cordialmente

Nuovo Iscritto
Se procedete all'accorpamento sia urbanistico che catastale, il tecnico denominerà un nuovo interno che avrà come quota millesimale la somma delle due quote millesimali precedenti, per la residenza il tecnico che curerà la pratica catastale dichiarerà che l'accorpamento ha l'indirizzo uguale all'attuale residenza.

Grazie!
Quando parli del tecnico, intendi dire l'architetto (o geometra o quant'altro) a cui ci rivolgeremo, e che curerà la nostra pratica?

E per la prima questione, quella delle tabelle millesimali? Dovranno essere modificate? Secondo me non vanno modificate se non si modifica la proprietà... ma non ne sono così sicuro...

Tra l'altro mi hanno detto che i costi per l'aggiornamento delle tabelle è notevole...

Ciao e grazie ancora, sei gentilissimo!
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Quando parli del tecnico, intendi dire l'architetto (o geometra o quant'altro) a cui ci rivolgeremo, e che curerà la nostra pratica?

Un geometra, ingegnere,architetto,perito edile, prito agrario, purchè abbia una certa dimestichezza con le paratiche catastali e urbanistiche.


il tecnico denominerà un nuovo interno che avrà come quota millesimale la somma delle due quote millesimali precedenti
.

Ciao salves
 

cordialmente

Nuovo Iscritto
tabelle millesimali

grazie ancora per la pronta risposta.
sìsì avevo letto quello che avevi scritto prima, ma siccome non sono pratico di queste questioni, immagino che ci saranno dei costi legati all'emissione delle nuove tabelle millesimali. In altre parole: il tecnico denomina un nuovo interno che ha come quota millesimale la somma delle due quote millesimali dei singoli alloggi, ok, ma questo deve avere un riflesso nelle tabelle millesimali del condominio, giusto? In questo caso mi hanno detto che forse le spese per la pubblicazione delle nuove tabelle è a mio carico, e vorrei sapere se è vero o se basta una dichiarazione in cui si certifica che il nuovo interno corrisponde per millesimi alla somma dei due vecchi interni... non so se mi sono capito :)

grazie mille, anche per la pazienza :)
ciao!
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Dunque quando dovrai pagare lavori ripartiti per le quote millesimali andrai a pagare una quota in € in proporzione ai millesimi realitivi all'interno x più quelli relativi all'interno y che assieme formano l'odierno interno w, non occorre ripubblicare le tabelle milesmali.

Ciao salves
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se procedete all'accorpamento sia urbanistico che catastale, il tecnico denominerà un nuovo interno che avrà come quota millesimale la somma delle due quote millesimali precedenti, per la residenza il tecnico che curerà la pratica catastale dichiarerà che l'accorpamento ha l'indirizzo uguale all'attuale residenza.

Ciao salves

mi aggancio a quanto riportato perchè ho avuto risposta dal mio professionista (architetto) : la questione posta si può risolvere creando un Subalterno "padre" .... ma non ho capito se ci sarà una "nuova rendita",

a cosa debbo stare attento ?
...solamente che sulla pratica venga detto che il nuovo subalterno sarà abitato da "entrambi i singoli prorpietari" (perchè i sue vecchi SUB, con le vecchie intestazioni rimangono) ?

non mi preoccupo dei MM che comunque (per il condominio) rimarranno divisi (comuqnue i due appartamenti avranno sempre un accesso "privato")... mi preoccupa tutta la pratica per IMU , "spazzatura" .... suppongo che per il 730, non cambi assolutamente nulla.....
 

Maurimao

Nuovo Iscritto
Un professionista come tanti altri.

Risposta n.1 vedi allegati
Vedi l'allegato 1190
Vedi l'allegato 1189

Risposta n.7
Il comune si limita che sia conforme alle leggi in materia urbanistica e statica, e che quanto richiesto sia da parte degli aventi diritto dell'imobile.

la banca poiche per effetto dell'accorpamento catastale rimane sempre la traccia della porzione acquistata con mutuo, chi redigerà la perizia di stima per la procedura da attivare relazionerà tale situazione e l'esigenza di riscindere le unità.

Ciao salves

Ciao, SALVES
Sono in una situazione simile a quella di LUCABE.

Purtroppo i tuoi due allegati ad oggi non si aprono.
Potresti re-inviarli?
Dalla risposta di GRIZ, direi che erano molto eslpicativi.
Grazie
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Potresti re-inviarli?

Certamente

accorpamento1.jpg
accorpamento2.jpg

ho provato ma non si vedono lo stesso forse sarà una temporanea mancata visualizzazione?
 

Maurimao

Nuovo Iscritto
Grazie
ora sono nuovamente visibili.
"Accorpamento1" ha una definizione così bassa che non si legge, ma "accorpamento2" è molto chiaro.
Anche se sono circolari del 1988, direi che la procedura rimane la stessa: la "fusione catastale" non è possibile con 2 ditte diverse, si mantengono i 2 subalterni graffandoli fra loro.
E' invece fattibile la "fusione fiscale", anche se nel caso IMU mi sembra di aver capito che l'aliquota rimanga ridotta solo nel caso siano ENTRAMBI 1° casa. Cosa non fattibile nel caso di coniugi, se ho ben capito: il nucleo familiare deve abitare solo 1 alloggio (1 subalterno).
Le stranezze delle leggi italiane.
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
E' invece fattibile la "fusione fiscale", anche se nel caso IMU mi sembra di aver capito che l'aliquota rimanga ridotta solo nel caso siano ENTRAMBI 1° casa. Cosa non fattibile nel caso di coniugi, se ho ben capito: il nucleo familiare deve abitare solo 1 alloggio (1 subalterno).
Le stranezze delle leggi italiane.

ma il nucleo familiare "abiterebbe" in 1 alloggio :
  • il risultato della "fusione fiscale", non è un nuovo subalterno...quindi considerato un "unico alloggio" ?
 

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