basty

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Non credo tu abbia sbagliato affatto: temo di essermi fissato sulla tassazione separata, visto il titolo del quadro RM.

Resta la stranezza (almeno per me) che indicando un imponibile in RM34 (ammesso e non concesso che nel nostro caso sia pertinente) , questo non genera riflessi nel F24 auto prodotto dalla dichiarazione: in compenso a domanda via mail, il call center dice che invece produce regolarmente effetti.
 

basty

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Aggiornamento (anche dovuto ad @uva) .
Nel dubbio avevo presentato interpello: mi sono stati richiesti ulteriori informazioni: e comunque una risposta è mai pervenuta.

Nel frattempo ho dovuto presentare la dichiarazione redditi: e mi sono comportato come descritto nel post #7.
(Peccato sia ancora una soluzione diversa da quella prospettata nell'interpello).

Curiosità (si fa per dire): quando ad ottobre ho proceduto a presentare la dichiarazione, e per sicurezza ho rigenerato il file da trasmettere e stampare il modulo finale, mi sono accorto che le anomalie segnalate erano state corrette (alla faccia del call center che a giugno diceva che tutto era ok): per cui se avessi compilato il rigo RM23 gli importi sarebbero andati in tassazione separata e anche il corrispondente F24 adesso riportava la relativa tassazione con cod. tributo 4040.
Meglio tardi che mai....

Nota:
L'interpello prospettava di dichiarare il reddito proveniente da pignoramento, direttamente nella dichiarazione PF, quadro RB dei soci (in misura proporzionale alla quota spettante e in misura del 95% , come da redditi di fabbricati
Indicare tale rigo RB nel rigo RM 23 sempre di Redditi PF, per segnalare la tassazione separata.
(se ho inteso bene è la soluzione adotatta anche da Uva, che corrisponderebbe anche alle istruzioni)

Adesso mi chiedo: per la passata dichiarazioen la quota da esporre era trascurabile, e qualunque sia l'interpretazione della Agenzia delle Entrate poco mi cambierebbe.

Per la prossima dichiarazione per l'anno di imposta 2017 la cosa è diversa: l'importo è più consistente.
Consigliate di ripetere la soluzione adottata o seguire quella ipotizzata nell'interpello, che non avendo ricevuto risposta, stando alle regole dovrebbe per me essere incontestabile?
 

basty

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Grazie. L'articolo postato in sostanza ripete le istruzioni presenti sul modello (abitudine prudente, ma secondo me pessima: chi cerca conferme dovrebbe già aver letto le istruzioni; quello che servirebbe quindi sarebbe un chiarimento ulteriore o un esempio, non un semplice copia ed incolla).

Faccio un esempio:
Le somme percepite a seguito della procedura di pignoramento presso terzi vanno indicate nel relativo quadro (ad esempio, se si tratta di redditi di lavoro dipendente, devono essere esposte nel quadro RC

Quanto sopra è da leggere cum grano salis: la frase sopra citata secondo me presuppone che sia il credito vantato ad essere costituito da redditi di lavoro, esempio stipendio non percepito. (ma la precisazione non appare da nessuna parte)

Ma se si pignora il quinto di uno stipendio per recuperare canoni di locazione non percepiti, sarà nel quadro RB a dover essere eventualmente riportati questi introiti.
Qui poi a me sorgerebbe una ulteriore domanda: il rigo RB contiene molti altri dati: rendita catastale, stato di utilizzo, giorni di utilizzo, ecc; e magari si riferiscono ad un immobile che nell'anno di imposta è già stato contemplato come locato o come sfitto per 365gg. Sembra quindi piuttosto innaturale replicare i riferimenti alla medesima u.i.: ma non conosco alternative.
 

alberto bianchi

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Con calma darò uno sguardo ai vari quadri. Quanto alla ripetizione dei dati dello stesso immobile l'ipotesi è plausibile quando si tratta di somme incassate relative ad anni precedenti il che porterebbe ad una tassazione separata.
 

uva

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per segnalare la tassazione separata.
Secondo me NON si tratta di redditi da assoggettare a tassazione separata.

In sintesi:

1) Io seguo il criterio di "cassa", ossia dichiaro e pago le imposte nell'anno in cui ho percepito le somme (tramite pignoramento presso terzi). Indipendentemente dal fatto che quelle somme riguardino canoni di locazione relativi ad anni precedenti.

2) Dichiaro quelle somme nel quadro relativo alla tipologia di reddito che ho recuperato: in questo caso nel quadro B del mod. Unico in quanto trattasi di canoni di locazione che negli anni precedenti non avevo incassato a causa morosità del conduttore.

3) nel rigo RM 23 avrei indicato le ritenute effettuate dal "terzo pignorato" (nel mio caso la banca dell'ex inquilino a cui ho pignorato il c/c). Ritenute che non esistono per i motivi spiegati nel post n. #2.

Preciso che io non sono esperta in materia: se ho sbagliato riceverò una comunicazione dall'Agenzia delle Entrate!
 

uva

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Sembra quindi piuttosto innaturale replicare i riferimenti alla medesima u.i.: ma non conosco alternative.
Perché innaturale?
Basta scrivere i dati dell'immobile in un rigo successivo del quadro B mod. Unico, indicando le somme incassate a seguito pignoramento presso terzi e barrando la casella "continuazione".

Forse io semplifico troppo (o forse non ho ben capito il tuo caso, che è particolarmente complicato).
 

alberto bianchi

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Io seguo il criterio di "cassa", ossia dichiaro e pago le imposte nell'anno in cui ho percepito le somme (tramite pignoramento presso terzi). Indipendentemente dal fatto che quelle somme riguardino canoni di locazione relativi ad anni precedenti.
Tale ragionamento non è sempre valido. Assoggettare a tassazione ordinaria un importo relativo ad anni precedenti (importi rilevanti) può comportare delle brutte sorprese in quanto potresti, sommando tale reddito ad altri sempre tassati in regime ordinario, per effetto della progressività della tassazione e d il conseguente salto in altro scaglione, con una maggiore imposta. in tal caso devi scegliere se assoggettare gli arretrati a tassazione ordinaria o separata.
Se i contratti sono invece a tassazione sostitutiva, cedolare secca, dal punto di vista fiscale è indifferente, al di la dell'effetto finanziario ( a dire il vero, con gli attuali tassi, è irrilevante) per il ritardo nell'incasso.
Non entro nel merito della compilazione dei vari quadri del Mod. Redditi PF.
 

uva

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in tal caso devi scegliere se assoggettare gli arretrati a tassazione ordinaria o separata.
Osservazione corretta e interessante!
Nel mio caso non sono stata penalizzata dalla progressività dell'IRPEF, avendo molte detrazioni. Comunque ne terrò conto in futuro.

Se ho capito bene, il contribuente può scegliere tra la tassazione ordinaria e quella separata, giusto?
Io pensavo che la tassazione separata fosse obbligatoria e prevista solo in determinati casi specificati dalle leggi fiscali.
 

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