Non è il piano di riparto e/o la specificazione delle singole quote personali di spesa a costituire titolo per l'obbligo del condomino a pagare ne per ottenere decreto ingiuntivo.
Ok, ma il problema non mi pare quello del momento in cui sorge obbligo dei pagamenti.
Certo avere un riparto generale in mano a tutti è più trasparente ed evita recriminazioni e dubbi: nascondersi dietro alla privacy è onestamente imbarazzante.
Se poi i conti non tornano, cioè la spesa totale divisa per i propri millesimi (salvo spese ad unità, per cui i millesimi non contano) non corrisponde a quanto richiesto , qualche problema resta.

ogni spesa "urgente" può essere ratificata a posteriori.
Anche qui, niente da dire sull’affermazione in generale.
Ma se la manutenzione del verde era già presente prima, e quindi nel bilancio “normale” come spesa ordinaria, perché richiedere un pagamento extra ?
Generalmente, se si va lunghi con la convocazione dell’assemblea, alcuni amministratori chiedono un anticipo sui pagamenti delle spese ordinarie , seppur non ancora approvate.
Mi sembra più strano una richiesta specifica per un lavoro ordinario, cioè una manutenzione necessaria con costanza.
 
il comprensorio ha un unico posto dove sono piazzate le cassette della posta?
Non esiste una tale discriminante.
Le questioni di uniformità estetica non sono oggetto del topic ed in ogni caso non rendono contestabili le delibere.
A distanza di tempo è pressoché impossibile pretendere l'esistenza in commercio degli stessi manufatti.
 
Ok, ma il problema non mi pare quello del momento in cui sorge obbligo dei pagamenti
Quella era una spiegazione ad integrazione del perché non esiste obbligo di conservare i calcoli.
Sulla "privacy" già confermato che è un "pretesto" inesistente ed inaccettabile.
Se la compagine condominiale pretende più documenti ((schema riparto) non ha che da imporlo fin dalla nomina o rinnovo o con delibera.
Convengo certamente sull'opportunità e sulla chiarezza...ma non posso avvalorare obblighi di Legge che non esistono.




perché richiedere un pagamento extra ?
Perché l'impresa originariamente incaricata si è ritirata...mica si può pretendere che la nuova lavori alla stessa tariffa.


Se poi i conti non tornano, cioè la spesa totale divisa per i propri millesimi (salvo spese ad unità, per cui i millesimi non contano) non corrisponde a quanto richiesto , qualche problema resta.
Ma in questo caso non si perde tempo a posteriori...si contesta in Assemblea (ogni telefono è dotato di calcolatrice) o si impugna (dopo aver chiesto spiegazioni e non ottenuto ragione).
 
Le questioni di uniformità estetica non sono oggetto del topic
non lo è ma serve ad inquadrare il problema proposto. Sono comproprietario in un complesso residenziale composto da tre edifici con tre scale per ogni edificio ed un grosso giardino che ingloba i tre edifici. L'ingresso pedonale su strada è costituito da un cancello che fa accede ad un camminamento coperto che passa rasente la abitazione del portiere sul cui muro esterno sono appese le cassette della posta. Le cassette sono state sostituite più di trenta anni fa quando fu deciso di eliminare il servizio di portierato. La foggia, uguale per tutti i condomini, è stata decisa in assemblea, e siccome la parola "supercondominio" non era ancora di moda, la ripartizione fu fatta dividendo il costo delle cassette ed il costo della installazione in parti uguali per tutti i condomini. In effetti il costo della cassetta è uguale per tutti rimanevano fuori le spese di installazione che dividere in parti uguali o secondo millesimi di proprietà non faceva una grande differenza.
Per fornitura e posa dei videocitofoni, necessari visto la eliminazione del servizio di portierato, è stato seguito questo criterio: apparecchio pagato dal singolo condomino perché è personale; pulsantiera e cavi fino alla singola palazzina ripartizione fatta per palazzina: quella più lontana ha pagato di più, anche se le 3 pulsantiere erano uguali.
 
il post di Dimaraz alle 11,19 ha preso il punto:
E' obbligatorio o no per l'amministratore fornire le tabelle di riparto al momento della spesa ovvero della richiesta di pagamento, a seguito o no della delibera assembleare?

Devo aspettare il bilancio? se sono lavoretti cotti e mangiati, tutti i condomini d'accordo.... dovrò aspettare mesi per togliermi il dubbio e poi andarmi a ricordare....

Dove sta la privacy?

Ormai, quando sento parlare di privacy mi viene la micosi del Borneo e immagino cose turpi e turche, malaffare e tangenti, furti e rapine.....
 
Perché l'impresa originariamente incaricata si è ritirata...mica si può pretendere che la nuova lavori alla stessa tariffa.
No , certo.
Ma mi sembrava strano chiedere una rata “straordinaria”, cioè extra rate da preventivo, per una differenza di 200 euro.

Se la compagine condominiale pretende più documenti ((schema riparto) non ha che da imporlo fin dalla nomina o rinnovo o con delibera.
Giusto.
Sarò fortunata io, ma in tutti i condominii nei quali ho immobili il riparto è presente nei documenti allegati alla convocazione di assemblea .
Pensavo fosse la norma, non solo abitudine auspicabile .


Ma in questo caso non si perde tempo a posteriori...si contesta in Assemblea
Io ho capito che la richiesta non è avvenuta in assemblea, ad approvazione bilancio, ma in momento diverso, con rata richiesta a parte , per posta , a ciascuno.

Ormai, quando sento parlare di privacy mi viene la micosi del Borneo e immagino cose turpi e turche, malaffare e tangenti, furti e rapine.....
😂😂😂
 

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