Acacerulen

Membro Ordinario
Certo che c'è da combattere ma vedendola in modo sostanziale non credo che la questione dell'indegnità possa essere portata avanti e vinta con facilità anche perché forse lo sarebbe solo per la quota di tua madre e non per quella di tuo padre verso il quale forse è solo inadempiente se è stato superato il limite posto da quest'ultimo altrimenti non ravvedo "peccati".
Chiarisci un punto, quanti sono gli immobili 2 o 3, da quanto dici sembrerebbero 3 di cui 2 di esclusiva proprietà e 1 in comunione.
Luigi

gli immobili sono 3 uno a testa di propriatà esclusiva l'antro in comunione. Il valore del patyrimonio di mia madre è un terzo delvalore degli immobili di mio padre
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Forse la faccio semplice, ma a mio modo di vedere la situazione è questa. Entrambi i testamenti erano impugnabili in quanto ledevano, vicendevolmente, le quote di legittima. Si tratta, in sostanza di quei testamenti che i coniugi stilano pensando magari di "andarsene" insieme oche uno dei due non sopravviva all'altro che poco tempo. E così si creano i casini. Ora, tutti due se ne sono andati e l'esecutore testamentario (un figlio della coppia), può avere, e sicuramente ha sbagliato in qualcosa. Però, ha fatto una proposta del tutto giusta. Vendere i beni e dividere in parti uguali con gli altri eredi. A me sembra una cosa sensata. D'altra parte, tutti gli eredi -compreso l'esecutore - hanno gli stessi diritti non essendoci state riserve di legittime. E poi, via....l'indegnità? Ma se c'è chi ha ammazzato i genitori ed un fratello oggi si gode l'eredità!!!
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ritorno sul fatto della contestualità dei due testamenti. Se sonno stati scritti ognuno per conto proprio e con propria calligrafia, anche se il contenuto è lo stesso, non troverai mai un giudice che te li annulli. L'unica cosa , come scritto già prima, dovresti domostrare, ma non per l'età che avevano, che nel tempo in cui hanno redatto i due testamenti olografi, non avevano la capacità di intendere e di volere. Inoltre come postato da Luigi Barbero, potevi impugnarli per lesione di legittima, ma la soluzione offerta dai coeredi è decente e congrua.
 

romrub

Membro Ordinario
Se ho capito bene la vicenda, visto che di fatto i testamenti è come non ci fossero stati, alla fine di tutto il contendere è fra tuo fratello che vuol vendere e tu che non vuoi.
Allora che contropoposta hai fatto (o vuoi fare) ai tuoi coeredi?
Poi mi dovresti chiarire perchè adesso non vuoi vendere, ma cerchi la via per diseredare tuo fratello, perchè non ha adempiuto l'intendimento di tuo padre, di vendere e dividere il ricavato tra gli eredi, esattamente quello che ha disposto anche tua madre. Quindi il vendere e dividerne il frutto non è altro che l'adempimento di quanto voluto dai vostri genitori, che l'hanno voluto proprio per evitare che l'eredità provocasse dissapori e malanimo fra i fratelli.
Rifletti e agisci secondo coscienza. Ciao.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
Se ho capito bene la vicenda, visto che di fatto i testamenti è come non ci fossero stati, alla fine di tutto il contendere è fra tuo fratello che vuol vendere e tu che non vuoi.
Allora che contropoposta hai fatto (o vuoi fare) ai tuoi coeredi?
Poi mi dovresti chiarire perchè adesso non vuoi vendere, ma cerchi la via per diseredare tuo fratello, perchè non ha adempiuto l'intendimento di tuo padre, di vendere e dividere il ricavato tra gli eredi, esattamente quello che ha disposto anche tua madre. Quindi il vendere e dividerne il frutto non è altro che l'adempimento di quanto voluto dai vostri genitori, che l'hanno voluto proprio per evitare che l'eredità provocasse dissapori e malanimo fra i fratelli.
Rifletti e agisci secondo coscienza. Ciao.

Prima di tutto trai conclusioni senza conoscere a fondo quello che è avvenuto che non ho raccontato perchè ho posto il problema nel merito giuridico. Comunque mio padre è deceduto prima di mia madre e il patrimonio che avevano conservato serviva per curarli in vecchiaia da eventuali malattie senza gravare sui figli. Ciò purtroppo è avvenuto e mia madre ha avuto un ictus. Bene io ho richiesto con il consenso dei miei fratelli di ricoverarla per la riabilitazione in un centro di alta specializzazione visto che avevano lasciato per loro il patrimonio per curarli. Il consenso prima me lo hanno dato e poi senza spiegazione logica me lo hanno toto senza dirmi nulla e rimandando in clinica l'ambulanza che serviva per il ricovero. Da qui la richiesta di utilizzare quei soldi di mio padre, cosa non avvenuta, ancor peggio mi hanno impedito di vedere mia madre e di sapere dove l'avevano ricoverata in una RSA, neppure il giudice tutelare ha risposto alle mie sollecitazioni di sapere dove si trovava, senza avermi mai conosciuto e pur essendo io una persona normale, incensurata, e molto amato da mia madre e mio padre. Hanno fatto un testamento che a mio avviso è falso perchè un 92enne non può usare i termini che ha usato, non può firmare con una firma diversa, non può scrivere in maniera scorrevole e certa, non può lasciare mia madre fortemente legata a mio padre e viceversa senza quota legittima, non si può dichiarare il falso nella domanda di successione, e poi i miei genitori non hanno mai parlato a noi di testamento nessuno dei figli ne sapeva nulla e anche se non costituisce nulla contro, sono assistiti da un avvocato che è stato condannato per truffa e appropriazione indebita sentenza andata in giudicato. E' chiaro che loro vogliono ora vendere al prezzo che stabiliscono loro e evidenziando una serie di spese sostenute per le cure di nostra madre non vere perchè solo giustificate da un rendiconto sintetico al giudice tutelare senza fatture o altro. In questo modo abbassano il patrimonio da dividere in eredità. Per me non è un problema di soldi li darei pure in beneficienza come del resto è nei miei programmi avendo fatto io e mia moglie testamento con questa volontà, è che non voglio che i miei fratelli la passino liscia dopo aver speculato sugli anziani genitori. Tieni contro che non sapendo dove era ricoverata, in quale RSA, non mi hanno neppure chiesto il parere se condividevo la spesa. Scusa per esermi dilungato e forse essere stato irruento, ma tu come ti saresti comportato, pensa che li ho pure querelati per comportamenti che il PM ha considerato oggettivamente diffamanti, ma strano ha archiviato dicendo che mi avevano offeso per difendere la loro madre. Difeso da che, un PM giustifica un reato ? In una udienza con il giudice tutelare il loro "bravo" avvocato alla mia risposta ad una domanda del giudice ha fatto una grassa e grossa risata e per questo visto che il giudice non lo ammoniva sono stato costretto ad andare via. Querelati, il PM archivia perchè una risata in udienza !!!! nopn costituisce una offesa eppure fuori della stanza c'è un cartello cons su scritto di fare silenzio e rispettare la legge !!!! Ti basta o ne vuopi sapere ancora.... ma tu cosa avresti fatto ?
 

Acacerulen

Membro Ordinario
Forse la faccio semplice, ma a mio modo di vedere la situazione è questa. Entrambi i testamenti erano impugnabili in quanto ledevano, vicendevolmente, le quote di legittima. Si tratta, in sostanza di quei testamenti che i coniugi stilano pensando magari di "andarsene" insieme oche uno dei due non sopravviva all'altro che poco tempo. E così si creano i casini. Ora, tutti due se ne sono andati e l'esecutore testamentario (un figlio della coppia), può avere, e sicuramente ha sbagliato in qualcosa. Però, ha fatto una proposta del tutto giusta. Vendere i beni e dividere in parti uguali con gli altri eredi. A me sembra una cosa sensata. D'altra parte, tutti gli eredi -compreso l'esecutore - hanno gli stessi diritti non essendoci state riserve di legittime. E poi, via....l'indegnità? Ma se c'è chi ha ammazzato i genitori ed un fratello oggi si gode l'eredità!!!
Per te è normale che mio padre 92enne con la moglie più giovane di 11 anni entrambi in salute quando fatto testamento, scriva nel suo testamento : "in caso di premorienza di mia moglie..." secondo te chi ha possibilità statistica di morire prima a quell'età ? Ma l'assurdo si dimentica contestualmente di lasciera la legittima alla moglie appena citata ? E tutti e due fanno lo stesso errore. Per Tua informazione i testamenti sono impugnabili entro i 10 anni. Circa il fatto che qualcuno abbia ammazzato i genitori... concordo con te perchè in Italia la Legge esiste ma i giudici o PM non la applicano o la applicano male. Se vuoi senza tediarti ti faccio un esempio da me vissuto in questa vicenda, ma non voglio annoiarti ancor di più
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Caro Acacerulen, leggendo il tuo ultimo intervento, mi scorrevano davanti ai miei occhi, le stesse immagini di circa 5 anni fa. A me è successa la stessa identica cosa, o quasi. Rabbia, rabbia e poi tanta rabbia, quello che mi ha sostenuto, è stata la forza della resistenza. Aver compagno al duol, scema la pena, magra soddisfazione ma è così. Morale della favola, i tuoi consanguinei, dovranno comunque dare conto al Padreterno, delle loro misfatte. Corronpere, o indurre un genitore a scrivere delle volontà diverse da quelle che avrebbero voluto, per raccattare qualche migliaio di euri in più, è un'atto vergognoso, ma purtroppo succede. Passaci sopra, il denaro non è tutto nella vita. Questo dovresti far capire loro. L'onestà, e la coerenza, non hanno prezzo, per la propria coscenza. Tu non devi avere rimorsi, loro certamente sì.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
Caro Acacerulen, leggendo il tuo ultimo intervento, mi scorrevano davanti ai miei occhi, le stesse immagini di circa 5 anni fa. A me è successa la stessa identica cosa, o quasi. Rabbia, rabbia e poi tanta rabbia, quello che mi ha sostenuto, è stata la forza della resistenza. Aver compagno al duol, scema la pena, magra soddisfazione ma è così. Morale della favola, i tuoi consanguinei, dovranno comunque dare conto al Padreterno, delle loro misfatte. Corronpere, o indurre un genitore a scrivere delle volontà diverse da quelle che avrebbero voluto, per raccattare qualche migliaio di euri in più, è un'atto vergognoso, ma purtroppo succede. Passaci sopra, il denaro non è tutto nella vita. Questo dovresti far capire loro. L'onestà, e la coerenza, non hanno prezzo, per la propria coscenza. Tu non devi avere rimorsi, loro certamente sì.
ti ringrazio per le tue parole di conforto per me e conto solo sulla Provvidenza Divina per avere giustizia. I soldi non mi interessano quel poco che ho mi basta o lo faccio bastare. Non ho rimorsi ne rabbia, adesso, ma rammarico per non essere stato utile ai miei genitori e perchè il diavolo gli ha conquistati . Non gli perdono e non gli perdonerò mai, è il Signore che perdona anche chi lo ha tradito (ovviamente mi riferisco ai miei fratelli). Mi dispiace che anche tu abbia vissuto una esperianza simile. Grazie di cuore ancora.
 

erwan

Membro Assiduo
Per te è normale che mio padre 92enne con la moglie più giovane di 11 anni entrambi in salute quando fatto testamento, scriva nel suo testamento : "in caso di premorienza di mia moglie..." secondo te chi ha possibilità statistica di morire prima a quell'età ?
per me invece è normale: la probabilità è una cosa, la possibilità un'altra.
perciò si scrive "in caso di", ed quasi standard tra coniugi.
Ma l'assurdo si dimentica contestualmente di lasciera la legittima alla moglie appena citata ? E tutti e due fanno lo stesso errore.
anche qui non è infrequente che i genitori vogliano lasciare tutto ai figli, saltando completamente il coniuge, a cui sono di solito sicuri che, con l'abitazione comunque garantita, i figli non faranno mancare nulla.
in questo modo tra l'altro si realizza il risparmio fiscale di un passaggio.

tra l'altro resta sempre salva l'azione di riduzione, esercitabile anche dagli eredi, ma che in questo caso non cambierebbe nulla, posto che alla fine dei conti tutto si devolve comunque ai figli.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
per me invece è normale: la probabilità è una cosa, la possibilità un'altra.
perciò si scrive "in caso di", ed quasi standard tra coniugi.

anche qui non è infrequente che i genitori vogliano lasciare tutto ai figli, saltando completamente il coniuge, a cui sono di solito sicuri che, con l'abitazione comunque garantita, i figli non faranno mancare nulla.
in questo modo tra l'altro si realizza il risparmio fiscale di un passaggio.

tra l'altro resta sempre salva l'azione di riduzione, esercitabile anche dagli eredi, ma che in questo caso non cambierebbe nulla, posto che alla fine dei conti tutto si devolve comunque ai figli.

scusami ma non riesco a capire, la quota legittima non esiste ? Per rivendicarla a mio padre mia madre doveva impugnare il testamento ? o no ? fammi capire. Perchè non ci sto capendo nulla. Grazie
 

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