tiziomontu

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sto per acquistare un appartamento nuovo da una società di costruzioni e il mio geometra sta effettuando gli accertamenti di rito per verificare, tra le altre cose, l'abitabilità. In questo momento il costruttore è in procinto di riceverla dal comune, ma il mio tecnico mi ha riferito che in base ai suoi dati e alla normativa in vigore il comune non potrebbe rilasciarla, se non facendo un atto contra legem. Ora io sono molto interessato all'acquisto e mi chiedo se vado incontro a problemi qualora diventassi proprietario dell'immobile che ha ricevuto detta abitabilità seppur in maniera poco "ortodossa". Sopratutto se dovessi rivenderlo o affittarlo il nuovo acquirente e/o affittuario mi potrebbe contestare un abitabilità ottenuta contra legem. Grazie anticipatamente per chi è in grado di darmi una risposta a questo quesito.
 
aggiungo e preciso a quanto detto che l'appartamento in questione è un bilocale (sala con angolo cottura + una camera) con diversi vani accessori (sottotetto mansardato + ripostigli). Il fatto che secondo il mio geometra non può avere l'abitabilità dal comune è dovuto al rapporto illuminante delle finestre che è inferiore al minimo consentito dalla legge per gli unici due locali soggetti ad abitabilità.
 
il problema (che potrebbe essere sistemato semplicemente con una diversa distribuazione degli spazi interni) è reale, ma con questo non voglio spaventarti. specificami soltanto una cosa, di quanto sono inferiori? perchè anche se con scarti molto piccoli è norma rilasciare ugualmente l'agibilità. poi bisogna controllare i progetti depositati in comune e fare affidamento su quelli il mero rilascio, magari qualche misura è stata "aggiustata".

facci sapere.

saluti
 
Salve, mi inserisco in questa discussione perchè ho un caso analogo: i miei zii stanno comprando un appartamento da un costruttore. Dopo aver sottoscritto e registrato un prliminare, avevano fissato la data del rogito a dicembre 2009, ma il palazzo non è stato ultimato per tempo e ad oggi devono ancora essere fatti dei lavori nelle parti comuni (pavimentazioni, cancelli di accesso, citofoni). I miei zii sono molto anziani e per loro il mancato completamento di queste parti comporta un grave pericolo (di caduta) e un disagio. Inoltre una prima richiesta di agibilità e abitabilità è stata respinta dall'U.Tecnico perchè hanno costruito dei garage in più rispetto al progetto iniziale.
Il costruttore ha richiesto ai miei zii di rogitare a breve, ma loro sono un po' preoccupati per il fatto che non ci sia ancora tutta la documentazione (nello specifico il certificato di agibilità e il certificato dei VVFF). Se normalmente è il notaio che si fa carico (di responsabilità) di verificare la correttezza e completezza della documentazione, in questo caso credo sia difficile poichè il notaio è 'amico' del costruttore.
Riassumendo, le questioni sono due: il completamento di alcune parti comuni dell'edificio e la documentazione relativa all'agibilità.
Possono i miei zii rifiutarsi di rogitare prima di avere tutti i lavori completati e il rilascio di detti certificati?
Grazie per la risposta!
 

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