ziomario

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti.

Io sono proprietario di una percentuale di un caseggiato rurale di 4 piani situato in una piccola città nelle Marche. E' vero,e' adiacente alla piazza centrale,ma la citta' dove si trova non è rinomata. La mia quota equivale a 2/8 del totale. In pratica è successo che la proprietaria dello stabile adiacente al nostro,ci ha convocati per riferirci che vorrebbero approfittare delle agevolazioni statali per la ristrutturazione dello stabile,che siccome confina con il suo per via di un muro e di una colonna portante,ed essendo esso inagibile e semi pericolante,la signora e' preoccupata di avere dei danni per via di un qualche cedimento di una parte dello stesso. Dunque ha incaricato dei geometri che si stanno occupando delle pratiche burocratiche per iniziare la ristrutturazione.

Ci hanno convocato una settimana fa per parlarne e ci sono andato anche io...e' venuto fuori che prima di iniziare la pratica di ristrutturazione,bisogna mettere a posto delle irregolarita' catastali che hanno riscontrato. E per farlo bisogna tirare fuori dei soldi,quantificati in 600 euro a cranio. I costi dovrebbero fermarsi lì, anche se io non credo cmq. Vabbe'. Dunque,io non dispongo di quella somma di denaro,ma a parte questo,il mio vero problema e' che la ristrutturazione comporterebbe per me un rialzo del mio ISEE,che vorrei quantificare. I miei parenti hanno intenzione di dividere il caseggiato in più appartamenti singoli. Mi hanno detto che io pagherò l'IMU doppia. Io sono ignorante in materia,ma il buon senso mi dice che,così facendo,il mio ISEE si alzerebbe ulteriormente.

Con i costi che devo affrontare e gli aumenti che avrò sull'ISEE,non so se sia per me saggio dare un parere favorevole all'inizio dei lavori di ristrutturazione. Il fatto e' che sono gia' stato avvertito che se non aderiro' mi becchero' una serie di denunce da parte loro. In che senso ? credo che si tratti di denunce per danni da mancati introiti,perche' loro hanno intenzione di ristrutturare per venderlo successivamente. Se io mi opponessi,loro perderebbero dei soldi perchè non potrebbero rivendere l'immobile che hanno fatto ristrutturare senza tirare fuori un euro. Ma io ho bisogno degli ammortizzatori sociali per tirare avanti, perché sono invalido e inabile al lavoro e percepisco una modesta pensione di 800 euro al mese).

Percepisco dei bonus sul gas,sulla corrente elettrica e non pago il SAD (servizio assistenza domiciliare di cui ho bisogno come aiuto per gli atti di vita quotidiani). Inoltre ogni tanto il governo tira fuori un bonus che mi farebbe comodo percepire,come il bonus psicologo,ma per partecipare al bando di concorso devo avere un isee basso. Poi c'e' il nuovo RDC (che si chiama MIA o GIL,non ho ben capito),che necessita di un ISEE basso (inferiore a 7200 euro).

La soluzione più logica sarebbe quella di proporre loro la vendita della mia quota. Il mio avvocato ha gia' provato,senza riuscirci. Loro non sono interessati ad acquistare i miei 2/8. Durante l'assemblea i miei parenti mi hanno anche confermato che se mi opponessi ai lavori mi denuncerebbero. A domanda : "cosa succedera' se io dicessi di no" : precisa risposta : ti beccheresti una denuncia per danni da tutti noi (in coro).

Quello che sto cercando di capire ora e' quante agevolazioni fiscali e bonus perderei se il mio ISEE si alzasse troppo. Per esempio,la soglia ISEE per poter continuare a percepire il bonus sociale luce e gas è 9500 euro (solo eccezionalmente per il 2023 e' piu' alta). Per me questi due bonus sono fondamentali. Ho fatto fare la proiezione di quanto sarebbe il mio ISEE quando la casa sarà diventata agibile e il valore sarebbe di circa 8100 euro. Valore che aumenterà ancora,credo,nel momento in cui i singoli appartamenti che verranno ricavati dalla stessa saranno accatastati singolarmente (questo e' quello che vorrebbero fare i miei parenti,perche' pensano che sia + facile venderla a pezzi che per intero)....e ho paura che si avvicinerebbe pericolosamente a 9500...

Non me la sento di rischiare. Ma è anche vero che ho paura sia delle denunce,sia di perdere gli introiti derivanti dalla futura vendita della mia quota.
Non so se ha senso per loro denunciarmi,in ogni caso. Voi cosa ne pensate ?

Senza contare che poi,a dicembre di ogni anno,l'INPS mi eroga circa 200 euro come contributo da versare solo 1 volta l'anno come vuole una vecchia legge che ora non ricordo. Quelle 200 euro mi fanno molto comodo. Come cambiera' il mio trattamento pensionistico in virtù di un ISEE + alto ?

Infine : Voi cosa fareste al posto mio ?

Ho inserito alcuni dati catastali dello stabile come allegato. Magari potrebbero aiutare qualcuno ad aiutarmi a capire cosa mi conviene fare.

Grazie a tutti per ogni prezioso consiglio che mi vorreste dare. Mario.
 

Allegati

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Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Dunque,io non dispongo di quella somma di denaro
Sempre difficile se non impossibile avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Affermi di non avere "denari" quindi non hai alternative a dover vendere la tua quota.

Trascuro la "boutade" sul farti causa per mancati guadagni futuri...ma possono benissimo chiedere al Giudice che ti sia imposto il pagamento della quota di spese per ristrutturazione ...a maggior ragione se vi sono rischi di crolli/danni.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Non mi è chiaro come possano pensare di ristrutturare gratis.
In ogni caso mi pare che i tuoi comproprietari siano poco lungimiranti, in quanto a loro converrebbe proprio comprare ora la tua quota, e poi dividersi il ricavato della futura vendita, senza condividerlo con te.
e' venuto fuori che prima di iniziare la pratica di ristrutturazione,bisogna mettere a posto delle irregolarita' catastali che hanno riscontrato. E per farlo bisogna tirare fuori dei soldi,quantificati in 600 euro a cranio. I costi dovrebbero fermarsi lì, anche se io non credo cmq.
Mi pare inverosimile.
Escludo che l’esborso si fermi lì, se vogliono ristrutturare.

Potresti sempre provare a cercare qualcuno che si compri la tua quota ora, e poi partecipi all’affare…così si trovano un estraneo tra i piedi…magari più furbo di loro…
 

ziomario

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sempre difficile se non impossibile avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Affermi di non avere "denari" quindi non hai alternative a dover vendere la tua quota.

Trascuro la "boutade" sul farti causa per mancati guadagni futuri...ma possono benissimo chiedere al Giudice che ti sia imposto il pagamento della quota di spese per ristrutturazione ...a maggior ragione se vi sono rischi di crolli/danni.

forse intendi x metterla in sicurezza...si,in questo senso si..ma loro vogliono approfittare dei fondi statali (non hanno spiegato di quali bonus si tratti) per farlo gratis. Invece per messa in sicurezza si intende transennare e,credo,mettere rete di protezione + robusta per contenere eventuali crolli di alcune parti. Io sono favorevole a questo (anche se non credo di poter riuscirei a pagare la mia quota di spese).
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Io sono favorevole a questo (anche se non credo di poter riuscirei a pagare la mia quota di spese).
Se già 600 Euro ti sono proibitive figurati oltre (potrebbe non bastare una rete).

In ogni caso, se l'edificio è talmente malmesso da richiedere reti e transenne, sei sempre a rischio di diver sborsare ben di più qualora un crollo arrechi fanno pure al vicino (oltre che ai tuoi comproprietari).

Certo che
ho paura sia delle denunce,sia di perdere gli introiti derivanti dalla futura vendita della mia quota
...sei una "sagoma".
Visto che ti preoccupi dell'aumento del tuo ISEE, dei soldi fa sborsare, delle maggiori tasse etc...vendi al miglior offerente e ti togli il pensiero.

Non è lamentandoti nel forum che trovi la soluzione.
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
forse intendi x metterla in sicurezza...si,in questo senso si..ma loro vogliono approfittare dei fondi statali (non hanno spiegato di quali bonus si tratti) per farlo gratis. Invece per messa in sicurezza si intende transennare e,credo,mettere rete di protezione + robusta per contenere eventuali crolli di alcune parti. Io sono favorevole a questo (anche se non credo di poter riuscirei a pagare la mia quota di spese).
I bonus sono finiti , i soldi richiesti in anticipo saranno per gli studi e le pratiche iniziali .
Le ditte sono tutte in fila per rifarti gratis il caseggiato
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ci hanno convocato una settimana fa per parlarne e ci sono andato anche io...e' venuto fuori che prima di iniziare la pratica di ristrutturazione, bisogna mettere a posto delle irregolarita' catastali che hanno riscontrato. E per farlo bisogna tirare fuori dei soldi, quantificati in 600 euro a cranio.
La ristrutturazione edilizia prescinde dalla situazione catastale che è esclusivamente un problema fiscale, non urbanistico.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ci hanno convocato una settimana fa per parlarne e ci sono andato anche io...e' venuto fuori che prima di iniziare la pratica di ristrutturazione,bisogna mettere a posto delle irregolarita' catastali che hanno riscontrato. E per farlo bisogna tirare fuori dei soldi,quantificati in 600 euro a cranio. I costi dovrebbero fermarsi lì, anche se io non credo cmq. Vabbe'.
Le irregolarità catastali non inficiano la situazione urbanistica.
 

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