salves

Membro Assiduo
Professionista
la proprietà è acquisita da una successione


Sono d'accordo, però è necessario vedere se i fratelli hanno stipulato un contratto di prelazione, ovvero essere preferiti a parità di offerta, altrimenti il proprietario può vendere tranquillamente al miglior offerente e/o a chi lui preferisce

Forse ti riferisci in caso di accquisto può esserci tale contratto ma in caso di successione vige quanto prevede l'art. 732 del c.c., se poi i comproprietari non hanno volontà di acquisire la quota per diritto di prelazione a loro spettante sono decisioni loro.
Ciao salves
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse ti riferisci in caso di accquisto può esserci tale contratto ma in caso di successione vige quanto prevede l'art. 732 del c.c. ....
Infatti, ma non è questo il caso di successione di cui all'art 732 cc, la mamma sembra vuol cedere ad altri ed è viva e vegeta, e immagino che voglia rimanere a lungo così ..... (glielo auguro di cuore), perciò vale l'art. 1103 cc della comunione;

cc Art. 1103. Disposizione della quota.
Ciascun partecipante può disporre del suo diritto e cedere ad altri il godimento della cosa nei limiti della sua quota.
...
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Il fatto è non che la mamma sia viva e vegeta ma che la proprieta è pervenuta cosi come si trova per le rispettive quote da una successione e quindi c'è il principio dei coeredi, e non da rogito notarile di compravendita in comproprietà.
 

Matteo Ven

Membro Attivo
Un fratello di mia madre ha deciso di rilevare le quote. Abbiamo stabilito un prezzo ed eravamo tutti d'accordo.Successivamente il fratello che dovrebbe rilevare le quote (ad un prezzo "Familiare", più basso rispetto ad una vendita ad estranei) propone che ,presentandosi dei lavori da fare, vorrebbe decurtare le somme dal prezzo stabilito. Non credo che questo si possa fare. I lavori di ristrutturazione dovrebbero spettare a lui, chiedo consiglio. Grazie
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Un fratello di mia madre ha deciso di rilevare le quote. Abbiamo stabilito un prezzo ed eravamo tutti d'accordo.Successivamente il fratello che dovrebbe rilevare le quote (ad un prezzo "Familiare", più basso rispetto ad una vendita ad estranei) propone che ,presentandosi dei lavori da fare, vorrebbe decurtare le somme dal prezzo stabilito. Non credo che questo si possa fare. I lavori di ristrutturazione dovrebbero spettare a lui, chiedo consiglio. Grazie
Scusa, ma il terzo ha chiesto lo stesso sconto per ristrutturare l'alloggio ? Per me il prezzo tiene conto dello stato di fatto, pertanto è una vostra "facoltà" (atto liberale) accettare o meno, perchè legalmernte non gli spetta.
 

Matteo Ven

Membro Attivo
Il fratello di mia madre oltre al prezzo scontato di vendita ( a cui non avrebbe avuto diritto) vorrebbe un ulteriore sconto su delle opere di ristrutturazione, praticamente vorrebbe acquistare l'immobile ad un prezzo irrisorio.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Sempre a proposito di prelazione

Vorrei leggere il vostro parre sull'esatto termine a disposizione di chi haun diritto di prelazione.
FattO: 5 fratelli ereditano nel lontano 1996 un intero caseggiato come proprietà indivisa e resta rale fino a ottobre 2010.
Nel 2010 si procede alla divisione, ricavandone 5 unità autonome ( per modo di dire, per chiudere litigi vari di lunga data).
Il notaio inserisce nel rogito la seguente clausola:
- i condividendi convengono reciproco diritto di prelazione in caso di vendita dei cespiti oggetto del presente atto. A tal uopo il condividente che intendesse trasferire per atto tra vivi a titolo oneroso uno o più cespiti oggrtto del presente atto dovrà fare esercitare all'altro condividente il diritto di prelazione mediante comunicazione da effettuarsi per raccomandata postale con ricevuta di ritorno , contenentel'indicazione delle modalità del trasferimento. Il diritto di prelazione dovrà essere esercitato entro trenta (30) giorni dal ricevimento dell'atto.

Ora si è verificato il caso di proposta di acquisto da parte di un terzo e uno dei condividenti vuole assolutamente sbarazzarsi dell'unità, abitando a 800 km di distanza.

Altra domanda: è necessario inviare agli aventi il diritto di prelazione anche copia dell'offerta fatta dal terzo promissore acquirente ? O è sufficiente comunicare l'importo e le modalità di pagamento ?
Thank you in advance.
 

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