Sphinx

Membro Junior
Proprietario Casa
Non penso valga la pena di effettuare il cambio d'uso, che è a titolo oneroso, soprattutto perché, qualora dopo la scadenza del contratto i locatari non volessero rinnovarlo, mi ritroverei con un locale difficilmente rilocabile con quella destinazione d'uso....
Semmai potrei porre la condizione ai potenziali locatari di effettuare loro il cambio d'uso e di ricambiarla quando dovessero rilasciare l'immobile.
...ma la vedo dura...
 

griz

Membro Storico
Professionista
cambio uso sono due parole ma dal punto di vista pratico potebbe essere una cosa complessa: sicuramente una valutazione di sicurezza - antincendio, ecc. impiantistica, riscaldamento, isolamento termico e tutto quanto potrbeb essere necesario perchè il luogo possa essere frequentato da più persone che vi rimangono del tempo. Sicuramente è sconsigliabile che provveda tu e credo che l'associazione religiosa potrebbe non avere interesse
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non ho idea se sia obbligatoria la classificazione “luogo di culto”: mi chiedo quali siano le alternative; ma nel caso da te esposto, penso ai Test. Di Geova, o Mormoni: che potrebbero equipararsi ad associazioni culturali, che spesso affittano degli alloggi o negozi.
Alcune di queste comunità sono presenti da anni, e la locazione potrebbe non essere breve
 

Sphinx

Membro Junior
Proprietario Casa
Non ho idea se sia obbligatoria la classificazione “luogo di culto”: mi chiedo quali siano le alternative; ma nel caso da te esposto, penso ai Test. Di Geova, o Mormoni: che potrebbero equipararsi ad associazioni culturali, che spesso affittano degli alloggi o negozi.
Alcune di queste comunità sono presenti da anni, e la locazione potrebbe non essere breve
Ecco, questa potrebbe essere una via, che fossero costituiti come associazione culturale. Le associazioni culturali, affiliate ACSI ad esempio, so per esperienza che possono infatti avere sede in locali con qualsiasi destinazione d'uso. E potrebbe darsi che già lo fossero; infatti, al mio ribadire la destinazione d'uso del mio locale a fronte della loro richiesta, mi hanno risposto che erano certi di poterlo fare.
 
U

User_29045

Ospite
Semmai potrei porre la condizione ai potenziali locatari di effettuare loro il cambio d'uso e di ricambiarla quando dovessero rilasciare l'immobile.

Quand'anche accettassero in entrata, e ottenessero il cambio di destinazione d'uso in entrata, poi:

- In fase di uscita c'è gente che smette di pagarti 3 mesi prima che se ne vada, figurati se si adopererebbero per rifare la pratica per il ripristino della destinazione d'uso originaria;
- Ammesso e non concesso che in fase di uscita si adoperino per il ripristino della destinazione d'uso originaria, tale pratica potrebbe essere NON accettata, in special modo se l'IMU che pagheresti con la destinazione d'uso a luogo di culto è più alta dell'IMU che pagheresti con la destinazione d'uso originaria.

La regola generale è:
- Studiare con attenzione chi vuole entrare nell'immobile prima di dargli le chiavi;
- Capire che intenzioni ha;
- Non fare modifiche importanti, sia amministrative che strutturali, solo per soddisfare il capriccio di un potenziale locatario che magari alla fine ci ripensa e non entra nell'immobile, oppure che magari entra ma dopo 1 mese ti dà disdetta.
 

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