claudiuccio
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Salve. Vorrei sapere per favore se qualcuno di voi ha delle notizie aggiornate sul mercato immobiliare del nuovo quartiere "Nuova Ponte di Nona" di Roma est.
In effetti, nell'ultimo anno, mi sembra che vi sia stato un evidente rallentamento del processo di urbanizzazione in modo civile di questo quartiere, basti pensare all'interruzione di ogni lavoro per l'ampliamento della Collatina fino al raccordo anulare, lavori che non richiederebbero nemmeno grandi risorse finanziarie e che, comunque, dovrebbero essere fatti doverosamente per una questione di civiltà perchè ora i residenti subiscono una vera propria tortura inumana e quotidiana per andare a lavorare la mattina a causa del traffico. Inoltre, lo stato di abbandono da parte della forza pubblica è dimostrato dai continui furti, dalla sporcizia, dagli atti vandalici.
Non solo, ma ciò che è più scandaloso è che mentre no si trovano i soldi per fare queste indispensabli opere di sopravvivenza vengono in continuazione trovati pretesti per riqualificare il centro, la stazione Termini e piazzale dei Cinquecento, che da quando vivo a Roma sarà stato riqualificato almeno 20 volte, ed altre zone centrali nelle quali non ci sono certamente gli stessi gravi problemi di Nuova Ponte di Nona e di altri nuovi quartieri, i cui progetti sono stati approvati a suo tempo dal Comune senza minimamente preoccuparsi delle più elementari opere di urbanizzazione e mobilità, lasciando i cittadini nel più completo abbandono, soprattutto se si confronta tale situazione con quella di altri quartieri che non solo sono sorti in migliori condizioni di urbanizzazione e mobilità, ma vengono anche frequentemente riqualificati, mentre Nuova Ponte di Nona deve addirittura essere ancora qualificato ex novo, nemmeno se fosse stato costruito abusivamente.
Ora, premesso questo, io, come centinaia di altri acquirenti, ho l'intenzione di vendere il bilocale che vi ho comprato perchè sono stanco di aspettare. Voi cosa ne pensate? Bisogna tenere presente che se lo vendessi ora perderei già circa 20.000 - 30.000 euro sul prezzo di acquisto, ma ritengo che rinviando ancora la vendita perderei ancora di più perchè il Comune continuerà sempre a pensare a riqualificare altre zone centrali e, cosa semplicemente ignominiosa, perfino l'Ara Pacis, (che Mussolini aveva fatto inserire in una spendida teca di cristallo e, invece, i sindaci di sinistra di Roma hanno inquadrato in uno sproporzinato ed offensivo per il buon gusto parallelepipedo di cemento per farci fare dentro lo shopping), a costruire immensi e numerosi stadi del nuoto anche infrangendo le regole del piano regolatore, poi rimasti inutilizzati per motivi anche giudiziari, oppure utilizzati da pochi privilegiati che non hanno bisogno di andare a lavorare. In questa sede debbo fare finta di non sapere il perchè, anche se lo so molto bene. Qualcuno mi potrebbe dire se è meglio vendere e metterci una pietra sopra questa famigerata operazione, anche perchè questi consigli potrebbero offrire motivi di riflessione a migliaia di altri residenti che in queste case sempre disprezzate dal Comune hanno impegnato i sudati risparmi di una vita.
In effetti, nell'ultimo anno, mi sembra che vi sia stato un evidente rallentamento del processo di urbanizzazione in modo civile di questo quartiere, basti pensare all'interruzione di ogni lavoro per l'ampliamento della Collatina fino al raccordo anulare, lavori che non richiederebbero nemmeno grandi risorse finanziarie e che, comunque, dovrebbero essere fatti doverosamente per una questione di civiltà perchè ora i residenti subiscono una vera propria tortura inumana e quotidiana per andare a lavorare la mattina a causa del traffico. Inoltre, lo stato di abbandono da parte della forza pubblica è dimostrato dai continui furti, dalla sporcizia, dagli atti vandalici.
Non solo, ma ciò che è più scandaloso è che mentre no si trovano i soldi per fare queste indispensabli opere di sopravvivenza vengono in continuazione trovati pretesti per riqualificare il centro, la stazione Termini e piazzale dei Cinquecento, che da quando vivo a Roma sarà stato riqualificato almeno 20 volte, ed altre zone centrali nelle quali non ci sono certamente gli stessi gravi problemi di Nuova Ponte di Nona e di altri nuovi quartieri, i cui progetti sono stati approvati a suo tempo dal Comune senza minimamente preoccuparsi delle più elementari opere di urbanizzazione e mobilità, lasciando i cittadini nel più completo abbandono, soprattutto se si confronta tale situazione con quella di altri quartieri che non solo sono sorti in migliori condizioni di urbanizzazione e mobilità, ma vengono anche frequentemente riqualificati, mentre Nuova Ponte di Nona deve addirittura essere ancora qualificato ex novo, nemmeno se fosse stato costruito abusivamente.
Ora, premesso questo, io, come centinaia di altri acquirenti, ho l'intenzione di vendere il bilocale che vi ho comprato perchè sono stanco di aspettare. Voi cosa ne pensate? Bisogna tenere presente che se lo vendessi ora perderei già circa 20.000 - 30.000 euro sul prezzo di acquisto, ma ritengo che rinviando ancora la vendita perderei ancora di più perchè il Comune continuerà sempre a pensare a riqualificare altre zone centrali e, cosa semplicemente ignominiosa, perfino l'Ara Pacis, (che Mussolini aveva fatto inserire in una spendida teca di cristallo e, invece, i sindaci di sinistra di Roma hanno inquadrato in uno sproporzinato ed offensivo per il buon gusto parallelepipedo di cemento per farci fare dentro lo shopping), a costruire immensi e numerosi stadi del nuoto anche infrangendo le regole del piano regolatore, poi rimasti inutilizzati per motivi anche giudiziari, oppure utilizzati da pochi privilegiati che non hanno bisogno di andare a lavorare. In questa sede debbo fare finta di non sapere il perchè, anche se lo so molto bene. Qualcuno mi potrebbe dire se è meglio vendere e metterci una pietra sopra questa famigerata operazione, anche perchè questi consigli potrebbero offrire motivi di riflessione a migliaia di altri residenti che in queste case sempre disprezzate dal Comune hanno impegnato i sudati risparmi di una vita.