giolucianipinsi

Membro Ordinario
concordo, anche se non vedo nulla di ecologista nell'obbligo di certificazione energetica
se intendiamo in maniera seria l'ecologia...
si tratta esclusivamente di una nuova tassa, complicata dal fatto che bisogna far intervenire per forza un professionista...
però si alimentano gli apparati pubblici, la cui enorme struttura avrà così ulteriori motivi per non smagrirsi
vorrei essere smentito, ma presumo che il 99% di quelli che obtorto collo faranno la certificazione, non ne avranno assolutamente alcun vantaggio, salvo essere in regola con scartoffie previste da un'ennesima norma, nel Paese che continua con produttività impareggiabile a fare e disfare leggi, e cosi rende sempre piu' cosmica la dimensione della loro elusione...
 

griz

Membro Storico
Professionista
concordo, anche se non vedo nulla di ecologista nell'obbligo di certificazione energetica
se intendiamo in maniera seria l'ecologia...
si tratta esclusivamente di una nuova tassa, complicata dal fatto che bisogna far intervenire per forza un professionista...
però si alimentano gli apparati pubblici, la cui enorme struttura avrà così ulteriori motivi per non smagrirsi
vorrei essere smentito, ma presumo che il 99% di quelli che obtorto collo faranno la certificazione, non ne avranno assolutamente alcun vantaggio, salvo essere in regola con scartoffie previste da un'ennesima norma, nel Paese che continua con produttività impareggiabile a fare e disfare leggi, e cosi rende sempre piu' cosmica la dimensione della loro elusione...


il tuo giudizio mi trova abbastanza d'accordo anche se piuttosto lapidario

però sto notando che il fatto di attribuire un giudizio energetico ad un immobile stimola chi si vede attribuire una classe, un IPE, elevato, a porsi il problema e chiedere se può fare qualcosa per migliorare, spesso basta un piccolo investimento installando valvole termostatate sui caloriferi e tenere l'acqua del riscaldamento a temperature inferiori per cambiare le cose in modo apprezzabile, per non parlare della sostituzione della caldaia

se l'intento del legislatore era quello di stimolare il risparmio energetico attraverso valutazioni dell'immobile che in un futuro avranno riscontri sul mercato, secondo me piano piano ci si arriverà

per le nuove costruzioni, la certificazione energetica è dovuta e fa parte delle pratiche per l'agibilità
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Per le nuove costruzioni concordo, l'obbligo della certificazione energetica stimola a costruire meglio e premia le imprese che hanno investito in questo e che vi investiranno in futuro.
Per le costruzioni esistenti, invece, mi sembra solo un'odiosa e inutile gabella che va a creare nuovi problemi sia a chi vende che agli intermediari, allo scopo di ingrassare qualche casta e di giustificare la costosa burocrazia. Di vantaggi per chi compra ne vedo pochi, di solito se uno si innamora di una casa non è certo perché è in classe A o B ma perché è funzionale, gli si addice come posizione, disposizione, metratura ecc. e ha il giusto prezzo.
 

MOLLO GIOVANNI

Membro Attivo
Proprietario Casa
Tutto giusto quato gli amici hanno espresso in merito al certificato energetico.Voglio solo dire che l'80% dell'attuale patrimonio immobiliare italiano è classificato nella classe G.Io ho ristrutturato un alloggio in Liguria,sito in un palazzo degli anni '70.Ho speso 35.000 euro,cambiando tutto,inclusi i termosifoni,con valvole a conteggio di calore e infissi.Il geometra che ha redatto l'ACE mi ha riferito che per avere una classifica migliore bisognerebbe coibentare le pareti,soffitti,pavimenti,cambiare sistema di riscaldanìmento,cambiare il boiler da elettrico a gas,ecc,ecc.A parte la spesa,è ovviamente impossibile procedere a lavori in un appartamento condominiale con riscaldamento centralizzarto.L'alloggio è ora molto bello e confortevole ma secondo l'ACE è ora paragonabile,come pregio, a qualsiasi "ciofeca" di 100 anni che trovi in giro.Pertanto non credo che il solo ACE possa stabilire,per le classi G,un valore del 30-35% inferiore rispetto ai prezzi di mercato,come dicono i giornali.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Concordo pienamente e, se fossi un acquirente e il tuo appartamento ben ristrutturato mi piacesse potrei senz'altro preferirlo ad un appartamento nuovo e più ben coibentato, proprio perché negli anni 70 si costruivano appartamenti con stanze più spaziose, cucine abitabili, bagni più grandi, finestrature più ampie ecc.
Una volta rifatti gli impianti e i serramenti chi se ne frega se è in classe A o G, il valore di mercato è determinato da altri parametri oggettivi e soggettivi e non certo dall'ACE, checché ne dica qualche agente immobiliare.
 

griz

Membro Storico
Professionista
piano piano impareremo anche che, a parte la classificazione per lettere dell'alfabeto, esiste anche l'IPE che è l'indice in kwh/mq anno che dice quanto consuma l'immobile per unità di misura (mq)

la classe G parte da 175 in su, un appartamento con indice 180 è quasi una classe F e, pur essendo nella classe peggiore, consuma la metà di un appartamento in classe G che vale 360 kwh/mq anno

questo per dire che sono dati che vanno interpretati, sostenere che un'elevatissima percentuale degli immobili non di recentissima costruzione sia in classe G quindi è inutile certificarli o fare interventi è una scarsa interpretazione, soprattutto fuorviante
 

rforte

Nuovo Iscritto
buonasera
qualcuno mi sa dire se in liguria e' come nel veneto.
Se si affitta un appartamento senza impianto di riscaldamento ( fitto estivo) e' necessario citare nel contratto la certificazione energetica?
Oppure basta autocertificare la classe G?


In liguria non è ammessa l'autocertificazione in classe G. Il fatto che nel tuo appartamento non ci sia l'impianto di riscaldamento è inessenziale ai fini della certificazione, in quanto si assume che il riscaldamento venga fatto con stufe elettriche (la forma più degradata di energia). Quindi nel tuo caso è necessario avere l'ACE (Attestato di Certificazione Energetica) da allegare al contratto.

Saluti.

--
 

albertoalberto

Nuovo Iscritto
concordo, anche se non vedo nulla di ecologista nell'obbligo di certificazione energetica
se intendiamo in maniera seria l'ecologia...
si tratta esclusivamente di una nuova tassa, complicata dal fatto che bisogna far intervenire per forza un professionista...
però si alimentano gli apparati pubblici, la cui enorme struttura avrà così ulteriori motivi per non smagrirsi
vorrei essere smentito, ma presumo che il 99% di quelli che obtorto collo faranno la certificazione, non ne avranno assolutamente alcun vantaggio, salvo essere in regola con scartoffie previste da un'ennesima norma, nel Paese che continua con produttività impareggiabile a fare e disfare leggi, e cosi rende sempre piu' cosmica la dimensione della loro elusione...

E' una questione di mentalità. I negozianti protestavano per le prime isole pedonali, mentre adesso è una faccenda acquisita. Occorre vedere le cose in una prospettiva lunga.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
E' una questione di mentalità. I negozianti protestavano per le prime isole pedonali, mentre adesso è una faccenda acquisita. Occorre vedere le cose in una prospettiva lunga.

Appunto ... visto che tale provvedimento avrà effetto positivo senz'altro nel lungo periodo, potevano limitarsi a prescrivere l'obbligo dlle certificazioni per le nuove costruzioni e lasciar stare il patrimonio immobiliare esistente che è già abbastanza tartassato di tasse e gabelle.
 

albertoalberto

Nuovo Iscritto
Rispetto il tuo punto di vista. Mi limito soltanto ad aggiungere che intervenire sul nuovo, oramai, abbatte ben di poco il volume globale di energia consumata. Noi abbiamo la necessità urgente di abbattere i consumi di energia. Il riscaldamento globale non si ferma perché i giornali se ne scordano. In sede UE l'ACE è stata individuata come un punto cardine per iniziare a muovere questa lentissima zolla continentale che si chiama inerzia delle persone.
Le obiezioni possono essere molte e facili. Perché iniziare di qui? Cosa vuoi che contiamo noi se in India inquinano col carbone? Facciamo prima pagare altri. Eccetera. Le nostre case sono colabrodi, ed il nuovo, è una percentuale miserissima del parco costruito. Queste misure, che scontentano sempre qualcuno, vanno nella direzione giusta per cambiare il modo di vedere di un popolo abituato a mugugnare ed a farsi gli interessi del proprio particolare. Sto dicendo che è il modo perfetto? No. Sto dicendo che è un modo.
 

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