Gianco

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Professionista
Può essere che, per un pò di pigrizia amministrativa, mi abbiano scritto senza nemmeno controllare che, vorrebbero questa servitù?
Peggio per loro, l'importante è quello che è stato scritto di loro iniziativa.
Io con il nostro legale mi sono confrontata e mi ha detto che devo scrivere questa famosa lettera a titolo informale in cui chiedo che le spese vengano sostenute dall'enel ai sensi dell'art. 122 del regio decreto.
Ovviamente la risposta non deve mettere in dubbio il vostro, certificato, diritto.
 

Dimaraz

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A maggior ragione..se linea/traliccio sono presente da più di 20 anni, perchè chiedermi una servitù?

Perchè buttare l'amo ti fa pescare anche se non hai bisogno del pesce.

E' sempre difficile dare una risposta da dietro un pc e non vorrei tu fraintenda il senso di quanto scrivo.

Per quanto ho di esperienza diretta e recente in un fatto simile ti dico che l' Enel è un elefante con cui difficilmente puoi confrontarti.

Ho concrete certezze che se esiste una linea che attraversa quella che solo recentemente è diventata una tua proprietà, la posa è stata fatta o in forza di autorizzazione del proprietario all'epoca della costruzione o di un "diritto" riconosciuto dalla Legge (pubblica utilità).
Ammesso e non concesso che abbiano agito senza "permessi" la presenza di una linea da oltre 20 anni sarebbe costitutiva di una servitù usucapita.
Rileggi il tuo atto di acquisto che se fatto da un professionista serio troverai formulata una frase che spiega l'accettazione di tutte le servitù apparenti (un palo e de cavi aerei sono certamente evidenti).

Enel (o chi per esso) non ha bisogno di farsi riconoscere tale usucapione facendo ricorso ad un Giudice salvo sia tu ad intraprendere causa.

E l'eventuale "richiesta" contenuta in una loro missiva è solo a limitare il disturbo di una tua eventuale azione in tal senso.

Hai un legale che già ti assiste...se è "serio" e desse peso a tale documento avrebbe già agito.

Invece ti invita a scrivere richiamando un Regio Decreto....mah!!!???!!!
 

marconero

Membro Attivo
Proprietario Casa
Per quanto ho di esperienza diretta e recente in un fatto simile ti dico che l' Enel è un elefante con cui difficilmente puoi confrontarti.

Ho concrete certezze che se esiste una linea che attraversa quella che solo recentemente è diventata una tua proprietà, la posa è stata fatta o in forza di autorizzazione del proprietario all'epoca della costruzione o di un "diritto" riconosciuto dalla Legge (pubblica utilità).

Pur non essendo un esperto in materia non posso che concordare con questa affermazione. Enel (sia la società di oggi privata nonché quella di una volta pubblica) non ha nessun bisogno di autorizzazioni particolari per realizzare le proprie opere ma di solito (cioè sempre) le richiede ed ottiene per evitare di incorrere in contenziosi legali con i proprietari (quando si riesce a trovare un'accordo per l'indennità economica che comunque spetta). Il fatto che una servitù non sia indicata o richiamata da nessuna parte (tanto meno nel rogito, non solo il tuo ma tutti quelli che si sono succeduti da quando quella proprietà è tale) o mostrata per contraddittorio non significa che non esista anzi, è molto probabile (se non certo) che esista. Enel è il solito carrozzone italiano che si è trascinato dietro tutto ciò che è stato fatto negli anni passati sia come documentazione che come opere nonché come personale e quindi al suo interno c'è di tutto ... anche chi magari non ha voglia di andare in archivio a cercare (e trovare) una servitù di 60 o più anni fa e che quindi ti manda una lettere prestampata standard che non afferisce alla tua situazione.
Io ti consiglio per prima cosa di mettere in atto tutte le verifiche possibili atte innanzitutto a dirimere la questione: servitù si o servitù no!
Una volta certa questa situazione potrai: o metterti l'anima in pace (e pagare) o iniziare a scrivere tutte le lettere che ti consigliano che (probabilmente) non avranno riscontro finché non sarà un giudice (dietro sollecitazione del tuo avvocato che si farà ben retribuire) a far tirare fuori all' Enel questa benedetta servitù ed allora finalmente potrai metterti l'anima in pace.
Il mio consiglio è quello di tentare di fare contro Enel solo quello che non ti genera un esborso economico (se non modesto) perché loro possono andare avanti all'infinito e tu no.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
@Giorgia Fagnano, le alternative sono: o sottostai alle loro richieste e attendi i loro tempi biblici; o ti rivolgi a un legale che, esaminata la loro richiesta, avanzi le dovute istanze per risolverti il problema.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Ho concrete certezze che se esiste una linea che attraversa quella che solo recentemente è diventata una tua proprietà, la posa è stata fatta o in forza di autorizzazione del proprietario all'epoca della costruzione o di un "diritto" riconosciuto dalla Legge (pubblica utilità).
Ammesso e non concesso che abbiano agito senza "permessi" la presenza di una linea da oltre 20 anni sarebbe costitutiva di una servitù usucapita.
dipende strettamente dall'epoca in cui la linea è stata posata: un tempo ENEL posava linee su pali e su edifici a sua discrezione senza chiedere nulla, se poi il proprietario si fosse fatto avanti probabilmente avrebbero stipulato un accordo di servitù, so per certo di linee installate su edifici che il proprietario si è trovato dalla mattina alla sera ma siccole era Lo Stato e collegava anche la sua casa, andava bene, questa linea c'è ancora oggi. Così come ho seguito direttamente l'operazione di demolizione di una costruzione dove era installata una linea, la linea è stata interrata sotto la strada a spese del proprietario
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Se la devono interrare all'esterno, di che servitù stiamo parlando, visto che lo spazio esterno non è di proprietà dal postante?

All'esterno di un'area rurale....il postante chiede l'interramento che presumibilmente rimarrebbe nella attuale verticale quindi nella sua proprietà.
La servitù attuale non vale se viene anche solo interrato perchè sarebbe comunque una servitù "nuova" perchè differente la posizione.

Se lo volesse fuori della sua area ne chiederebbe lo spostamento fuori dal confine.

Forse ti confondi con un'altra discussione recente.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
All'esterno di un'area rurale....il postante chiede l'interramento che presumibilmente rimarrebbe nella attuale verticale quindi nella sua proprietà.
Siamo da poco diventati proprietari di un rudere che dovrà essere demolito per poi procedere ad una nuova costruzione.
L'elettrodotto in discussione è attaccato al fabbricato che non risulta ricadere in area rurale. Comunque sia, poiché @Giorgia Fagnano deve demolire il fabbricato tale cavo può essere interrato nella strada antistante senza che lei debba autorizzare alcunché.
 

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