Gianco

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La 47/85 permetteva di sanare e rendere abitabile quegli abusi impensabili. Sono state accettate altezze inferiori al minimo, superfici abitabili, sebbene inferiori al minimo e rapporti aero-illuminanti, attualmente inaccettabili. Quegli immobili, sebbene mancanti dei requisiti igienico-sanitari, sono stati autorizzati, in deroga, all'abitabilità, con il rilascio delle concessioni edilizie. Evidentemente, sugli stessi immobili non è possibile fare interventi perché ogni variazione provocherebbe la decadenza dell'abitabilità rilasciata con la citata concessione
 

Nemesis

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la agibilità veniva concessa ai locali non adibiti ad abitazione (negozi,cantine e soffitte).
No. Art. 35, penultimo comma della legge n. 47/85, nel testo al tempo vigente:
A seguito della concessione o autorizzazione in sanatoria viene altresì rilasciato il certificato di abitabilità o agibilità anche in deroga ai requisiti fissati da norme regolamentari, qualora le opere sanate non contrastino con le disposizioni vigenti in materia di sicurezza statica e di prevenzione degli incendi e degli infortuni.
 

basty

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Io scriverei anche:
No: perché la magistratura ha più volte sentenziato che Nessun condono , che sana gli aspetti amministrativi e forse penali, può scavalcare una norma statale sulla salute. Cercheró i riferimenti.
In sostanza questi casi rimangono senza agibilità residenziale.
Che fosse una situazione equivoca i comuni lo sapevano: ai professionisti che avevano interpellato l’ufficio tecnico era stato risposto.... con l’occhioLino
 

Ducale

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Grazie per gli interventi.
Quindi, nel mio caso, deduco che il mio piccolissimo monolocale (stile "il ragazzo di campagna") non avrebbe l'agibilità residenziale.
Stante questa situazione, quali potrebbero essere le conseguenze in caso di locazione? Io ho provato ad evidenziarne, ovvero riguardo alla possibilità di una eventuale ordinanza di sgombero, ma in quel caso, mostrare il condono, non servirebbe ad evitarla?
Grazie
 

griz

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Art. 35, penultimo comma della legge n. 47/85, nel testo al tempo vigente:
A seguito della concessione o autorizzazione in sanatoria viene altresì rilasciato il certificato di abitabilità o agibilità anche in deroga ai requisiti fissati da norme regolamentari, qualora le opere sanate non contrastino con le disposizioni vigenti in materia di sicurezza statica e di prevenzione degli incendi e degli infortuni.
esatto! quindi, come altre volte è stato scritto: fino a che il tuo appartamentino rimane così com'è, fai solo le manutenzioni ordinarie, puoi abitarlo, affittarlo, ecc. se ti viene in mente invece di operare una ristrutturazione (in un appartamento così piccolo non credo capiterà mai) dovrai rispettare le norme ovvero, non sarà più agibile come abitazione
 

basty

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Nel frattempo ho trovato questi articoli:






Interessante l'approccio genovese: non è specificato quali siano le modalità, ma ho inteso che, "a posteriori" venga richiesta ulteriore documentazione, senza la quale l'agibilità diviene formalmente preclusa. Bravi loro .... (si fa per dire)
 

Ducale

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La giurisprudenza, nel corso degli anni ha consolidato questo orientamento. Però la mia concessione è intervenuta anteriormente a queste sentenze (1993, la prima fi del 1996). Quindi posso ritenere avere l'Agibilità? Penso che l'eventuale annullamento in autotutela del Condono, possa risultare per il Comune l'unica maniera per togliersi da questa anomalia. Ma non so se ora, a distanza di quasi 30 anni, con tutti i consolidati rapporti di locazioni avvenuti nel tempo, possano farlo.
 

basty

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Proprietario Casa
La giurisprudenza, nel corso degli anni ha consolidato questo orientamento. Però la mia concessione è intervenuta anteriormente a queste sentenze (1993, la prima fi del 1996). Quindi posso ritenere avere l'Agibilità? Penso che l'eventuale annullamento in autotutela del Condono, possa risultare per il Comune l'unica maniera per togliersi da questa anomalia. Ma non so se ora, a distanza di quasi 30 anni, con tutti i consolidati rapporti di locazioni avvenuti nel tempo, possano farlo.
Piacerebbe anche a me saperlo....

Io non l'ho mai affittata: usavo la mansarda come estensione dell'alloggio, per la verità solo in poche occasioni. Ma questo non significa niente.
 

Ducale

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Alla fine, a me interessa sapere se, nell'eventualità volessi iniziare, con questo monolocale, una "locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico" come disciplinato dal sito comunale (tramite invio di comunicazione telematica al Suap), quando vado a sottoscrivere che l'unità immobiliare possiede i requisiti urbanistici e igienico-sanitari, vado a scrivere un falso?
Perché, il problema, se così fosse, è che rischierei una denuncia.
 

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