Mokuren

Nuovo Iscritto
Io e il mio compagno abbiamo vissuto per motivi lavorativi per dieci anni negli States. Sua madre novantenne e propietaria di alcuni appartamenti in affitto ha dato in affitto a due ragazzi un appartamento, il padre di questi ragazzi non voleva pagare Tarsu, spese di registrazione contratto ecc. e lei, sebbene affitti sempre in regola, si è lasciata convincere ad affittare in nero.
Con la nuova legge della scorsa estate, avendo gli inquilini il contratto non registrato, si sono avvalsi della nuova legge Dlgs 23/2011 dello scorso giugno, così ora possono stare dentro 8 anni e pagare un affitto irrisorio.
Siamo tornati nel mese di dicembre a vivere in Italia perchè la madre del mio compagno verte in gravissimo stato di salute e ci siamo trovati questa situazione in questo appartamento. Pagheremo tutte le multe che ci saranno da pagare all'Agenzia delle Entrate ma non c'è proprio modo di mandare via i figli di questo personaggio prima degli otto anni? Un amico di famiglia ci ha detto di come il padre di questi ragazzi rompeva mia suocera per tenere il contratto in nero e lei, forse non più molto presente, si è lasciata convincere. Poi abbiamo visto che costui non ha pagato neppure tutti i mesi d'affitto.
Colpa nostra che eravamo via e non ci siamo interessati prima alla cosa ma ora come possiamo sfrattare i figli di questa persona che non ci piace affatto come ha manipolato mia suocera (oltretutto portatrice di handicap)? Questa legge è molto dura con i locatori, ma non sempre il conduttore subisce il nero, in questo caso è stato lui a volerlo, per non doversi sobbarcare spese comunali et similia, cavoli, mi sembra colpevole anche lui!
Possiamo tentare un cambio proprietà? Il contratto così com'è ricaderebbe per forza anche sul nuovo proprietario? Anche quando si erediterà l'appartamento?
 

romrub

Membro Ordinario
Bisogna verificare la fattibilità dell'ottimo suggerimento di arianna26, altrimenti ti rimane solo, se hai testimoni, il citare il padre dei conduttori per cinconvenzione di incapace, senza alcuna offesa per la signora, ma una persona circa novantenne, non può certo reggere alla pressione di una di molto più giovane.
 

catania

Membro Attivo
salve, mi trovo nella vostra identica situazione: contratto in nero espressamente richiesto e dopo alcuni mesi ecco la "bella sorpresa" . ho parlato con un legale di mia fiducia, che demoralizzato mi ha detto che per 4 anni non c'e' molto da fare, praticamente si godra' casa mia, gravata da un mutuo che dovro' pagare, ad un canone di affitto irrisorio (E. 42,50 piuttosto che 400) bella fregatura no? comunque stiamo cercando altre soluzioni. comunque non mi arrendo ! stiamo cercando altre soluzioni.
 

Mokuren

Nuovo Iscritto
catania posso chiederti che cosa ti ha consigliato di fare il tuo avvocato dopo i 4 anni? Perchè, almeno qui a Bologna, essendo una legge nuova, diversi avvocati che abbiamo sentito non sanno che pesci pigliare.
Non è possibile, questa legge è incostituzionale, ma al negoziante che non batte gli scontrini lo Stato impone di vendere la sua merce gratis per 8 anni? No, gli fa pagare una multa. Non capisco perchè questa cosa non debba valere anche per i proprietari di immobili, sopratutto in presenza di inquilini che sono giovani, senza famiglia, con disponibilità economiche ecc. pazzesco, certa gente ci mangia o ci paga il mutuo con gli affitti, per alcuni di noi è un lavoro!

arianna26 e romrub grazie dei consigli, alla circonvenzione di incapace avevo pensato anch'io ma è una trafila lunga e si sfocia nel penale, comunque ci penserò su.
 

catania

Membro Attivo
ciao, allora andiamo in ordine il problema e' cercare di mandarli via prima dei 4 anni, premesso che, i 4 anni decorrono dalla data di registrazione del contratto presso l'agenzia delle entrate, anche se ieri sera nel sito
: ilpuntodivistaonline.it/?p=3285#more-3285
e' indicata dettagliatamente la procedura da seguire x registrare il contratto verbale, verifica se anche il tuo inquilino ha seguito tale procedura, perche a me pare che ci sia una diversa applicazione da parte delle agenzie delle entrate nella varie citta. il mio inquilino qui a catania non ha seguito cio'. comunque non intendo darmi per vinto! non lascio che stia a casa mia a E. 42,50 al mese ed io continuo a pagare il mutuo.
hai verificato quali documenti ha prodotto all'agenzia dell entrate? perche non chiedi consiglio al un tributarista piuttosto che ad un avvocato? forse ci sono gli estremi per far ricorso alla commissione tributaria.
a proposito dell'incostituzionabilità secondo un mio amico avvocato non vi e' ombra di dubbio, e comunque non capisco la filosofia della legge sarebbe stato piu corretto ed equo multare il proprietario per il contratto in nero e basta . a cosa serve questo comma 8 e 9 dell'art 3 del d.lgs 23/2011? poveri noi....
 

MarkC

Membro Junior
Ecco la mia interpretazione:
Alla lettera il DLgs 23/2011 da la possibilità a chi ne usufruisce cioè il "non conduttore" di denunciare il "non locatore" per un "non contratto" non registrato.
Questa è solo una possibilità. Di fatto la Legge parla chiaro : si parla che nei casi previsti ... si "applica la seguente disciplina" ... ATTENZIONE si parla di disciplina e non contratto!!!
Inoltre tutti i vecchi accordi, e lo stesso DLgs ne fa menzione all'°9 comma dell'art.3, sono nulli, vale a dire "si annulla tutto il pregresso", qui si realizza le intenzioni del legislatore - regolarizzare tutti i contratti di locazione residenziale.
In altre parole, il "non conduttore" ha diritto di ottenere del "non locatore" un contratto disciplinato dalle condizioni imposte dal D.Lgs. che dovrà far valere non di certo davanti all'Agenzia delle Entrate ... che infatti in una sua famosa circolare (26/E) recita solo che si può "procedere alla formalità della registrazione" da nessuna parte si legge che si generi dal nulla un contratto di locazione.
Quindi il "non conduttore" è legittimato ad ottenere un contratto alle condizioni previste dal D.Lgs., egli dovrà in prima istanza chiedere al "non locatore" di stipulare un regolare contratto, in difetto attraverso la procedura di conciliazione (da poco introdotta), in difetto in un tribunale civile dove dovrà esibire le prove che effettivamente affittava l'unità abitativa.
Se il "non conduttore" non chiede la stipula del contratto, sarà il proprietario che, a tutela del bene, dovrà chiedere al "non conduttore" di stipulare un contratto alle condizioni previste dal DLgs. Se il "non conduttore" si rifiuta allora siamo nel caso di: occupazione senza titolo, appropriazione indebita, libero arbitrio del "non conduttore" per far valere le proprie ragioni.
Mi piacerebbe leggere commenti in merito, ciao
 

romrub

Membro Ordinario
A prima vista, non mi sembra corretta la tua interpretazione, in quanto il "non conduttore" non ha alcun obbligo di richiedere un contratto regolare, ma ha il diritto di rivolgersi a chi di dovere (magistratura?), per avere l'appartamento alle condizioni stabilite da quella legge.
Per quanto che possa essere incostituzionale ho molti dubbi, perchè non determina nessuna discriminazione tra i cittadini, a parità di comportamenti.
La legge è chiaramente punitiva per chi affitta in nero, e tende a far si che tale pratica venga scoraggiata, proprio dall'enormità del danno.
Per quanto riguarda la possibilità di sfrattare chi usufruisce del canone secondo quella legge, penso che non ce sia alcuna. Ciao.
 

MarkC

Membro Junior
Grazie romrub, mi sembra che il tuo ragionamento non fa una piega, solo su un punto mi sento di dissentire: il fatto che qualcuno ha evaso le tasse, significa che ne paga le conseguenze, e visto che non c'è galera, si pagano le ammende allo Stato, rimane del tutto incomprensibile dover pagare anche a terzi, sotto forma di mancati incassi, che non hanno nulla a che vedere con il rapporto cittadino/stato la stessa cosa all'inverso si può dire di chi usufruisce sotto forma di minore spese del beneficio previsto dal decreto a carico di terzi e non dello stato. Su questo, a mio avviso potrebbe esserci una pregiudiziale di costituzionalità.
Di più, ma qui entriamo nell'insieme delle leggi sul federalismo fiscale, questo decreto nasce a seguito di una delega data dal Parlamento al Governo al fine di attuare il federalismo fiscale, delega rilasciata come dicevo per attuare il federalismo, ma l'art. 3 del D.Lgs. parla di cedolare secca, affitti .. etc. che non hanno nulla a che vedere con la delega ricevuta dal Governo.
Qui comunque ci vorrebbe un costituzionalista ... riporto solo un mio pensiero.
 

Mokuren

Nuovo Iscritto
Secondo me invece questa legge determina proprio una discriminazione tra i cittadini a parità di comportamenti.

Come ho già detto un imprenditore che non paga le tasse viene multato, non gli viene chiesto di dare parte delle entrate future della sua azienda allo Stato o a terzi. Gli appartamenti costituiscono per alcuni di noi un vero e proprio lavoro, non si capisce perchè ad altri evasori fiscali viene fatta la multa mentre a noi viene fatta la multa più vengono anche a mancare delle entrate future.
Soltanto perchè così il conduttore ha tutto l'interesse a denunciare il fatto? A parte che ci sarebbe sempre, come nei casi che leggo qua, gente che cerca di approfittarsene, ma allora perchè lo Stato non paga il cittadino che denuncia il negoziante che non gli fa lo scontrino?
Mi hanno detto all'asppi che si stanno lamentando per questa legge ma sarà vero?
 

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