Michele55

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Ho locato per mesi otto un appartamento di mia proprietà tramite agenzia immobiliare la quale ha provveduto a redigere il contratto di locazione che è stato sottoscritto e registrato. Con l'Agenzia, stante il rapporto di fiducia, non è stato effettuato alcun contratto di mediazione o altro. Alla fine della locazione gli inquilini hanno agito giudizialmente chiedendo la restituzione delle somme erogate in più rispetto a quanto stabilito dall'art. 5 della Legge 431/98 ossia canone pagato euro 600 canone calcolato secondo le tariffe stabilite dall'accordo territoriale 450 differenza da restituire 150 euro per mesi otto. Premetto che non si è usufruito di nessuna agevolazione fiscale o altro e che interpellata l'Agenzia non sapeva nulla di questa circostanza. Chiedo a qualche espero se è possibile quanto richiesto dagli inquilini.
 

robypaz

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ma era un contratto transitorio? erano studenti? l'articolo5 cosi dice
contratti di locazione di natura transitoria – Con decreto attuativo del Ministro dei lavori pubblici di concerto con il Ministro delle finanze si stabiliscono anche le condizioni e le modalità per la stipula dei contratti di locazione di natura transitoria. Per quanto riguarda i contratti relativi alle esigenze abitative degli studenti universitari è possibile fare riferimento ad appositi contratti–tipo, definiti da accordi locali promossi dai comuni sede di università o corsi universitari.
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
Se era stato stipulato un contratto "transitorio" (da 1 a 18 mesi) oppure un "concordato" (3+2) avrebbero ragione gli ex conduttori.
Se il contratto stipulato fosse stato un 4+4 non avrebbero motivo per alcuna rivendicazione. :daccordo:
 

ada1

Nuovo Iscritto
Per i contratti di natura transitoria del tipo evocato, il canone di locazione deve rispettare la fascia di oscillazione prevista dagli accordi territoriali intervenuti tra le organizzazioni più rappresentative dei proprietari e dei conduttori , accordi che determinano esattamente, per ogni fascia, le caratteristiche che deve avere l'immobile e l'unità immobiliare.
In mancanza di tali accordi, si è tenuti ad applicare i valori stabiliti dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto col Ministro dell'economia e delle finanze.
Generalmente gli accordi territoriali esistono nei capiluogo di provincia, per le cosidette "aeree metropolitane" (che dovrebbero essere -da verificare- Bari, Bologna, Catania, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia) e si applicano ai comuni confinanti .
E le autorità comunali nel quale si situa l'immobile possono dire esattamente se tali accordi esistono oppure no e fornire informazioni sui canoni previsti per ogni fascia
 

Michele55

Nuovo Iscritto
no erano giocatori di calcio che sono stati solo per il campionato di calcio ossia otto mesi

Era stato, tramite agenzia immobiliare, stipulato un contratto della durata di mesi otto ( giocatori di calcio) che riporta testualmente la dicitura " CONTRATTO DI LIBERA LOCAZIONE ABITATIVA AMMOBILIATO DI NATURA TRANSITORIA NON SOGGETTO AD EQUO CANONE" Non si fa alcuna menzione alla 431/98

Aggiunto dopo 1 :

Stante l'azione giudiziaria in corso cosa mi consigliate di fare ???? Pagare , oppormi o cosa? GRAZIE dell'aiuto
 

ada1

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La legge 431/98 disciplina tutti i contratti di locazione che sono stati firmati o che si sono rinnovati dopo l'emanazione della legge stessa.
Alcuni articoli della legge detta dell'equo canone non sono stati soppressi dalla legge 431/98 e sono tuttora validi ; avervi fatto riferimento per dire che essa non si applicava puo' forse essere dovuto al fatto che la casa era ammobiliata.
Per gli appartamenti ammobiliati si potevo,e credo si puo' ancora (ma da confermare), applicare una maggiorazione del canone, maggiorazione che puo' arrivare fino al 30 % in più rispetto al canone di un appartamento non ammobiliato.
Ma cosa dice l'avvocato che ha in mano tutte le carte ?
Che cosa dicono gli accordi territoriali del luogo ?
A parer mio, se non ci sono altri documenti che potrebbero far interpretare il contratto diversamente e se effettivamente il canone di locazione era superiore a quanto previsto dagli accordi territoriali (domandare al comune di visionare tali accordi) per quel tipo di appartamento non rimane che restituire quanto percepito in più e cercare di fermare il processo per il quale, del resto, la parte soccombente dovrà comunque sostenere le spese
 

Michele55

Nuovo Iscritto
Sia l'Agenzia immobiliare che ha proposto lo schema di contratto sia l'avvocato si sono trovati difronte alla "Novità" . Secondo loro è la prima volta che succede atteso che vi sono una miriade di contratti stipulati in " deroga " alla 431/98. :daccordo:
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
ma se nel contratto in forma transitoria non citate nessun articolo di legge 431/98, risulta un contratto libero transitorio, per quanto mi riguarda non possono pretendere niente di diverso, bisognerebbe vedere bene il contratto se ci sono delle clausole citate, e non messe in opera, :daccordo:
 

ada1

Nuovo Iscritto
Non si tratta di "novità" ma di cose che esistono da quando la legge 431/98 è stata emanata ed è sorprendente che un'agenzia immobiliare e un avvocato diano questa risposta.
Si invoca la "novità" fino a quando qualcuno, conoscendo la legge, intende applicarla o farla applicare.
Consiglio quindi, di nuovo, di rivolgersi al comune per conoscere gli eventuali accordi territoriali e vedere se il canone fissato era effettivamente eccessivo oppure no.
 

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