uva

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te la ho segnalata, perchè un documento di prassi ha certamente più peso nei confronti degli enti pubblici,
Sì, è vero, grazie della segnalazione.
Ho stampato la Risoluzione del MEF e prossimamente, quando andrò in quell'ufficio postale per altri motivi, posso portarmela dietro e (ri)parlare dell'argomento col direttore. Magari per chiedergli se la pratica di correzione procede secondo la procedura descritta nella Risoluzione.
 

basty

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Intanto questa discussione è stata l'occasione per verificare se tutto era andato a posto: mi erano sorti dei dubbi; in effetti avevo fatto una sovrapposizione di due errori miei.

Il primo era un doppio versamento
Il secondo era un errore di codice comune.

Nel secondo caso dopo aver segnalato via pec ad entrambi i comuni il mio errore con richiesta di rettifica, ho avuto dopo 4 mesi la risposta dal comune in credito che mi comunicava aver ricevuto lo spettante dal comune impropriamente indicato.

"Le forme più idonee" le ha applicate l'ente interessato....; io me ne ero completamente dimenticato e disinteressato.:D
 

uva

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Riprendo questa discussione perché a distanza di due anni si è fatto vivo il Comune che non ha ricevuto l'IMU anno 2014.
Come spiegato nel primo post, il contribuente la pagò regolarmente col mod. F24, mentre l'addetto dell'ufficio postale sbagliò a digitare il codice Comune.

Ora l'impiegata di quel piccolo Comune (non particolarmente sveglia...) telefona al contribuente e gli chiede se quell'ufficio postale esiste ancora. Ovviamente sì: ci sono pure andata per informarmi sullo svolgimento della pratica. Solo che nel frattempo è cambiato il direttore, e la nuova direttrice non riesce a rintracciare la documentazione.

Per cui ritengo che il contribuente non abbia alcuna responsabilità e non possa intervenire per districare la questione.
Se ne devono occupare Poste Italiane e i due Comuni interessati (quello che ha incassato l'IMU per errore delle Poste, e quello che non l'ha ancora incassata).
Vi pare corretto?
Grazie.
 
Ultima modifica:

basty

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Ci pare correttissimo. Ma il ns parere non ti aiuterà molto.
Il tuo è il classico caso che dimostra la inossidabile caparbietà di ogni PA a inseguire (perseguire?) l’ultimo anello della catena , e la inadeguatezza ad operare fuori dagli schemi ordinari pre-stabiliti.
Siccome gli errori loro non sono contemplati, non sono nemmeno ipotizzate le prassi da seguire per correggerli.
Salvo intervenga un impiegato, (meglio due o tre nel tuo caso) proveniente da Marte, che prenda iniziative personali
 
U

User_29045

Ospite
Invece Poste Italiane non rilascia né attesta nulla!
Non so se sia un atteggiamento (sbagliato) del nostro ufficio postale, oppure una prassi delle Poste, che comunque mi sembra sbagliata.

Se ti rilasciano una dichiarazione, potresti citarli in giudizio per danni.
Figurati se non ci hanno pensato.
Purtroppo non puoi fare altro, come dice @Nemesis al post:
https://www.propit.it/threads/pagam...a-errore-di-poste-italiane.43002/#post-340430

E pagare un legale non ne vale la pena, perché solo per prendere l'incarico ti chiede 600 Euro, che magari è l'IMU non pagata oggetto del contendere.
 
U

User_29045

Ospite
Ma col cod comune ricopiato erroneamente dall’Intermediario ...

Sì, certo, sottintendevo che l'operatore postale ha copiato male il codice comune.
Io infatti gli F24 dell'IMU me li pago da solo, mai me li farei digitare dall'operatore, anche perché spesso non fanno la stampa di verifica da controllare prima della conferma definitiva.

Attendere che l'ufficio postale "incriminato" dichiari per iscritto di aver commesso l'errore, è pia illusione.
Un'ammissione di colpa in giudizio dà un esito quasi certo. Quasi.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Attendere che l'ufficio postale "incriminato" dichiari per iscritto di aver commesso l'errore, è pia illusione.

Che l'errore sia attribuibile allo sportellista dell'ufficio postale è evidente.

Perché il contribuente ha la copia del mod. F24 compilato da lui (in realtà da me, che gli svolgo le pratiche) col codice Comune corretto e con la quietanza delle Poste.
Per cui è evidente che l'errore fu commesso dallo sportellista mentre digitava dalla sua postazione lavorativa, non dal contribuente.
 

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