Matteo Ven

Membro Attivo
Buongiorno
Espongo il mio quesito
Mia madre e i suoi due fratelli sono comproprietari di un immobile in parti uguali.
Un terzo estraneo si è proposto per l’acquisto della quota di mia madre.
Dato che i fratelli di mia madre hanno il diritto di prelazione, vorrei sapere se mia madre dovesse vendere la sua quota ad uno dei fratelli dovrebbe esercitare il ribasso del 15% rispetto alla proposta dell’acquirente estraneo?
Grazie. Distinti saluti
Matteo Ven.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Per Legge la prelazione sugli immobili non esiste, per cui se non avete stipulato un contratto tra di voi non c'è nessun obbligo ne sconto da fare, se invece c'è l'accordo dovete rispettarlo.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Come scritto da maidealista i fratelli di tua made non hanno diritto di sconto ma solo della prelazione che si esercita notificandogli agli stessi il prezzo pattuito per la compravendita sta a loro poi dare una risposta entro due mesi dalla notifica, art. 732 C.C
Ciao salves
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Come scritto da maidealista i fratelli di tua made non hanno diritto di sconto ma solo della prelazione che si esercita notificandogli agli stessi il prezzo pattuito per la compravendita sta a loro poi dare una risposta entro due mesi dalla notifica, art. 732 C.C
Ciao salves
Sono d'accordo, però è necessario vedere se i fratelli hanno stipulato un contratto di prelazione, ovvero essere preferiti a parità di offerta, altrimenti il proprietario può vendere tranquillamente al miglior offerente e/o a chi lui preferisce.
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
è necessario vedere se i fratelli hanno stipulato un contratto di prelazione,
L’art. 732 c.c. prevede, nel caso in cui uno o più coeredi intendano cedere la propria quota ad un “estraneo”, il diritto di prelazione degli altri coeredi a parità di condizioni. Non solo, lo stesso articolo, prevede anche il diritto di riscatto (il cosiddetto retratto successorio) della quota nei confronti dell’estraneo, qualora l’alienante (il coerede che cede la quota all’estraneo) non abbia rispettato il suddetto diritto di prelazione.
A tal proposito, il coerede, prima di alienare o comunque impegnarsi ad alienare la propria quota ad altri, è tenuto a notificare agli altri eredi la proposta di acquisto fattagli dall’estraneo.
Per “estraneo” si intende “chi non sia legato da parentela con i coeredi del de cuius, ma anche chi non partecipa all’eredità di cui fa parte la quota ceduta”, a prescindere dall’appartenenza alla famiglia del defunto (Cass. civ., sez. II, 28 gennaio 2000, n. 981).
:daccordo:
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
L’art. 732 c.c. prevede, .....
Infatti è vero hai ragione;

Art. 732. Diritto di prelazione.
Il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria.
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali


Ma solo se sono coeredi, non comproprietari come in questo caso, quì per il momento non c'è nessun de cuius e non c'è eredità, ma solo la madre che vuol cedere la propria parte
 

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