giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutto il Forum. Anticipo le mie scuse se uso termini non proprio tecnici.
La situazione:
-Guglielmo ed Angiola marito e moglie sono comproprietari al 50% ciascuno di unico immobile composto da quattro quartieri, con annessi cinque garage e tre negozi
-alla morte di Guglielmo, Angiola, Silvano, e Luciana, loro figli, in assenza di testamento, accettano l' eredità e aprono la successione seguendo le regole ordinarie della stessa per cui risultano comproprietari in modo indivisibile dello stesso patrimonio
-muore anche Angiola, la madre per cui Silvano e Luciana indendono aprire la successione di tutto quanto detto in assenza di testamento
-ma non intendono seguire le regole della successione stessa, ma provvedere a quella che credo si chiami come definita nel titolo
-questo anche perchè Silvano ha anticipato che chiederà una quota maggiore di quella spettante a titolo di "riconoscimento/ indennizzo" per quanto ha dedicato alla gestione dei beni comuni, almeno da 1970, data in cui Luciana a seguito matrimonio si è trasferita in altra città.
-Silvano a questo titolo non chiede conguaglio in denaro, ma un riconoscimento a mezzo attribuzione di quote di immobile/i di maggior valore
- Luciana la sorella è disposta ad acconsetire a questa richiesta
-i quattro quartieri, su due piani, hanno caratteristiche e metrature diverse tra di loro
-tre di questi sono affittati come i negozi e nel quarto ha abitato Angiola fino alla morte
-Silvano e Luciana accettando l'eredità intendono intanto aprire la successione
-recarsi successivamente dal Notaio per stipulare l' atto di divisione secondo le richieste di Silvano
Domande:
-si può fare il tutto in unica soluzione dal Notaio?
-la stima del valore dei quartieri, garage e negozi deve essere fatta tenendo conto del loro valore commerciale o di cosa?
Spero che la mia esposizione sia stata chiara e ringrazio quanti vogliano intervenire
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
accettano l' eredità e aprono la successione
Gli eredi non devono aprire la successione. La successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto.
si può fare il tutto in unica soluzione dal Notaio?
Sì.
L'ineguaglianza in natura nelle quote ereditarie si compenserà con un equivalente
in danaro (conguaglio).
a stima del valore dei quartieri, garage e negozi deve essere fatta tenendo conto del loro valore commerciale o di cosa?
Secondo il valore venale dei singoli oggetti.

P.S.: non è ora di eliminare quanto ancora appare nel tuo "Sto pensando"?
 

giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Gli eredi non devono aprire la successione. La successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto.
Sì.
L'ineguaglianza in natura nelle quote ereditarie si compenserà con un equivalente
in danaro (conguaglio).
Secondo il valore venale dei singoli oggetti.

P.S.: non è ora di eliminare quanto ancora appare nel tuo "Sto pensando"?
Sul P.S. Anche a me dà fastidio. Me l' hai già fatto notare e ti tingrazio. A suo tempo ho risposte che non ci riesco
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
-si può fare il tutto in unica soluzione dal Notaio?
Sì.
L'ineguaglianza in natura nelle quote ereditarie si compenserà con un equivalente
in danaro (conguaglio).
Che tutto si possa fare (risolvere) è vero.
Ma sbaglio o tecnicamente la procedura consisterà in due passaggi logici e fiscali?
Il primo passo sarà quello di pagare i tributi ipocatastali della eredità indivisa, il secondo sarà un atto di divisione ereditaria con parcella notarile, imposte calcolate sui valori in permuta.
Che tutto ciò avvenga in unica seduta è vero, ma ho l’impressione che il postante supponga possa essere evitato il primo passaggio.
Quale iter è fiscalmente praticabile?
 

giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho premesso che non conosco l' uso di certi tecnicismi che Nemesis fa puntalmente notare.
Quando dico che Silvano e Luciana dovranno provvedere ad aprire la successione ignorando il relativo significato, specificato da Nemesis nel perfezionarlo, volevo dire che Silvano e Luciana dovranno intraprendere l'iter previsto per la successione. Va bene così?
" Silvano non chiede conguaglio in denaro" chiede che gli venga rinosciuto in quid in natura (maggior valore di quote), Credo che da ogni punto di vista sia permesso e regolare. Perchè a conguaglio delle differenti quote si deve intervenire/ compensare con equivalente in denaro?
Vedi Nemesis apprezzo le tue competenze in materia, ma nel postare penso, ritengo, che tu debba intervenire tenendo anche conto delle conoscenze di chi si rivolge al Forum.
Io sono uno di quelli.
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
I conguagli vanno necessariamente fatti per equiparare le quote. La divisione può essere fatta tranquillamente, anche destinando l'intero caseggiato a Silvano, con conguaglio del cinquanta percento del valore nei confronti di Luciana.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Io sono uno di quelli
Io pure. Forse dico una bestemmia , ma penso sia possibile una ... mediazione.

Nessuno obbliga a riscuotere il conguaglio, ma se questo si appalesa, non si può evitarne la tassazione. ora l’aliquota relativa alla permuta alla pari è ridotta, mentre quella da applicarsi al conguaglio è quella ordinaria delle compravendite.

Quindi il tutto si tramuta in una questione fiscale
 

giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
A tutti gli intervenuti.
Ipotizzando:
-un valore di 500.000 euro di stima dell 'intero patrimonio
- che seguendo le regole sulla successione in assenza di testamento a Silvano venga attribuito il 50% del patrimonio così come alla sorella Luciana
-che Silvano chieda per quanto detto un 10% (25.000 euro) oltre la sua quota di legge
-che Luciana acconsenta, ma non ha disponiblità liquide
Qui non si sta parlando di presunti contrasti tra i fratelli, nè di evitare tassazioni, cui Silvano dovrebbe comunque sottostare anche ricevendo il conguaglio in denaro.
Si sta parlando di una situazione cui, considerato tutto, da parte degli eredi, c'è volontà di giungere ad un accordo extra giudiziale. D'altra parte se Luciana non ha liquidità e non ne avrà da destinare al conguaglio, non è applicabile la formula donazione/permuta presso il notaio con quanto ne consegue a tutti i fini anche fiscali?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Secondo me la soluzione potrebbe essere quella di dichiarare equipollenti le due quote. Dopodiché se la Agenzia delle Entrate procedesse per un accertamento e liquidazione di imposta supplementari , si dovrà versare la differenza al fisco
 

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