Non c'è uno scopo preciso e ognuno scrive tutto ciò che gli viene in mente.

Forse è questo il problema. Lo scopo andrebbe delimitato, chiarendo che non può sostituire le discussioni e informazioni proprie dei proprietari. Per questo creerei un secondo gruppo riservato ai proprietari.
 
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Mi paiono chiari i vantaggi e i problemi.
Ecco quindi che un conto è un gruppo WA privato che raccoglie i vicini di casa, altre sono le comunicazioni e richieste ufficiali da e per l’amministratore.

Quando si scrive su un gruppo, educazione e/o furbizia imporrebbero di non esprimere giudizi su terzi. Ma anche in contatti a due, certi commenti …. al massimo a voce! Ma di sciocchi è sempre pieno il mondo
 
Lo scopo andrebbe delimitato,
Spiego meglio la dinamica dei fatti.

La creazione del gruppo wa condominiale è stata consigliata dall'amministratore al condòmino/consigliere durante una loro conversazione privata per non solo quale argomento.
Non se n'è parlato in assemblea; i proprietari che affittano i loro appartamenti e non abitano in quel palazzo non ne sapevano nulla.

Secondo voi sarebbe opportuno mettere all'o.d.g. della prossima assemblea ordinaria il punto "Scopo e modalità di utilizzo del gruppo whatsapp condominiale"?
In modo da stabilire un minimo di regole.

Credo anche che gli inquilini siano sottorappresentati nelle regole della democrazia condominiale, considerando che in sostanza pagano le rate ordinarie e sono i fruitori diretti dei servizi condominiali,
Allora chi ritiene esistano le "regole della democrazia condominiale" dovrebbe permettere ai proprietari/locatori di informare tutti gli abitanti del palazzo che il suo inquilino Sig. X è in ritardo con i pagamenti, moroso, soggetto a sfratto esecutivo.
Oppure in questo caso il povero "inquilino sottorappresentato" invocherebbe il suo diritto alla privacy?!?

Rimango dell'idea che i conduttori si debbano relazionare con i loro locatori
 
Sarebbe opportuno che l'amministratore del gruppo fosse super partes e ammonisse o al limite escludesse chi usa toni impropri.
Dovrebbe non avere carattere propriamente condominiale, ma quella della vecchia conferenza a N persone che si scambiano informazioni di comune interesse. Sarà poi la conclusione ad essere portata in assemblea o segnalata alla Amministrazione condominiale.
Occorre tenere distinti i piani.
Proprio ieri il nuovo amministratore di un condominio dove ho interessi chiedeva cellulare e mail, per usarli in comunicazioni WA.
Ho risposto che le comunicazioni formali le desideravo via mail o pec quando necessario. Mi ha risposto in modo comprensibile ma sibillino, affermando che solitamente usava WA per inviare avvisi (bene) e documenti (sich) , ma che non intendeva aprire gruppi WA.

Credo si avverta il concetto, è sulla buona strada , ma io sono più radicale nel distinguere e non scivolare nei surrogati: nel trasmettere un bilancio non vedo alcuna necessità di immediatezza, anzi desidero addirittura archiviarlo.
Altro è segnalare tempestivamente che c’è una perdita, ci sarà una interruzione di servizio, o chiedere il parere sulla necessità di intervento urgente.
 
Non c'è uno scopo preciso e ognuno scrive tutto ciò che gli viene in mente.
Dal preventivo per la riparazione dell'ascensore a come vestirsi per Halloween a quale ristorante scegliere per il pranzo annuale degli "amici condominio Papalla".
Ecco, se dal preventivo ascensore si passa a come vestirsi per Halloween, secondo me la chat condominiale perde la sua utilità, e diventa pesante da seguire per chi non è interessato a perder tempo.
Nel senso che non si tratta di una chat tra amici, ma tra persone che condividono il fatto di essere proprietari in un dato condominio, e secondo me ci si dovrebbe limitare a parlare di questioni condominiali.
Poi, se uno vuole, apre un’altra chat e invita i condomini che gli stanno simpatici per passare il tempo insieme parlando del più o del meno.
In un altro condominio dove ho casa c’è una chat del genere (no info condominiali, ma conversazioni e commenti a ruota libera), e mi guardo bene dal partecipare.
Secondo voi sarebbe opportuno mettere all'o.d.g. della prossima assemblea ordinaria il punto "Scopo e modalità di utilizzo del gruppo whatsapp condominiale"?
In modo da stabilire un minimo di regole.
Mah…mi sembrerebbe di dare troppa importanza alla cosa, visto che non è né obbligatorio né normato avere gruppo condominiale.
Ma se serve per stroncare sul nascere un uso distorto, può valer a pena.
 
Spiego meglio la dinamica dei fatti.

La creazione del gruppo wa condominiale è stata consigliata dall'amministratore al condòmino/consigliere durante una loro conversazione privata per non solo quale argomento.
Non se n'è parlato in assemblea; i proprietari che affittano i loro appartamenti e non abitano in quel palazzo non ne sapevano nulla.

Secondo voi sarebbe opportuno mettere all'o.d.g. della prossima assemblea ordinaria il punto "Scopo e modalità di utilizzo del gruppo whatsapp condominiale"?
In modo da stabilire un minimo di regole.

Secondo me sarebbe opportuno chiarire che si tratta di un'iniziativa privata che è libera ma non può sostituire la discussione propria dell'assemblea, tanto più quando è allargata a persone che non avrebbero il diritto di intervenire in assemblea tranne che sui temi specifici previsti dalla legge, ed esclude viceversa alcuni proprietari.
Insomma mi pare sbagliato il nome dell'iniziativa. Non può essere una chat "condominiale" ma semmai una chat di vicinato.
La chat "condominiale" semmai la si fa tra i condòmini.
 

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