Buon giorno,
aiuto aiuto aiuto!
Mi rivolgo a voi con ricerca sul corretto modo di comportarsi in una situazione che è andata a complicarsi da un impostazione a favore di entrambe le parti in un incubo stressante.
L'anno scorso a marzo, in qualità di promittente acquirente firmo un compromesso (registrato regolarmente) con scadenza (non perentoria) ma cmq entro il 30.09.18 dove si specifica che, in quanto la casa nessita di sanatoria e io necessito di mutuo, la scadenza possa essere prorrogata in accordo tra le parti - facciamo la proroga con scadenza 31.03.19
Nel compromesso si specifica che le parti potranno prorrogare se:
- serve + tempo per la sanatoria
- serve + tempo per l'errogazione del mutuo
La sanatoria viene concessa a dicembre 2018 (al venditore)
Il mutuo viene concesso inizio febbraio 2018 (a me)
Quindi, incarico il notaio che richiede a mezzo mio geometra incaricato alcuna documentazione + contatto del referente della banca dove il promittente venditore ha ancora acceso un mutuo ipotecario
Fissiamo la data inizio marzo .19 per il rogito ed il promittente venditore:
- non invia alcuna documentazione neanche quella banale (solo da andare a prendere in comune)
- non risponde all'email della comunicazione della data
- si rifiuta di passare il contatto della banca sua per vedere quanto è necessario alla copertura del mutuo che è da estinguere
Poi, mi chiama e mi dice che ha bisogno di + tempo, senza saperlo quantificare, asserendo che ha dovuto innestare una pratica a mezzo avvocato per richiedere i conteggi da parte della sua banca. (non mi fornisce alcuna data, alcun riferimento e si inalbera pure quando chiedo il contatto dell'avvocato da passare al notaio in modo che possano vedere loro come e quando fare)
Conseguentemente, penso di non poter rifissare con il notaio, dato che non abbiamo a disposizione ancora alcuni elementi base necessari per elaborare la relazione da inviare alla mia banca per l'ok e l'errogazione del mutuo.
Specifico che la pratica del mutuo concessomi ha una scadenza : 31.03.18
Aggiungo 3 elementi importanti a completamento quadro:
Si parla nel caso mio di aver versato la caparra confirmatoria di 40k (1/2 a compromesso e 1/2 poco dopo rilascio sanatoria).
Avevamo fissato che nel caso la sanatoria non fosse andata a buon fine, oppure il mutuo, avrebbe restituito la caparra con sotrazione di 1K/cad. mese di ns. permanenza.
Inoltre, come evidenziato nel compromesso (dato che doveva essere tutto molto veloce) ho traslocato nella casa, prendendone possesso in attesa di diventarne proprietaria.
La attuale proprietaria sta nella cantina che è uno spazio indipendente, dove poco fa ha accolto il suo figlio che si è da poco separato e, nel weekend, ci stanno in 3, perché arriva anche il piccolo nipotino x stare con il papà.
In sostanza, una bella situazione di cacca, potete immaginare.
Ho quindi 2 domande (e spero davvero che qualcuno possa indirizzarmi):
- quali passi sono necessari per poter arrivare a fissare una data entro la scadenza della mia pratica del mutuo?
- posso, e se sì comme liberarmi da questa situazione del cacchio senza perdere alcunché (che mi sembrerebbe logico, dato che io ho fatto tutto quello che c'è da fare ed è il venditore che mi sta facendo penare ed è inadempiente).
Considerate che la caparra versata è stata spesa parecchio - per la sanatoria e anche per il fatto che il venditore non ha un lavoro fisso. Sto considerando seriamente anche quest'opzione.
A cercare di combinare le cose perbene, venendo incontro agli altri per aiutare, vedi te come sto adesso...
Help.
aiuto aiuto aiuto!
Mi rivolgo a voi con ricerca sul corretto modo di comportarsi in una situazione che è andata a complicarsi da un impostazione a favore di entrambe le parti in un incubo stressante.
L'anno scorso a marzo, in qualità di promittente acquirente firmo un compromesso (registrato regolarmente) con scadenza (non perentoria) ma cmq entro il 30.09.18 dove si specifica che, in quanto la casa nessita di sanatoria e io necessito di mutuo, la scadenza possa essere prorrogata in accordo tra le parti - facciamo la proroga con scadenza 31.03.19
Nel compromesso si specifica che le parti potranno prorrogare se:
- serve + tempo per la sanatoria
- serve + tempo per l'errogazione del mutuo
La sanatoria viene concessa a dicembre 2018 (al venditore)
Il mutuo viene concesso inizio febbraio 2018 (a me)
Quindi, incarico il notaio che richiede a mezzo mio geometra incaricato alcuna documentazione + contatto del referente della banca dove il promittente venditore ha ancora acceso un mutuo ipotecario
Fissiamo la data inizio marzo .19 per il rogito ed il promittente venditore:
- non invia alcuna documentazione neanche quella banale (solo da andare a prendere in comune)
- non risponde all'email della comunicazione della data
- si rifiuta di passare il contatto della banca sua per vedere quanto è necessario alla copertura del mutuo che è da estinguere
Poi, mi chiama e mi dice che ha bisogno di + tempo, senza saperlo quantificare, asserendo che ha dovuto innestare una pratica a mezzo avvocato per richiedere i conteggi da parte della sua banca. (non mi fornisce alcuna data, alcun riferimento e si inalbera pure quando chiedo il contatto dell'avvocato da passare al notaio in modo che possano vedere loro come e quando fare)
Conseguentemente, penso di non poter rifissare con il notaio, dato che non abbiamo a disposizione ancora alcuni elementi base necessari per elaborare la relazione da inviare alla mia banca per l'ok e l'errogazione del mutuo.
Specifico che la pratica del mutuo concessomi ha una scadenza : 31.03.18
Aggiungo 3 elementi importanti a completamento quadro:
Si parla nel caso mio di aver versato la caparra confirmatoria di 40k (1/2 a compromesso e 1/2 poco dopo rilascio sanatoria).
Avevamo fissato che nel caso la sanatoria non fosse andata a buon fine, oppure il mutuo, avrebbe restituito la caparra con sotrazione di 1K/cad. mese di ns. permanenza.
Inoltre, come evidenziato nel compromesso (dato che doveva essere tutto molto veloce) ho traslocato nella casa, prendendone possesso in attesa di diventarne proprietaria.
La attuale proprietaria sta nella cantina che è uno spazio indipendente, dove poco fa ha accolto il suo figlio che si è da poco separato e, nel weekend, ci stanno in 3, perché arriva anche il piccolo nipotino x stare con il papà.
In sostanza, una bella situazione di cacca, potete immaginare.
Ho quindi 2 domande (e spero davvero che qualcuno possa indirizzarmi):
- quali passi sono necessari per poter arrivare a fissare una data entro la scadenza della mia pratica del mutuo?
- posso, e se sì comme liberarmi da questa situazione del cacchio senza perdere alcunché (che mi sembrerebbe logico, dato che io ho fatto tutto quello che c'è da fare ed è il venditore che mi sta facendo penare ed è inadempiente).
Considerate che la caparra versata è stata spesa parecchio - per la sanatoria e anche per il fatto che il venditore non ha un lavoro fisso. Sto considerando seriamente anche quest'opzione.
A cercare di combinare le cose perbene, venendo incontro agli altri per aiutare, vedi te come sto adesso...
Help.