessione soggetta a imposta di registro nei confronti di persona fisica che non agisce nell'esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali, che riguarda immobile a uso abitativo e relative pertinenze) e se l'acquirente ne fa precisa richiesta al notaio rogante, le imposte della cessione saranno calcolate sul valore catastale.
 

luigimottini

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mi chiedo, come dicevo sopra, se un valore palesemente guidato e distorto rispetto ai veri prezzi di mercato (vendita ad un euro) non possa inficiare poi eventuali vendite successive del 100%.
 

luigimottini

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E avevi già avuto la risposta.

scusami Nemesis ma ho inteso la risposta su calcolo imposte e bolle su valori catastali ... ok a vendita a qualsiasi prezzo purché tracciato (es. tramite assegno) ... non ho inteso invece ... se viene definito un prezzo di vendita del 50% a 1 euro ad es . .... questo valore successivamente inficia il valore complessivo del 100% in un'ipotetica vendita successiva di tutto il 100%
 

basty

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Proprietario Casa
E avevi già avuto la risposta.
Dal punto di vista fiscale e riguardo ad una futura rivendita a terzi non sorgono conseguenze per l'OP

Ma se in ballo ci fossero invece questioni ereditarie, una vendita a prezzo 1 € potrebbe essere messa in discussione da un erede legittimario, al pari di una finta vendita o donazione, se a seguito di ciò venisse lesa la legittima, causa la sottrazione del cespite dall'asse ereditario?
 

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