moni66

Membro Attivo
15 anni fa io e mio fratello abbiamo acquistato un'abitazione con relativa pertinenza (garage) cointestandoli entrambi al 50% ciascuno, per entrambi è abitazione principale.
L'abitazione era identificata da una particella catastale (sub 10 - di classe A/3) e il garage da un'altra particella (sub 4 - di classe C/6).

Con concessione edilizia abbiamo ampliato e frazionato l'abitazione in 2 unità immobiliari diverse, identificate ciascuna da una nuova particella catastale (soppressione del sub 10 e creazione dei sub 12 e 14).

Poichè le 2 nuove particelle catastali sono attualmente entrambe cointestate al 50% tra me e mio fratello ci siamo recati da un notaio per effettuare una permuta di quote in modo da avere ognuno il 100% della sua unità immobiliare.

Quando abbiamo chiesto che operazione occorre fare sul garage, ci è stato risposto che se nessuno dei due vuole rinunciare al garage che è molto grande e può contenere 2 auto, possiamo lasciarlo così com'è, cointestato al 50%.
Ho chiesto allora, se poi nelle nostre future denunce dei redditi poteva essere comunque indicato come pertinenza dell'abitazione anche se posseduto solo per il 50% e mi è stato risposto di sì, che sia io che mio fratello indicheremo la nostra rispettiva abitazione principale con possesso 100% e il garage come pertinenza e possesso 50%.

Io ho qualche dubbio sula risposta ricevuta e dato che a breve dovremo presentarci dal notaio per eseguire l'atto, vorrei capire se è vero quanto mi ha detto, cioè che il garage può rimanere così com'è indiviso e pertinenza di due diverse unità immobiliari.
Non vorrei ritrovarmi quando farò il 730, a non poterlo indicare come pertinenza dell'abitazione principale.
Grazie mille per la risposta che potrete darmi.
 
L

Loretta Grazia

Ospite
Per entrambi il garage in comproprietà rimane pertinenza dell'abitazione principale, quindi non dovrete pagare nè IRPEF nè ICI. Puoi procedere tranquillamente all'atto notarile. Ciao, buona giornata
 

moni66

Membro Attivo
Scusatemi, ma ho un'altra domanda, non so se posso proseguire questo post o devo cambiare sezione.
Comunque il quesito è questo:
La segretaria del notaio mi ha detto che dobbiamo presentare il certificato energetico delle 2 unità immobiliari, che ovviamente non abbiamo e che dovremmo quindi far redigere pagando ulteriori soldi.
Ma è necessario anche se non è una vendita ad un estraneo ma uno scambio di quote tra fratelli?
Se non lo presentiamo cosa succede? Il notaio non può redigere l'atto di permuta?
Grazie di nuovo per l'aiuto.
 

infante

Nuovo Iscritto
Ciao, che io sappia il certificato energetico non e' indispensabile per rogitare (sto vendendo e comprando e cosi' mi hanno detto da piu' parti). Diventa necessario se il compratore lo vuole, ma non c'e' alcun obbligo di legge: se ci si mette d'accordo che non c'e' va bene cosi'. Dalle mie parti (Roma) costa 200 euro. Io dovro' farlo perche' il compratore me lo ha chiestro, ma alla fine non e' una spesa insostenibile. Che poi sia utile o meno e' un altro paio di maniche :occhi_al_cielo:
 

moni66

Membro Attivo
Ho parlato con la segretaria del notaio e lei mi ha ribadito che il certificato è obbligatorio altrimenti non possiamo fare la permuta.
Forse in Emilia Romagna la legislazione è diversa?
E pare siano diversi anche i costi, perchè mi hanno parlato di 400/500 euro :triste:
 

infante

Nuovo Iscritto
Ho parlato con la segretaria del notaio e lei mi ha ribadito che il certificato è obbligatorio altrimenti non possiamo fare la permuta.
Forse in Emilia Romagna la legislazione è diversa?
E pare siano diversi anche i costi, perchè mi hanno parlato di 400/500 euro :triste:

Forse e' il notaio che e' piu' fiscale di altri. In passato mi e' capitato di avere a che fare con due notai, dal secondo ci sono dovuto andare perche' il primo era meno accomodante nei confronti della banca che voleva che lui dichiarasse alcune cose che pero' non era disposto a dichiarare. Riguardo ai costi, forse, nella zona di Roma c'e' piu' concorrenza e quindi i prezzi sono calati. A ogni modo cerca in giro e vedi che prezzi trovi. Io la faro' perche' l'acquirente me la chiede e tutto sommato non e' una cifra esosa. Certo, essendo un atto tra fratelli il notaio potrebbe essere meno fiscale, ma forse ci sono delle norme che io non conosco e che nella tua fattispecie rendono il certificato obbligatorio.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
A) I comparenti all'atto possono fare espressa rinuncia al certificato energetico.
B) posti auto, in garage comune, è anche possibile identificare, catastalmente i due posti auto A e B nel garage comune al 50%, in proprietà esclusiva.
 
L

Loretta Grazia

Ospite
A me risulta che la legge regionale dell'Emilia Romagna abbia reso obbligatori i certificati energetici. Il prezzo indicativo del certificato per ogni unità immobiliare ho sentito che si aggira sui 200 euro più IVA. Ciao, buon fine settimana
 

moni66

Membro Attivo
A me risulta che la legge regionale dell'Emilia Romagna abbia reso obbligatori i certificati energetici. Il prezzo indicativo del certificato per ogni unità immobiliare ho sentito che si aggira sui 200 euro più IVA. Ciao, buon fine settimana

Grazie della conferma, avevo trovato sul sito della regione una delibera legislativa in merito, ma avevo qualche difficoltà a interpretarla.
Buon we anche a te.
 

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