luca53

Membro Junior
Proprietario Casa
Volevo chiedere alcuni chiarimenti circa le spese fiscali da sostenere nel caso di passaggio di quote tra coeredi in una divisione ereditaria volontaria.Il caso è un po' complesso e le risposte avute da consulenti abbastanza contradditorie.Chiederei se qualcuno può contribuire a chiarirmi le idee.
16 cugini hanno ricevuto in successione 4 immobili pro indiviso.Gli immobili hanno valore diversi.
Le quote di possesso di ciascun cugino sono diverse e vanno dal 20% al 2% ( indicativamente).La successione è avvenuta al valore catastale.Non trovando un accordo per la vendita,dopo anni di riunioni si è trovato un accordo per il quale i singoli immobili vengono attribuiti volontariamente a gruppi di cugini senza passaggio di denaro di integrazione.Sostanzialmente vengono fatte cessioni volontarie di quote reciproche in modo che ognuno sia,in gruppo con altri,solo su un immobile.
Con questo progetto di divisione volontaria, in cui i comproprietari si scambiano le quote su una serie di beni che si trovano in comunione,come viene trattato l'aspetto fiscale? grazie a chi mi volesse chiarire le idee.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La risposta io la cercherei dal notaio. Fate attenzione al diritto di prelazione: vale solo fra gli eredi dello stesso de cuius.
 

luca53

Membro Junior
Proprietario Casa
Siamo in questo caso in un accordo di divisione volontaria e quindi non si dovrebbe porre il diritto di prelazione.
Faccio invece fatica a capire come vengono trattati fiscalmente i passaggi di quote.
Poichè ho avuto esperienze negative da notai volevo essere un pò preparato e sentire alcuni pareri.Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Per evitare sorprese fra eredi, ti consiglierei, prima di procedere alle spese, firmate un accordo. Eviterete sorprese.
 

luca53

Membro Junior
Proprietario Casa
Provo a fare un esempio,se mi è lecito,semplificando il problema.
Quattro cugini Marco(10%),Roberto(30%),Antonio(40%),Chiara(20%) posseggono pro indiviso tre Appartamenti A/B/C con valori di successione 100000/150000/200000.
Decidono volontariamente di passare tra loro le quote affinchè,a divisione avvenuta,diventi:
Marco proprietario del 50% di B
Roberto proprietario del 50% di B
Antonio del 100% di C
Chiara del 100% di A
E' lecita una tale divisione da un punto di vista procedurale?
Quale è il valore degli immobili da dichiare negli atti? quello di successione o altro valore?
Che imposte si pagano?
Grazie
 

luca53

Membro Junior
Proprietario Casa
Nell'esempio precedente dimenticavo un aspetto importante: non c'è passaggio di denaro.Si passano semplicemente le rispettive quote per avere l'assetto finale.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
A occhio mi sembra che le quote non corrispondano con i valori assegnati. probabilmente occorrerà o modificare i valori o integrare in moneta.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
L'esempio fornito non rispetterebbe un certa equivalenza delle quote assegnate, quindi inverosimile non comporti compensazioni in denaro.detto ciò la tassazione distingue tra quote equivalenti o dichiarate tali e le differenze.
Le prime hanno una aliquota agevolata. Le differenze superiori credo al 5% sono equiparate alle compravendita. Sono al telefono. Se non rispondono altri stasera cercherò di postare la circolare che descrive abbastanza chiaramente il meccanismo
 

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