Il notaio procede alla registrazione del testamento pubblico. Questa richiede un atto notarile con il quale il testamento pubblico viene passato dal fascicolo degli atti a causa di morte alla raccolta degli atti tra vivi, e in conseguenza è sottoposto alla registrazione ai fini fiscali. Al verbale deve essere allegato l’estratto dell’atto di morte del testatore.
In termini di tasse cosa comporta questa registrazione ai fini fiscali?
Invece per il testamento olografo la pubblicazione cosa comporta?
 
In termini di tasse cosa comporta questa registrazione ai fini fiscali?
Invece per il testamento olografo la pubblicazione cosa comporta?
Ti risponderà Nemesis. Quello che io intendevo dire, ma ho espresso malamente, è che facendo il testamento pubblico (anziché olografo) eviti agli eredi che il notaio debba fare la pubblicazione post mortem, che credo sia tra le principali voci di spesa in quella triste circostanza.
Giustamente Nemesis ha precisato gli altri adempimenti comunque richiesti e comunque con dei costi.
 
In linea con le preoccupazioni della postante, mi pare che non avendo eredi diretti, si porrebbe il problema di chi conserva questi testamenti. Nel caso di morte simultanea , il problema si potrebbe porre.

E' giusto essere previdenti, ma ..... augurerei lunga vita e un po' di ottimismo in più.
 
In linea con le preoccupazioni della postante, mi pare che non avendo eredi diretti, si porrebbe il problema di chi conserva questi testamenti. Nel caso di morte simultanea , il problema si potrebbe porre.

Ovviamente è antipatico pensare a queste ipotesi ma SE i coniugi morissero entrambi in un crash aereo, in assenza di figli e genitori a "maneggiare" il testamento olografo potrebbe essere un fratello escluso dal testamento. Gli basterebbe farlo sparire o far finta di non averlo trovato per tornare in gioco con la successione non testamentaria secondo cui in assenza dí testamento e in assenza di coniuge, ascendenti e discendenti l'eredità va ai fratelli.

E' giusto essere previdenti, ma ..... augurerei lunga vita e un po' di ottimismo in più.
Sperare il meglio ma prepararsi al peggio :)
 
in caso di morte contemporanea i rispettivi testamenti opererebbero indipendentemente come se l'altro coniuge non ci fosse.
Non so se esiste il concetto di morte "contemporanea", specie quando il patrimonio è consistente. Ricordate il caso Casati Stampa - Fallarino? Lui aveva sparato alla moglie e all'amante e si era sparato. C'era stata una grande battaglia legale su chi dei due fosse morto prima dell'altro, anche se solo per pochi secondi. Fosse morto prima lui (il suicida) avrebbe ereditato tutto la moglie e di conseguenza la famiglia di lei. I periti stabilirono che invece era morta prima lei, così tutto andò alla figlia (di prime nozze) di Casati Stampa. Compresa la famosa villa di Arcore: fu allora che si affacciò sulla scena l'accoppiata Berlusconi-Previti
 
@Seth, infatti ho messo le mani avanti: "specie quando il patrimonio è consistente". In questo caso per la famiglia di uno dei due può essere conveniente affrontare la battaglia a suon di periti e legali per determinare la cronologia dei due decessi.
 

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