Acinonyx

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Buonasera a tutti. Sono nuovo del forum e tabula rasa per quanto riguarda questioni divisorie e di successione. Ho un quesito da porre, sul quale non so farmi un'idea.

Mio padre (ancora in vita) è l'unico proprietario dell'immobile in cui vive con mia madre. Tale immobile ha un piano terra con un piccolo appartamento (in cui viveva sua madre, mia nonna) e un piano superiore (decisamente più ampio) in cui vive lui e mia madre (e in cui abbiamo vissuto anche io e mia sorella).

Ora, io sono sposato e abito in un altro appartamento, mentre mia sorella (causa necessità) è andata a vivere con il suo compagno nell'appartamento al piano terra della casa di mio padre.
Lei, ora, vorrebbe capire se stabilirsi in pianta stabile li oppure dover cercare un'altra soluzione. Nel caso, lei sarebbe disposta a dividere anticipatamente l'intero immobile tra me e lei (specificando che attualmente non potrebbe corrispondermi la cifra equivalente alla mia metà), lasciando nella metà spettante a me i genitori in usufrutto. In tal modo potrebbe ristrutturare la sua metà.

E' possibile fare una cosa del genere? Come ci si deve muovere?
Io non avrei nulla in contrario al fatto che lei rimanga nell'immobile dei genitori, ma temo che un'eventuale mossa di questo tipo possa risultare non equilibrata nei miei confronti.

Ringrazio anticipatamente a tutti quelli che sapranno darmi consigli.

Ciao.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel caso, lei sarebbe disposta a dividere anticipatamente l'intero immobile tra me e lei
Più che altro dovrebbe essere d'accordo vostro padre.
Fino a prova contraria, per ora si tratta di "roba" sua.
lasciando nella metà spettante a me i genitori in usufrutto.
Se dividete a metà, e lei ristruttura la "sua" metà, significa che per i tuoi genitori resterebbe uno spazio abitativo più piccolo di quello che utilizzano ora; sei sicuro che sia una buona idea ?
Inoltre, se la tua metà è gravata da usufrutto a favore dei tuoi, e la sua no, c'è comunque squilibrio...
Io non avrei nulla in contrario al fatto che lei rimanga nell'immobile dei genitori, ma temo che un'eventuale mossa di questo tipo possa risultare non equilibrata nei miei confronti.
Perché ? se resta nel piccolo appartamento al piano terra in comodato, non mi pare un grande problema, per te...
E' possibile fare una cosa del genere? Come ci si deve muovere?
E' possibile, ma serve un atto notarile di donazione, da vostro padre a voi, con relativi costi.
Tutto sommato, non mi pare una gran trovata.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'immobile comprende due unità immobiliari abitative: una minore al piano terra e l'altra, maggiore, al piano superiore. Tuo padre potrebbe cedere con donazione, soggetta a collazione o vendita, magari con riserva di usufrutto, l'appartamento al piano terra. Il piano superiore potrebbe essere ceduto a te, sempre con riserva di usufrutto. Ovviamente in questo caso o viene ceduto per quote fra te e tua sorella, considerando anche l'appartamento del piano terra, andato a tua sorella o le integrerai la differenza di valore.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Se non ci sono grandi possibilità non spendete soldi dal notaio anche perché c'è il compagno che oggi fila tutto liscio ma un domani? tra marito e moglie e ci sono litigi figuriamoci con "estranei" ma poi a che scopo fare la divisione anzitempo? questo ti dovrebbe fare riflettere già iniziate con il piede sbagliato sulla fiducia futura.
E' una mia opinione e spero che per il bene di tutti voi non sia cosi
 

Acinonyx

Nuovo Iscritto
Conduttore
Grazie a tutti per le risposte. Chiarissima la questione (che mi vede d'accordo) sul fatto che operare ora una divisione sia inutile. L'unica cosa che non mi è chiara è: dal punto di vista "legale" (passatemi il termine) l'unico eventuale modo per effettuare tale divisione è la donazione, giusto? Oppure ci sono altre formule? Chiedo perchè vorrei capire quali possano essere le strade percorribili, in modo da essere preparato a valutarle.

Inoltre, qualsiasi operazione deve necessariamente essere approvata pure da me, giusto? A meno che mi padre non faccia una donazione esclusiva a mia sorella, ma in tal caso posso impugnarla, corretto? (Non credo avverrà mai una cosa simile, comunque). In caso mi si proponga in donazione metà dell'immobile, ho la facoltà di rifiutare tale donazione?

Grazie a tutti per la pazienza e scusatemi se faccio domande banali!
 

Acinonyx

Nuovo Iscritto
Conduttore
Più che altro dovrebbe essere d'accordo vostro padre.
Fino a prova contraria, per ora si tratta di "roba" sua.

Mio padre sarebbe d'accordo sul dividere l'immobile, più per questioni "affettive" che per altro.

Se dividete a metà, e lei ristruttura la "sua" metà, significa che per i tuoi genitori resterebbe uno spazio abitativo più piccolo di quello che utilizzano ora; sei sicuro che sia una buona idea ?
Inoltre, se la tua metà è gravata da usufrutto a favore dei tuoi, e la sua no, c'è comunque squilibrio...

Concordo. Infatti sono assolutamente scettico rispetto ad una tale operazione. Per la divisione, si riuscirebbe a dividere l'immobile in modo da generare due appartamenti di egual metratura, ma in ogni caso una delle due metà rimarrebbe (come da idea di mia sorella) a me con usufrutto dei genitori. Qui sorge una domanda più per mia conoscenza che per altro: avere un immobile dato in usufrutto ai genitori cosa mi comporterebbe?

E' possibile, ma serve un atto notarile di donazione, da vostro padre a voi, con relativi costi.
Tutto sommato, non mi pare una gran trovata.
Anch'io non la trovo una soluzione corretta. Anche perchè, correggimi se sbaglio, in caso di donazione tale parte di immobile risulterebbe di mia proprietà, corretto? In tal caso, se tra X anni volessi acquistare una casa nuova con mia moglie, correrei il rischio di far figurare tale immobile come seconda casa?
Sarebbe uno svantaggio ulteriore, che va ad aggiungersi alla svalutazione della mia metà eventuale di immobile e alla difficoltà di vendita in quanto frutto di donazione.

Grazie per la pazienza e per le risposte esaustive.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Tua sorella potrebbe ottenere l'abitazione in cambio dell'assistenza da dare ai vostri genitori. Mente tu potresti avere l'abitazioni dei tuoi in proprietà con riserva di usufrutto a loro favore.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
dal punto di vista "legale" (passatemi il termine) l'unico eventuale modo per effettuare tale divisione è la donazione, giusto?
Intanto l'immobile, da un punto di vista pratico, dovrebbe essere diviso in modo diverso da adesso, se volete ricavare due appartamenti di dimensione simile, e averne ognuno di voi la proprietà esclusiva di uno dei due.
Quindi servirebbe prima di tutto una pratica edilizia per la nuova conformazione, e una pratica catastale.
Una volta ricavate le due unità, se volete averne la proprietà prima della morte di vostro padre, o ve le dona, o ve le vende.
qualsiasi operazione deve necessariamente essere approvata pure da me, giusto?
La donazione a te necessita del tuo consenso.
A meno che mi padre non faccia una donazione esclusiva a mia sorella, ma in tal caso posso impugnarla, corretto?
No; potrai impugnarla alla morte di tuo padre.
Prima puoi solo presentare una opposizione stragiudiziale alla donazione.
In caso mi si proponga in donazione metà dell'immobile, ho la facoltà di rifiutare tale donazione?
Si.
avere un immobile dato in usufrutto ai genitori cosa mi comporterebbe?
Che non puoi disporne come vuoi, essendo titolare solo della nuda proprietà.
Peraltro, non ci pagheresti le imposte, che sono, se dovute, a carico dell'usufruttuario.
In tal caso, se tra X anni volessi acquistare una casa nuova con mia moglie, correrei il rischio di far figurare tale immobile come seconda casa?
Esatto, a meno di vendere quella ricevuta in donazione entro un anno dal nuovo acquisto, e dichiararlo nel nuovo rogito.
Sarebbe uno svantaggio ulteriore, che va ad aggiungersi alla svalutazione della mia metà eventuale di immobile e alla difficoltà di vendita in quanto frutto di donazione.
Per tutti i motivi suddetti la donazione non mi pare una grande idea.
Tua sorella potrebbe stare nell'immobile più piccolo a titolo di comodato, poi quando non ci saranno più i tuoi deciderete come gestire l'immobile che erediterete.
 

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