Buon giorno,
Sono nuovo del forum ma avrei piacere di condividere con voi questa esperienza che sto vivendo ultimamente dopo che mi è stato proposto l'acquisto di un lotto di terreno ad uso industriale in un comune limitrofo a Roma
Da una persona novantenne titolare di un industria ormai dismessa, divisa in vari lotti vicini mi viene proposto di acquistare uno di questi lotti, l'unico in realtà che abbia una vera divisione dagli altri facente parte della stessa ex industria quindi questo completamente autonomo.
Lotto di circa 2000mq perfettamente recintato con muro di cinta di circa 4 metri cancello elettrico ecc.
Nella parte posteriore del terreno si erge un capannone industriale prefabbricato di circa 400mq dove il proprietario paga l'IMU al comune ma che non risulta al catasto.
Da visura all'agenzia delle entrate risulta che al suddetto capannone dopo ispezione aerofotografica è stata attribuita una rendita catastale ed è indicato come categoria D7 foglio, particella ecc e sotto riporta questa dicitura
Immobile 1: Annotazione:
di immobile: particella interessata da immobile urbano non ancora regolarizzato ai sensi del dl 78/2010 - al momento della presentazione
del tm dovra' assumere l'identificativo gia' utilizzato al ceu
La costruzione di questo capannone è del 1994 ed il proprietario dell'industria a commesso una grave leggerezza perchè quel terreno ha le potenzialità ed il diritto di acquisire il legittimo permesso di costruzione per uno stabile industriale prefabbricato di quelle dimensioni ma il progetto di fatto non è mai stato presentato agli organi competenti.
Il prefabbricato è datato ed andrebbe anche aggiornato, si potrebbe pensare di acquisire ugualmente il lotto ed in futuro abbattere il capannone esistente e rifarlo "moderno" presentando il progetto.
Il problema è stato posto da un notaio che ha obiettato il fatto che l'atto di vendita e di conseguenza l'acquisto vista l'annotazione sulla visura sarebbe NULLO.
Secondo la vostra esperienza come si potrebbe risolvere
Grazie a tutti
Sono nuovo del forum ma avrei piacere di condividere con voi questa esperienza che sto vivendo ultimamente dopo che mi è stato proposto l'acquisto di un lotto di terreno ad uso industriale in un comune limitrofo a Roma
Da una persona novantenne titolare di un industria ormai dismessa, divisa in vari lotti vicini mi viene proposto di acquistare uno di questi lotti, l'unico in realtà che abbia una vera divisione dagli altri facente parte della stessa ex industria quindi questo completamente autonomo.
Lotto di circa 2000mq perfettamente recintato con muro di cinta di circa 4 metri cancello elettrico ecc.
Nella parte posteriore del terreno si erge un capannone industriale prefabbricato di circa 400mq dove il proprietario paga l'IMU al comune ma che non risulta al catasto.
Da visura all'agenzia delle entrate risulta che al suddetto capannone dopo ispezione aerofotografica è stata attribuita una rendita catastale ed è indicato come categoria D7 foglio, particella ecc e sotto riporta questa dicitura
Immobile 1: Annotazione:
di immobile: particella interessata da immobile urbano non ancora regolarizzato ai sensi del dl 78/2010 - al momento della presentazione
del tm dovra' assumere l'identificativo gia' utilizzato al ceu
La costruzione di questo capannone è del 1994 ed il proprietario dell'industria a commesso una grave leggerezza perchè quel terreno ha le potenzialità ed il diritto di acquisire il legittimo permesso di costruzione per uno stabile industriale prefabbricato di quelle dimensioni ma il progetto di fatto non è mai stato presentato agli organi competenti.
Il prefabbricato è datato ed andrebbe anche aggiornato, si potrebbe pensare di acquisire ugualmente il lotto ed in futuro abbattere il capannone esistente e rifarlo "moderno" presentando il progetto.
Il problema è stato posto da un notaio che ha obiettato il fatto che l'atto di vendita e di conseguenza l'acquisto vista l'annotazione sulla visura sarebbe NULLO.
Secondo la vostra esperienza come si potrebbe risolvere
Grazie a tutti