Victorbomba

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ciao a tutti,
presento il problema:
2 genitori morti uno dopo l'altro lasciano testamento entrambi al figlio 1 escludendo completamente il figlio 2. Il figlio 2 raggiunge un'accordo in mediazione per la sua legittima con il fratello. L'accordo prevede la reintegrazione della sua legittima e gli consente di diventare erede entrando nella comunione ereditaria. Il figlio 2 acquista una casa con le agevolazioni prima casa dopo l'accordo. L'atto notarile del riconoscimento della lesione di legittima viene fatto dopo la compravendita della prima casa e l'entrata in comunione. I fratelli procedono poi con la divisione dei beni ereditati. In base all'accordo al figlio 2 spetta un'immobile di tipo abitativo che è tra'laltro locato nello stesso comune della sua prima. La domanda è: la divisione ereditaria ha efficacia retroattiva e l'Agenzia potrà contestare il suo acquisto con le agevolazioni prima casa e chiedere di versare l'imposta al 8%? Cioè considera che l'immobile ricevuto in eredità sia anteriore all'acquisto della prima casa? Lui all'apertura della successione non aveva la qualità di erede ed è entrato nella comunione con un'atto notarile successivo all'acquisto della prima casa.
 
U

User_29045

Ospite
A mio parere (e non sono un notaio né un avvocato), contano le date di acquisizione immobiliare come risultano da rogito notarile.

Quando ha comprato la prima casa, il figlio 2 non era proprietario di altri appartamenti, quindi è giusto che abbia fruito delle agevolazioni per la prima casa.

Essendo entrato nella comunione con un atto notarile recante data successiva a quella di acquisto della prima casa, conta tale data successiva, e non conta il fatto che le pratiche per il riconoscimento della legittima sono state avviate molto prima.

E' chiaro che ora sull'appartamento dove risulta comproprietario pagherà l'IMU seconda casa pro quota di proprietà.
 

griz

Membro Storico
Professionista
diciamo che mi risulta che giuridicamente, salvo rinunce, un erede diventa proprietario dei beni del de cuius al momento della morte
 
U

User_29045

Ospite
diciamo che mi risulta che giuridicamente, salvo rinunce, un erede diventa proprietario dei beni del de cuius al momento della morte

In realtà, a mio avviso diventa proprietario solo dando almeno una disposizione su tali beni, ossia pagandoci le tasse, pagando il condominio, in modo che si presuma che implicitamente abbia accettato l'eredità.

Finché non si danno disposizioni e si abbandona un bene immobile, non si può dare scontato che l'erede sia proprietario. Potrebbe fare l'atto di rinuncia all'eredità, o l'atto di accettazione con beneficio d'inventario.
 

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