Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve, vorrei sapere se in quanto proprietario di un immobile mi sia possibile concederlo in comodato d'uso gratuito ad uno dei miei 2 figli senza che l'altro possa rivalersi o pretendere, un giorno, il 50% dell'immobile che gli spetterebbe a cose normali.

Oltre al comodato d'uso gratuito vi sono altri tipi di contratto possibile, in questo caso ed eventualmente e' cmq. necessario redarre un documento formale in forma scritta ?

Grazie, Frank.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Meglio prevedere un atto scritto ma per il resto non so se, in fase ddivisione ereditaria l'altro fratello possa avanzare pretese. perchè chiaro che stai beneficiando uno solo dei tuoi figli.. e che l'altro potrebbe non gradire.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
Alla morte della madre la casa e' "naturalmente" stata suddivisa tra me ed i 2 figli, in quote ovviamente differenti (75% a me, 12.5% a ciascuno dei miei figli)
Della casa, pero', dovrei avere l'usufrutto vitalizio essendo stato coniuge della defunta.
Il figlio puo' in tal caso opporsi al fatto ch'io conceda l'abitazione in comodato all'altro figlio ?
 
Lei, per l'utilizzo dei beni di sua proprietà può disporre come meglio crede; con il comodato d'uso Lei non lede il diritto di nessuno perché non dona né costituisce alcun diritto reale a favore di uno solo dei suoi figli. Oltretutto, se il comodato d'uso è senza termine, può essere revocato con un brevissiomo preavviso e, chiaramente, cesserebbe al momento della sua morte. Per il comodato d'uso di bene immobile è obbligatoria la forma scritta e la registrazione a termine fisso del contratto (entro 20 giorni € 168,00+diritti locali). Per la stesura del testo, semplicissimo, si faccia assistere dal suo commercialista o avvocato.
 

sergio46

Membro Attivo
Proprietario Casa
Per il comodato d'uso di bene immobile è obbligatoria la forma scritta e la registrazione a termine fisso del contratto (entro 20 giorni € 168,00+diritti locali) ...
A proposito di registrazione o meno del comodato d'uso gratuito, ho trovato questo approfondimento
Comodato d'uso gratuito e imposta di registro
che sostiene l'obbligatorietà della registrazione "solo" in caso d'uso o in forma scritta.
E' corretta l'interpretazione?
Saluti.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
Lei, per l'utilizzo dei beni di sua proprietà può disporre come meglio crede; con il comodato d'uso Lei non lede il diritto di nessuno perché non dona né costituisce alcun diritto reale a favore di uno solo dei suoi figli. Oltretutto, se il comodato d'uso è senza termine, può essere revocato con un brevissiomo preavviso e, chiaramente, cesserebbe al momento della sua morte. Per il comodato d'uso di bene immobile è obbligatoria la forma scritta e la registrazione a termine fisso del contratto (entro 20 giorni € 168,00+diritti locali). Per la stesura del testo, semplicissimo, si faccia assistere dal suo commercialista o avvocato.
A meno ch'io non abbia compreso male la situazione... essendo il coniuge, viste le quote di cui sopra, sono comproprietario dell'abitazione pur avendone l'usufrutto.

Non potendo cedere l'uso/usufrutto volevo appunto sapere se sono in grado di concederlo in comodato a chicchessia senza che uno o entrambi i figli possano opporsi.

Sempre fermo restando che al momento della mia morte avra' fine l'eventuale comodato d'uso "in vigore".
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Le norme fiscali prevedono l'obbligo di registrazione dei contratti di comodato di beni immobili
No. L’art. 3, primo comma del D.P.R. n. 131/1986, nell’elencare i contratti verbali da sottoporre a registrazione, non richiama anche il contratto di comodato, per cui i contratti verbali di comodato, sia che abbiano per oggetto beni immobili sia beni mobili, non sono soggetti all’obbligo della registrazione, tranne nell’ipotesi di enunciazione in altri atti.
 
Soprattutto avendo riguardo ai problemi che si pone Sergio46 e, comunque, in linea generale, è bene che il contratto di comodato di un'abitazione sia redatto per iscritto, specificando bene alcune clausole, prima fra tutte l'apposizione o meno di un termine ( "vita natual durante", ad esempio, è un termine; ma la questione non può essere approfondita qui); il contratto di comodato in forma scritta deve essere assoggettato a tassazione in termine fisso (€ 168,00 + altri tributi regionali) entro 20 giorni dalla sottoscrizione (vedi Tariffa, parte I DPR 131/86 - Tabella A. atti soggetti a registrazione in termine fisso).
Veda comunque in proposito anche le istruzioni, semplici e chiare, fornite dall'Agenzia delle Entrate.
Cordiali saluti. Franco Formenti
 

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