• Autore discussione Autore discussione Seth
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No di certo...
Volevo sapere se la procedura era stata completata da un professionista
Certo.

e se il Comune ha accettato la pratica con ordinante i "promissario eredi".
In quel caso no, c’era anche un altro titolare in quota che ha presentato la domanda.

Alla fine della fiera...hai posto una questione unicamente per riscontro alla replica che.ti aveva dato la (pseudo)IA..o perché il problema stai per affrontarlo realmente?
Il problema in questo thread è reale. L’attuale domanda di frazionamento sarà presentata a nome di tutti gli “EREDI”. Suppongo che il geometra sappia quello che fa.
 
Quindi caso non identico...
Vero. Ma il risultato è stato comunque che l’identificativo catastale in DS è cambiato rispetto a quello alla data della successione.

il classico "cavillo" che potrebbe far crollare la tua interpretazione.
Sarebbe un bel problema però se gli eredi concordi tra loro, attestati da testamento e propria dichiarazione, non fossero legittimati ad agire presso Comune e Catasto. Paradossalmente, secondo questa logica, un erede non potrebbe neanche fare la voltura catastale con cui si intesta l’immobile agli occhi del fisco. Dov’è l’atto che lo qualifica come proprietario, se non ti bastano testamento pubblicato e presa di possesso?
 
testamento pubblicato
Non é un documento che attesta la Proprietà di un immobile (casomai propedeutico).

e presa di possesso?
Il "possesso" (termine che viene usato con diverse declinazioni) ...non qualifica la titolarità della Proprietà Immobiliare.

Comunque non hai (avete) che verificare nei fatti se un Comune accettano.

Magari trovate l'addetto "progressista".
 
Non é un documento che attesta la Proprietà di un immobile (casomai propedeutico).


Il "possesso" (termine che viene usato con diverse declinazioni) ...non qualifica la titolarità della Proprietà Immobiliare.

Ma il possesso trasforma il chiamato in erede. (Sicuramente lo si potrebbe dire meglio, ma credo si capisca il senso).

Comunque non hai (avete) che verificare nei fatti se un Comune accettano.

Magari trovate l'addetto "progressista".
Certamente tutto va verificato nei fatti. Ma tu hai notizie di eredi che non hanno potuto presentare una pratica edilizia o una variazione catastale?
 
Il possesso è una delle forme con cui si manifesta una accettazione tacita.
Meglio: il chiamato che sia nel possesso dei beni ereditari e che non abbia compiuto l'inventario nel termine di tre mesi dall'apertura della successione, diviene erede puro e semplice. Si acquista l'eredità senza che vi sia stata accettazione, espressa o tacita.
È un'ipotesi di acquisto dell'eredità senza accettazione.
 
Non é un documento che attesta la Proprietà di un immobile (casomai propedeutico).


Il "possesso" (termine che viene usato con diverse declinazioni) ...non qualifica la titolarità della Proprietà Immobiliare.

Comunque non hai (avete) che verificare nei fatti se un Comune accettano.

Il Comune ha accettato.
L’intoppo semmai è altrove, notarile.
Il Comune infatti accetta la SCIA degli eredi ma, per altre ragioni urbanistiche che non sto a dire, chiede di integrare la pratica con una dichiarazione di vincolo, trascritto, a non vendere per tot tempo. Lo studio notarile che dovrebbe curare l’atto tuttavia sostiene che tale obbligo gli eredi non possono assumerlo finché non c’è la dichiarazione di successione. A me non torna, ma senza il notaio non si procede.

Magari trovate l'addetto "progressista".
Non mi pare progressista.
Semmai al Comune fanno sempre piacere gli oneri urbanistici. ;)
 
Meglio: il chiamato che sia nel possesso dei beni ereditari e che non abbia compiuto l'inventario nel termine di tre mesi dall'apertura della successione, diviene erede puro e semplice. Si acquista l'eredità senza che vi sia stata accettazione, espressa o tacita.
È un'ipotesi di acquisto dell'eredità senza accettazione.
Credo comunque OGGI richiesta la trascrizione della “accettazione” in caso di vendita?
 
Non mi pare progressista.
Non in senso politico...ma di chi sopravanza (anticipa) le norme in vigore.

Ma tu hai notizie di eredi che non hanno potuto presentare una pratica edilizia o una variazione catastale?
Dipende da cosa intendi.
Definire una persona "erede" significa tutto e niente

Si può essere definiti "erede" anche ben prima della dipartita.

La questione è che di prassi non si dovrebbe validare una pratica edilizia di chi non è proprietario...salvo abbia altro titolo in merito.
E un "chiamato all'eredità" non è ancora proprietario e generalmente non ha altro titolo "equipollente".
 

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