salvo cervino

Nuovo Iscritto
Una mia cliente (ho eseguito per lei dei frazionamenti) mi ha telefonato e mi ha posto un quesito: Ho ereditato 1/2 di una casa, una volta campagna oggi zona periferica di un paese, insieme alla sorella (1/2 a testa) venendo a mancare uno dei due genitori (l'altro è ancora in vita). La successione non è stata ancora fatta e sono trascorsi + di 5 anni dal decesso. La casa è materialmente occupata dalla sorella ma oltre a questo ci sono stati negli anni (a opera della sorella) degli aumenti spropositati di volume pertanto l'immobile e più che parzialmente abusivo. Non solo ma questa continua forte del fatto che fino ad oggi non le è successo niente, ha creato altri due volumi oltre il preesistente e una piscina scoperta interrata di circa 60mq. Che fare e come comportarsi??
 

salvo cervino

Nuovo Iscritto
ccc1956 si sicuramente ma poi? Sarebbe il caso che la mia cliente si attivasse quanto meno per la successione visto che il decesso è avvenuto nel 2005? E visto che questa in modo o nell'altro la occupa da quasi 30 anni che fa la vorrebbe usucapire? Francamente non so che consigli dare. Datemi una mano!
Un grazie anticipato a chiunque raccogliesse l'appello.
Saluti
Salvo
 

Pagolino

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salve, salvo cervino

dico quello che mi viene in mente.

1° le successioni vanno aperte entro un anno dal decesso, altrimenti lo Stato stima i beni e si pagano eccessive tasse.

2° bisogna sapere se il terreno dove è piantata la casa e stato aquistato dai coniugi in "comunione dei beni" e in seguito costruito dai coniugi, oppure donato o ereditato dal de cuius.
Nel caso di aquisto in comunione beni, al decesso di uno dei coniugi subentra l'altro automaticamente come assoluto proprietario e credo non si possa dividere se non accordato dalla vedova alle buone per favorire il benessere dei figli.
Nel secondo caso, madre e sorelle sono coeredi a pari diritti. ampliamenti apportati alla casa dopo il decesso del proprietario vengono stimati dal CTU nominato.
Per quanto riguarda le spese di ampliamento occorre produrre ricevute e fatture solo così possono essere detratte dalla massa ereditaria o dagli usufrutti. Senza ricevute la tua cliente è comproprietaria per 1/3 anche degli ampliamenti eseguiti post decesso senza aver contribuito.

l'immobile appartiene infatti al proprietario del terreno e non a chi costruisce!

Alle buone non accade niente quindi:
ITER.
incaricare notaio per le successioni, poi avvocato per scioglimento della comunione ereditaria, segue CTU incaricato dal tribunale che stima l' immobile allo stato attuale, usufrutti e spese di ampliamento (solo "se si presentano ricevute").

segue.
1° causa, SCIOGLIMENTO COMUNIONE EREDITARIA, e sentenza con calcolo conguagli.
2° segue sorteggio con relativo verbale
3° provvedimento di attribuzione
4° per ufficio iscrizione al catasto delle quote assegnate ai singoli eredi
5° eventuali debiti gravano ipotecariamente sull'immobile fino a provata estinzione.

Nb.
da punto 1° a 3° ocorrono fino a tre anni di tempo, gli usufrutti per questo periodo sono un buco nero.
da 1° a 5° occorrono dai 13 fino a venti anni.
Spese legali a carico dell'attore.

Cordialissimi:applauso:
pagolino
 

Pagolino

Membro Ordinario
Professionista
:daccordo: e grazie per la collaborazione
Salvo


Un pochino tardi! (registrato dal 09.2011) ma volentieri e sempre con piacere, documentazione a dispo. x sottolineare la veracidità di quanto esposto:ok:

Buona domenica ;)
pagolino

Aggiunto dopo 9 minuti ....

Salve Salvo,

dimenticavo!

Non credo che l'eredità vada in usucapione ma la domanda è interessante, direi di passare la palla a qualcuno che ha fatto esperienze in proposito,.... in questo senso, buona fortuna, salvo cervino:fiore::fiore:

pagolino
 

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